È scientificamente dimostrato che i pirati piacciono a tutti. Anzi, come dicevano nel cortometraggio The Gamers 2, “Tutto è meglio con i pirati”.
“Yo ho ho e una bottiglia di rum!”: è R. L. Stevenson a rendere divertenti i pirati con questa canzone, nel romanzo L’isola del tesoro. Ai suoi tempi questi erano scomparsi da quasi un secolo e non facevano più tanta paura, anzi erano pronti a tornare… come fenomeno mediatico. Negli anni il genere piratesco ha conosciuto alti e bassi, ma in questi mesi di fervida attesa per il prossimo capitolo della saga dei Pirati dei Caraibi, La vendetta di Salazar, non possiamo che prepararci con un ripasso di alcune delle incursioni piratesche nel cinema e nella tv che hanno fatto la storia. Ecco la mia personalissima top 5: che il grog scorra a fiumi!
5 – Stardust (2007)
Stardust non è propriamente un film di pirati, anche se merita comunque un posto in classifica. Twinkle Toes, aka Capitan Shakespeare, è uno dei personaggi migliori del film, tratto dall’omonimo romanzo di Neil Gaiman: in un mondo fantastico parallelo al nostro, i pirati viaggiano a bordo di vascelli volanti, e Capitan Shakespeare, innamorato dell’Inghilterra e autonominatosi come il suo bardo più famoso, è uno di loro. Nella pellicola, diretta da Matthew Vaughn, è interpretato da uno strepitoso Robert De Niro, memorabile nella scena del can-can (Twinkle Toes, in effetti, è un pirata un po’ “whoopsie”).
4 – Pirati (1986)
Roman Polanski è famoso per film di enorme successo, ma dovrebbe essere ricordato anche per il suo più grande fallimento commerciale, Pirati. Il lungometraggio fu un suicidio al botteghino, ma in realtà è un simpatico polpettone anni ’80 con tutti i migliori cliché del genere piratesco: bucanieri barbuti, enormi tricorni, idoli aztechi e galeoni spagnoli. È una pellicola d’avventura dai toni leggeri della commedia, ma un grande classico da rivedere ogni tanto, se gli si perdona il nome originalissimo. Uno degli investimenti maggiori della produzione fu la costruzione di un vero e proprio vascello: non un set cinematografico, ma una riproduzione perfetta, in grado persino di navigare. Oggi la si trova al porto di Genova, ed è anche visitabile!
3 – I Muppet nell’Isola del tesoro (1996)
Ok, ok, penserete che sono pazzo a mettere sul podio un film dei Muppet: tuttavia non si può negare che questo sia uno dei migliori adattamenti del romanzo di Stevenson. La colonna sonora di Hans Zimmer è superba, e le canzoni comiche stile Muppet vi faranno sganasciare dalle risate. Come altre commedie dei famosi pupazzi creati da Jim Henson, è una produzione divertente in grado di risultare piacevole a un pubblico di ogni età.
2 – Pirati dei Caraibi: la maledizione della prima luna (2003)
È inutile negarlo: oggi chi dice pirata, dice Jack Sparrow. Pirati dei Caraibi, concepito come una svolta “paranormale” del genere e con numerose strizzate d’occhio al videogame Monkey Island, si guadagna il secondo posto per essere riuscito a mescolare (in una borsa JuJu) gli elementi base di una pellicola sui pirati di successo: abbiamo un ottimo cast, duelli mozzafiato, effetti speciali moderni, pirati non-morti e soprattutto una sceneggiatura che è un crescendo di colpi di scena. Divertente da vedere e rivedere, ha incassato milioni di “pezzi da otto” e creato un vero e proprio franchise. Insomma, questo è saccheggiare.
1 – Black Sails (2014)
Dimenticate pirati smargiassi, canti di mare e maledizioni Maya: Black Sails porta il genere piratesco a un livello superiore. Concepita come un prequel de L’isola del tesoro, la serie mescola personaggi fittizi (Billy Bones, Flint, John Silver) con altri realmente esistiti (Woodes Rogers, Barbanera, Jack Rackham) in un intreccio che non ha nulla della commedia, ma racconta la cruda storia di Nassau e dei suoi pirati nei primi anni del 1700.
Set e costumi sono a dir poco perfetti, così come il cast che, nonostante non chiami in campo nomi altisonanti, propone performance recitative più che buone.
Black Sails ci mostra con struggente realismo la vita di bordo, ma sa anche creare una trama coinvolgente con i suoi misteri e colpi di scena, senza disdegnare qualche occasionale risata, il tutto in un grandioso omaggio all’opera letteraria di Stevenson. In più, alla serie va riconosciuto di aver saputo mantenere dalla prima all’ultima stagione la stessa grandiosa regia, la stessa intensità di trama e una fantastica colonna sonora firmata Bear McCreary.
Ora, non so cosa stiate ancora aspettando. Forse volete suggerirmi qualche grande assente? In ogni caso, muovete le chiappe e issate le vele, oppure, se proprio vi ritrovaste con una gamba di legno, sedetevi comodi e godetevi questi cinque capolavori pirateschi. Arrrrr!
–Daniele Gabrielli–