Nello mio precedente tutorial vi dicevo che non c’è un solo modo per disegnare una mappa fisica. Ebbene, lo stesso discorso vale per il worldbuilding, l’arte della creazione di mondo coerenti e credibili, poiché le caratteristiche chiave delle nostre civiltà vanno ideate in base alla nostra storia e alle sue tematiche. Oggi, quindi, vado a elencarvi alcuni dei passaggi a mio avviso fondamentali da tenere in considerazione per creare un mondo vivo e complesso, con “multidimensionalità” come parola chiave, da utilizzare per esempio per le vostre campagne GdR o i vostri racconti.
Innanzitutto, dovreste visualizzare chiaramente cosa vorreste vedere in azione di queste civiltà, quindi su cosa focalizzarsi di più nella vostra storia: guerre di conquista per controllare miniere d’oro? Partiamo dalle risorse naturali. Un impero multietnico che deve cercare di rimanere integro? Iniziamo delineando le diverse zone culturali e religiose. Ogni worldbuilding, come ogni storia, ha un punto di partenza: scegliete bene il vostro
AMBIENTE
Esso può essere costruito sulla base degli Stati che avete ideato, ponendo barriere naturali quali catene montuose e fiumi proprio sui confini politici. Stiamo per un attimo ignorando questo tutorial, ma per arrivare sempre allo stesso risultato, dato che la geografia fisica influenza quella politica. Quindi, una regione montuosa con tante piccole valli vedrà tanti piccoli regni/feudi/città-stato più o meno indipendenti, mentre una regione pianeggiante sarà più semplice da unificare.
RISORSE ECONOMICHE
Uno Stato ha bisogno di entrate per sostenersi, espandersi e non finire fagocitato dai vicini, quindi dovete capire cosa commercia e quanto sia ricco. Tenete conto che solo un impero che copre mezzo continente avrà tutto in abbondanza (e a volte non sarà comunque sufficiente a far funzionare la baracca), quindi differenziate! Regione desertica, ma con miniere d’oro? Non male, ma quanto durerà? Un regno basato sulla coltivazione del grano, che esporta ai vicini? Così amato da tutti che qualcuno ci si vorrà trasferire! Barbabietole da zucchero? Sono sicura che qualcosa vi inventerete.
POPOLAZIONE
I regni monorazza avranno pure stufato, ma di sicuro illuminano un dilemma fondamentale: chi vivrà nei nostri regni? Per far sedere attorno a un tavolo Elfi e Nani servono davvero ottimi motivi, quindi se volete degli Stati multietnici motivateli e progettateli con cura, ricordando anche che non serve nemmeno tanta diversità di razza/etnia per creare divisioni: lingua e religione sono più che sufficienti!
RELIGIONE
Non sottovalutate mai il potere che può avere la fede nell’unire due regni nemici in una crociata o nel dividere un popolo a causa di uno scisma, ma nemmeno pensate alla religione come a una struttura monolitica, poiché essa si differenzia non solo da Stato a Stato (che può anche essere teocratico), ma anche da un ordine religioso all’altro. Rendete le vostre religioni complesse e problematiche: vi forniranno infiniti spunti di trama!
GOVERNO
Basandovi anche sui punti precedenti, trovate la forma di governo più logica (e interessante) per i vostri Stati. Piccola città-stato marittima che commercia in spezie? Oligarchia mercantile. Grande pianura fluviale a cui serve organizzazione su larga scala per gestire l’irrigazione? Nobiltà piramidale con un solo re a capo. Non siate timidi e sperimentate!
POLITICA ESTERA
Ora che sappiamo come la nostra nazione funziona all’interno, dobbiamo decidere che politiche adotterà verso i suoi vicini. Tenete conto che nessuno Stato avrà mai un rapporto idilliaco con gli altri, quindi non lesinate sulle tensioni: magari non porteranno alla guerra, ma di sicuro creeranno problemi con cui i vostri personaggi si dovranno confrontare, e renderanno vivo e mutevole il mondo.
PERSONAGGI
Regni e civiltà sono le grandi macchine che muovono il nostro mondo fantastico, agendo sia su larga scala, sia nel “piccolo” dei nostri protagonisti, visto che ognuno di essi sarà stato segnato in maniera diversa dalla civiltà in cui è nato e reagirà di conseguenza quando incontrerà altre popolazioni. E non dimentichiamoci di quanto una sola persona carismatica possa cambiare il destino di una nazione: le civiltà influenzeranno i personaggi, ma anche questi ultimi lasceranno il segno!
Fatto? Bene, ora pensate a come si sia arrivati alla situazione attuale, scrivendo un resoconto storico degli eventi passati: non esistono civiltà monolitiche, e tutto è in divenire. E se doveste scegliere di inserire la magia, non sottovalutatene il potere, perché potrebbe sconvolgere gli equilibri del mondo.
Insomma, sperimentate, divertitevi e, soprattutto, raccontateci dei mondi che avete creato voi!
Fonti utilizzate per la stesura dell’articolo:
http://www.writersdigest.com/editor-blogs/guide-to-literary-agents/tips-on-world-building-for-writers-how-to-make-your-imaginary-world-real;
https://io9.gizmodo.com/7-deadly-sins-of-worldbuilding-998817537;
https://writersedit.com/fiction-writing/the-ultimate-guide-to-world-building-how-to-write-fantasy-sci-fi-and-real-life-worlds/;
http://www.nownovel.com/blog/world-building-tips-engaging-settings/;
https://berleykerr.wordpress.com/2013/01/26/berleys-top-10-world-building-tips-for-sci-fi-or-fantasy/;
http://terribleminds.com/ramble/2013/09/17/25-things-you-should-know-about-worldbuilding/;
https://www.wattpad.com/70028175-jessie%27s-tips-for-better-writing-15-tips-for-world;
https://nybookeditors.com/2017/07/fantasy-world-building-101-create-breathing-world-fantasy-novel/;
–Gloria Comandini–
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