Cassandra Clare torna in libreria con Le cronache dell’Accademia Shadowhunters, romanzo pubblicato da Mondadori e composto da ben dieci racconti scritti in collaborazione con Sarah Rees Brennan, Maureen Johnson e Robin Wasserman. Inizialmente questi sono stati pubblicati mensilmente solo in digitale, per poi essere raccolti in questa edizione cartacea alla quale fanno da contorno, una per ogni capitolo, le tavole della talentuosa disegnatrice Cassandra Jean, che aveva già prestato il suo tratto per il libro Storia di illustri Shadowhunters e abitanti del Mondo Nascosto.
La trama segue le vicende di Simon Lewis, uno dei personaggi più amati di The Mortal Instruments, dal suo arrivo in Accademia fino alla sua Ascensione come Shadowhunter. Nella saga originale lo avevamo lasciato in bilico tra il mondo umano e quello delle ombre: in seguito agli avvenimenti accaduti nella Città del fuoco celeste, egli ha perso la memoria, e non ricorda più nulla del suo passato né delle forze malvagie contro cui ha combattuto assieme ai suoi compagni. Tutte le persone che chiamava “amici” sono solo degli estranei. Certo, lo conoscono e lo amano più di chiunque altro, ma restano pur sempre degli estranei.
«Il mondo si trasformò in una nube grigia in cui tutto si muoveva al rallentatore. Tutto era etereo, fluttuante: l’ariete gli piombò addosso e lo oltrepassò, senza fargli male. Fu come ricevere una secchiata d’acqua. James alzò una mano e vide l’aria grigia e piena di stelle.»
Ne Le cronache dell’Accademia Shadowhunters Simon è spaesato e intrappolato nell’involucro di una personalità che non riconosce. Sente il bisogno di allontanarsi dai suoi vecchi affetti, perché legge la delusione e la sofferenza in ogni sguardo. Tuttavia non può ignorare le sensazioni illusorie che ha sulla sua vita da mondano, come se tutto intorno a lui fosse un’enorme bugia. Decide quindi di frequentare l’Accademia nel tentativo di trovare il suo posto nell’universo che ha appena conosciuto. Con lui ci viene introdotta la nuova classe di Shadowhunters in formazione: i “purosangue” sono stati decimati nell’ultima guerra e, per rimpinguare le file dei cacciatori di ombre, è in atto il reclutamento anche tra i mondani, “la feccia”. In questo contesto il nostro protagonista dovrà trovare un nuovo equilibrio e cercare di scalfire pregiudizi e secoli di convinzioni per portare l’eguaglianza tra le due classi sociali.
Nel primo capitolo è evidente l’influenza di Sarah Rees Brennan: lo stile della Clare solitamente è molto pulito e ricco di dettagli, perciò non mi aspettavo di trovare l’Accademia così sporca, addirittura lurida e totalmente disorganizzata. Devo ammettere, però, che è stato un tocco di classe in più: in questo modo vengono sottolineati alla perfezione i lasciti della guerra che ha quasi annientato completamente la bella città di Idris. L’unica cosa che mi ha fatto storcere il naso è stato il continuo rimembrare i sentimenti negativi del protagonista: l’autrice è riuscita certamente nel suo intento di creare una sintonia tra il lettore e il personaggio, quindi ritengo che sottolineare continuamente questo “malessere” sia stata una scelta piuttosto infelice.
«All’improvviso sembrò molto importante che tra di loro ci fosse spazio. Più spazio possibile. “Tu sei… cosa?!” Non avrebbe voluto gridare.»
Ciò che ho apprezzato maggiormente è stata la possibilità di leggere storie inedite e racconti dedicati ad altre personalità del mondo delle ombre. La Clare usa Simon come un mezzo per aprire una finestra sulle vite di altri personaggi: si conosce più a fondo Catarina Loss, la bella stregona dalla pelle celestiale; si seguono le gesta di James Herondale durante il suo primo anno all’Accademia e nella scelta del suo Parabatai; si fa un salto temporale, tornando nella Londra dell’Ottocento insieme ai personaggi de Le Origini (The Infernal Devices); si apprende la vera storia della nascita del Circolo di Valentine Morgenstern, comprendendo meglio Maryse e Robert Lightwood; si ascolta Helen Blackthorn, maltrattata e umiliata, durante il racconto della storia delle sue origini da mezzosangue, e infine si prende parte alla cerimonia per l’Ascensione.
Insomma, abbiamo a che fare con racconti davvero avvincenti e completi. A mio avviso sono un ottimo contorno alla saga principale, ed è stato davvero piacevole ritrovare alcuni dei “vecchi”, amati protagonisti.
Voi l’avete già letto? Che ne pensate?
–Ilaria Marino–
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‘Le cronache dell’Accademia Shadowhunters’ di Cassandra Clare – Recensione
Ilaria Marino
- Le storie sono inedite;
- Il lavoro degli autori che hanno collaborato con la Clare è di buona fattura;
- La trama è avvincente;
- Il "malessere" del protagonista continuamente sottolineato alla lunga stanca;