Scegli la tua Cosa Unica
Veniamo a quella che personalmente ritengo l’idea più interessante mai pensata per un gioco di ruolo, la Cosa Unica. Ogni giocatore, all’atto della creazione del personaggio, deve inventarsi qualcosa di unico che lo contraddistingua. Nell’ultima campagna che ho giocato, ad esempio, il mio druido aveva subito una maledizione dopo aver bruciato una foresta, divenuto un luogo perennemente in fiamme; il rogue aveva un’anima celata che nascondeva la sua vera natura; la chierica, invece, era l’ultima delle figlie delle luce, destinata a dover salvare l’umanità. Queste Cose Uniche hanno contribuito fortemente a delineare non solo i personaggi, ma l’intera campagna: rappresentano, infatti, degli spunti di gioco enormi per il Master, che grazie a essi può costruire la trama, e inventare nuovi luoghi, fazioni, incantesimi e maledizioni. Grandioso, vero?
Uscite dalla griglia
Se siete abituati a giocare utilizzando griglie quadrettate o esagonali che vi permettono di contare i passi che vi separano da un nemico, dovrete iniziare a cancellare questa impostazione mentale e aprirvi a un sistema meno rigido. In 13th Age esistono diversi tipi di distanze, come ingaggiato, ravvicinato e distante. Ognuna di esse permette di compiere solo certe azioni, e durante il gioco è possibile spostarsi dall’una all’altra senza contare i passi, ma dichiarando semplicemente di volerlo fare. Si possono anche utilizzare miniature, ma un personaggio non resterà mai fermo sul posto durante uno scontro: piuttosto coprirà una certa area, quindi l’ideale sarebbe riuscire a visualizzare il combattimento mentalmente e andare di immaginazione. Il Master ha qua il compito più difficile, cioè riuscire a tenere a mente ogni posizione e dare la possibilità a tutti quanti di visualizzare a dovere l’ambiente e i nemici.
Occhio a desiderare troppi oggetti magici!
Se non doveste aver letto il manuale prima di aver iniziato giocare e il vostro Master dovesse essere piuttosto malvagio, potreste non essere a conoscenza di questa informazione, quindi sentitevi fortunati a essere capitati da queste parti. Gli oggetti magici in 13th Age hanno una sorta di personalità che può influenzare chi li possiede. Sulla base del livello del personaggio, ogni oggetto è in grado di insinuarsi nella mente dello stesso e portarlo ad agire in un certo modo, ad esempio rendendolo avido, o affamato di carne viva, o ancora facendogli sentire delle voci. Il numero di oggetti magici che trasportate e il vostro livello decretano quanto sarete in grado di sopportare questi fardelli. Occhio quindi a riempirvi le tasche, che a perdere la testa ci vuole poco.
Questi sono soltanto alcuni dei suggerimenti che mi sento di dare dare a chi gioca per la prima volta a 13th Age. Se ne avete altri, contribuite anche voi: i neofiti del gioco vi ringrazieranno!
–Andrea Carbone–
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