Oggi, amici, partiamo con una serie di tutorial che speriamo siano utili a voi appassionati di fantasy. Quello in cui mi cimenterò io vi potrà aiutare nella creazione di una mappa personalizzata da utilizzare, ad esempio, per una campagna GdR (ma non solo). Prima di iniziare, però, voglio premettere una cosa: non esiste la mappa perfetta, né il modo esatto per disegnare una mappa che sia tale, perché la mappa non può essere perfetta in sé e per sé, bensì lo deve essere sulla base della storia per cui la userete. Volete creare una storia di lotte tra regni? Dovrete iniziare a disegnarla basandovi sulle dimensioni di questi regni. Volete un territorio creato artificialmente da un mago? Ignorate le basi dell’orografia e pensate agli scopi di questo incantatore! Non credete nelle mappe passepartout, ma create ogni mondo fantastico sulla base di ciò che vorreste vedere, che non è detto debba rispettare le leggi della fisica.
Con questa guida tenterò di fornirvi comunque un buon metodo per ideare un territorio ampio che abbia fisicamente e geograficamente senso (cosa ovviamente più complicata dell’inserire montagne e fiumi a caso in una zolla di terra a forma di cistifellea): vi guiderò passo a passo nella progettazione e nella stesura di una mappa fisica, senza tenere in considerazione, per il momento, l’impatto umano.
1 – SUPPORTO FISICO
Sembrerebbe scontato, ma in realtà la scelta del supporto su cui disegneremo è fondamentale, e non solo perché i mezzi con cui lavoreremo cambieranno moltissimo, ma anche perché, nel caso dei supporti cartacei, dovremo calibrare le dimensioni e il dettaglio delle nostre mappe sull’ampiezza del foglio. Quindi, se volete creare un planisfero dettagliato armatevi di Photoshop (e dando un’occhiata a questi video) o di un foglio di carta in formato A0, altrimenti preparatevi a dover creare tante mappe regionali più piccole.
2 – LATITUDINE ED ESTENSIONE
Anche questa cosa può sembrare scontata, ma prima ancora di prendere in mano una matita dovrete decidere quanto grande sarà il territorio che disegnerete, oltre a quanti e quali cambiamenti climatici dovrà sopportare. Volete un continente con tundre, deserti e foreste tropicali? Perfetto, ma dovrà estendersi in latitudine per migliaia di chilometri. Volete una penisola percorribile in pochi giorni? Ottimo, ma vi troverete climi non troppo diversi fra loro.
3 – MONTAGNE
Le montagne sono letteralmente la spina dorsale della vostra mappa, quindi iniziate tracciando la linea delle vostre catene montuose a cavallo tra due placche tettoniche (ma niente angoli retti alla Mordor!), differenziandole in ampiezza e altezza. Tratteggiate delicatamente attorno ad esse linee che seguano il progressivo abbassarsi della terra, distanziandole quando volete creare zone pianeggianti e, magari, anche qualche altopiano. Sembra superfluo, ma credetemi: i dislivelli saranno i vostri migliori amici!
4 – FIUMI E LAGHI
Fate sgorgare i fiumi dalle montagne e fateli scendere (in certe zone più fitti e in altre più rari) lungo i dislivelli, rendendoli più serpeggianti nelle zone pianeggianti e aggiungendo laghi in eventuali conche interne durante il loro percorso (ricordate che i laghi montani di solito sono lunghi e stretti, mentre quelli in pianura tendono ad essere più larghi). Decidete a quale dislivello interrompere il corso dei fiumi con l’immissione in mare: create delta in zone pianeggianti ed estuari in zone collinari.
5 – LINEA DELLE COSTE
A questo punto (che molti però eseguono per primo), unite delta ed estuari seguendo la linea del dislivello prescelto. Ma niente coste tracciate col righello: è l’irregolarità che dà realismo, come vedete qui!
6 – FORESTE, DESERTI, PALUDI
Basandovi sulla latitudine avrete le varie zone climatiche (in cui inserire foreste sempreverdi o giungle), e sulla presenza maggiore o minore dei fiumi avrete le zone desertiche e quelle paludose. Le zone desertiche comprendono anche le gelide tundre, mentre le paludi si troveranno nei delta dei fiumi e attorno ai laghi in pianura. Ricordatevi che in epoca pre-industriale le foreste erano enormi, quindi preparatevi a disegnare tanti alberelli (come mostrato qui) nelle zone non desertiche, separandoli da queste ultime tramite praterie.
7 – INFLUENZA UMANA
Capire quanto una civiltà abbia cambiato (o devastato) un ambiente non è solo un ottimo spunto di trama, ma anche un indicatore di quanto questa civiltà sia avanzata: solo uno Stato ben organizzato potrebbe bonificare paludi e disboscare le foreste selvagge. Non entrerò nel dettaglio, perché questo argomento meriterà un articolo a sé.
Che ne dite? Avete altri consigli più specifici? Provate e mandateci le foto dei vostri lavori!
Altre fonti: https://randyellefson.wordpress.com/2013/09/02/how-to-draw-a-fantasy-map-part-1/
https://randyellefson.wordpress.com/2013/09/09/how-to-draw-a-fantasy-map-part-2/
https://brucebyfield.com/2011/10/27/drawing-realistic-fantasy-maps
–Gloria Comandini–
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