Qualunque fan del fantasy che si rispetti dovrebbe vedere almeno una volta nella vita il film Dragonheart, emozionarsi davanti alla vicenda del cavaliere Bowen e all’insolita alleanza stretta con Draco per portare a casa la cena per entrambi, piangere sentendo i valori dell’Antico Codice, e rimpiagere l’epoca di Camelot dalla quale provenivano quelle parole e quei giuramenti. A chi non sarebbe piaciuto vedere quegli ideali sopravvivere in un mondo dove il cinismo, l’avidità e la malvagità regnavano incontrastati?
Dragonheart è una pellicola che affronta la differenza tra realtà e fantasia, dove i cavalieri delle storie sembrano essere scomparsi, o peggio mai esistiti. Le epiche rivalità tra uomini dall’onore saldo e dallo spirito indomito, i feroci scontri tra mostri indescrivibili e valorosi guerrieri che danno vita alle ballate… tutto sembra scomparso. Persino Bowen, memore di quei tempi, stenta a credere che siano mai davvero esistiti. La sua insolita storia di vendetta, terminata con una delle amicizie più belle della storia del cinema, ci ha fatto capire che non sempre il nostro istinto dice il vero. Esattamente come il cavaliere Bowen ha dovuto ricordare i suoi valori e ammettere di aver fallito come maestro, tutti dobbiamo imparare a rialzarci una volta caduti a causa dei nostri sbagli. Dragonheart non è soltanto un film per amanti del fantasy, ma per chiunque sia alla ricerca di quei valori che potrebbero forse rendere migliori i nostri giorni. Quando Bowen si rende conto del suo ruolo, nonostante pensi di essere solo e senza alleati, sceglie di fare la cosa giusta come un vero cavaliere dell’Antico Codice.
A vent’anni da quel primo capitolo, la saga sta per dare alla luce un quarto film, che parlerà dell’insolita alleanza tra uomini e draghi, non destinati per forza a combattersi.
Posto cronologicamente un ventennio dopo il terzo episodio e molti anni prima del film originale, Dragonheart: Battle for the Heartfire vede due fratelli, entrambi principi del regno, scontrarsi per il trono. A rendere pericolosa la lotta dei due vi è il potere con cui sono nati: essi sono in grado di controllare il potere del drago come se fosse il proprio. Ma poco prima che il regno venga dilaniato dalla guerra civile, questo fantomatico potere scompare, trafugato da un nemico sconosciuto, costringendo i due fratelli a deporre le armi e le pretese al trono, chiedere aiuto al drago loro protettore, e partire per un viaggio di crescita.
A dare la voce alla creatura sarà niente di meno che Patrick Stewart (Picard in Star Trek: The Next Generation e il Professor X nei film degli X-Men), vero punto di forza di questo capitolo che potrà assicurarci una performance recitativa incredibile per il nostro amico alato. Il film, una collaborazione tra Stati Uniti, Inghilterra e Romania, ha visto completate le riprese a fine 2016 ed è stato girato per lo più proprio in Romania, dove si trova il castello Corvin (autentica perla costruita ispirandosi a un accampamento romano).
Il lungometraggio uscirà il 13 giugno in home video (almeno in America), saltando la tappa cinema per raggiungere le nostre case il più velocemente possibile. Sebbene molti di noi abbiamo probabilmente abbandonato la saga con il sacrificio di Draco e i più temerari si siano spinti poco oltre il secondo film, è un’ottima notizia sapere che un titolo così amato nel mondo stia ricevendo nuova linfa vitale.
–Simone Maccapani–
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