Può darsi che negli ultimi tempi vi siate persi l’arrivo del manga che trattiamo oggi, la cui uscita in effetti è passata un po’ in sordina, nonostante stiamo parlando di Final Fantasy. L’arrivo del quindicesimo capitolo della saga principale, tuttavia, deve aver smosso le acque, tanto da spingere J-Pop a pubblicare questo spinoff di uno spinoff. Non è un errore di battitura: Final Fantasy Type-0 Side Story: il Mietitore dalla Spada di Ghiaccio è, come dice il titolo stesso, un filone secondario (più precisamente un prequel) rispetto alla trama dell’omonimo videogame uscito per PSP, PS4 e Xbox One. Noi abbiamo letto il primo volume, quindi adesso gustatevi le nostre impressioni.
Prima di tutto contestualizziamo un attimo la storia. Siamo nel continente di Orience, diviso in 4 macroterritori: il Dominio di Rubrum, l’Impero di Milites, il Regno di Concordia e l’Alleanza di Lorica. Ognuno di essi possiede un cristallo in grado di conferire particolari abilità ad alcuni individui, anche se il prezzo da pagare per gli abitanti è alto: ogni persona, una volta morta, viene completamente dimenticata da quelli ancora in vita. La vicenda ha inizio ad Akademeia, la capitale di Rubrum, nonché luogo di addestramento dei cadetti Agito. Dopo aver fatto la conoscenza di diversi ragazzi della classe terza in un paio di sequenze alla Rossana (l’anime tratto dal manga Kodomo no omocha di Miho Obana), ecco che arriva la rottura dell’equilibrio – e che roba, ragazzi! Con un banale pretesto viene organizzata una prova di coraggio in una grotta, dove però si nascondono dei criminali di Concordia che sterminano in poco tempo quasi tutti i cadetti. Di venti ragazzi ne sopravvivono quattro, che da quel momento cercheranno di completare il loro addestramento per diventare le reclute migliori di Akademeia, e allo stesso tempo cercare di dimenticare quanto successo. I loro nomi sono: Kotetsu, Guren, Miwa e Kurasame. Esatto, loro sono i quattro paladini di Rubrum, e quel Kurasame è proprio l’ufficiale comandante della Classe Zero nel videogame Final Fantasy Type-0.
I riferimenti al gioco uscito per PSP nel 2011, e successivamente per PS4/Xbox One due anni fa, non sono nemmeno troppo velati. Le prime pagine, infatti, raccontano delle vicende che avvengono in contemporanea col videogame, con un Kurasame già ufficiale che parla con Cater e Nine, e con qualche accenno anche a Machina, uno dei protagonisti in Final Fantasy Type-0, per poi passare alla storia vera e propria, ambientata invece nove anni prima. Dalle battute iniziali si può già facilmente intuire il tono di tutta l’opera e i temi che saranno trattati. Innanzitutto guerra: l’equilibrio regnante tra le quattro nazioni è molto precario, per non dire inesistente, e battaglie e scontri appaiono inevitabili all’orizzonte. I cristalli di cui vi ho parlato prima sono allo stesso tempo il punto di forza e la debolezza di ognuna di esse, ed è solo questione di tempo prima che qualcuno faccia la prima mossa. In questo contesto di quiete prima della tempesta vengono catapultati i cadetti che, come dimostrano le pagine del primo capitolo, sono ancora prima di tutto dei ragazzi impreparati alla crudeltà della vita. C’è spazio anche per i sentimenti, ovviamente, come le amicizie che nascono o i primi amori che sbocciano, anche se tutto passa in secondo piano di fronte alla tragedia della prova di coraggio. Da quel momento, quelli che saranno i quattro paladini non sono più gli stessi: non possono più provare le stesse emozioni, quella possibilità gli è stata tolta; ognuno di essi rimane legato agli altri tre, perché solo loro, accomunati dal medesimo passato e dal futuro comune, possono comprendersi. Finito qua? Macché! Perché Kurasame e compagni si ritrovano a dover cercare uno scopo nelle loro vite mentre il potere del cristallo minaccia di portare via qualsiasi ricordo degli ultimi legami rimasti, il tutto in uno scenario di scontri e giochi politici.
Insomma, niente di nuovo sotto il sole. Tipica aria di epicità, in pieno stile Final Fantasy, con il protagonista che “sente” maggiormente il peso della vita rispetto agli altri, ma che deve lo stesso intraprendere un percorso che sembra già tracciato. Un perfetto connubio tra “il mondo è ingiusto” e “guarda come spacco i culi con la mia spada”, grazie alla sapiente sceneggiatura di Sara Okabe (già responsabile del videogame e del capitolo XIII-2 della saga principale) e al tratto delicato e dettagliato di Takatoshi Shiozawa. Un manga da aggiungere sicuramente alla vostra collezione, imperdibile se siete fan della saga di Square Enix.
Ricordo, infine, che Final Fantasy Type-0: Il Mietitore dalla Spada di Ghiaccio è disponibile in volumi singoli, al prezzo di 5,90 € l’uno, oppure nell’edizione box contenente tutti e cinque i tankōbon a 29,50 €.
–Andrea Camelin–
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Final Fantasy Type-0 Side Story #1 – Recensione del manga
Andrea Camelin
- Disegno preciso e dettagliato, soprattutto nelle sequenze con mostri e combattimenti;
- Temi profondi trattati con grande abilità;
- La trama che trasuda epicità in pieno stile Final Fantasy;
- Stacco a volte brusco tra scene più e meno cupe;
- Molti riferimenti al mondo di Final Fantasy Type-0 sono dati per scontati;