Come dite? Avete trentasei anni, una laurea in Scienze delle Merendine e un cassetto di sogni schiacciati (fra cui quello di ricevere la fatidica lettera da Hogwarts)? Vi svegliate la mattina alle sei per dedicarvi a un lavoro senza sbocchi, quando la vostra ambizione era quella di uccidere Mangiamorte? La notte sognate di strangolare il capo, a volte la faccia del capo è quella di vostra suocera, e quando tornate alla realtà pensate “datemi Voldemort e i ragni giganti, tenetevi il 740 e la gita domenicale a Marina di Bigonzio”?
Potreste mollare tutto e andare a vivere con i Centauri nella Foresta Proibita di Harry Potter. Vi basta prenotare un aereo e una visita agli studi Warner Bros di Londra: dal 31 marzo la visita tematica nel mondo del mago con gli occhiali apre una nuova sezione, la Foresta Proibita. Up yours, Silente, le regole sono per gli studenti-schiappe e nella Foresta noi babbani ci andiamo.
Dopo una serie di vaghi accenni al “seguire i ragni” disseminati su Internet dalla Warner, l’annuncio è stato finalmente dato insieme a qualche dettaglio sparso: la sezione in questione ospiterà una ventina di alberi giganti, oltre a un sistema di controllo del meteo utilizzabile dai visitatori per evocare sole e pioggia a piacimento. Si potrà camminare sui sentieri percorsi dal vostro eroe sfregiato, ammirare un costume originale di Hagrid e soprattutto inginocchiarvi di fronte a un modello in scala 1:1 di Fierobecco, le cui piume sono state inserite una ad una nel corpo principale fino all’ultimo secondo prima delle riprese. Altro che CGI.
Per i più coraggiosi, nel cuore della foresta ci sarà anche il temibile Aragog, il ragno gigante le cui zampette alte oltre sei metri sono pelose, solide e probabilmente spaventose. Non adatto agli aracnofobici.
Con la Foresta Proibita, aperta in occasione del quinquennale del parco a tema, il Warner Bros Studio Tour si avvicina di un passettino in più al ben più magnifico “Wizarding World of Harry Potter” californiano. Certo, il tasso di interattività non sembra essere dei più elevati, e probabilmente il tutto risulta più che altro istruttivo circa le tecniche utilizzate per rendere cinematograficamente un ambiente del genere (alla costruzione della nuova sezione del parco hanno infatti partecipato molti degli artisti che hanno lavorato sul set). Detto questo non ci si può lamentare: Hagrid, Fierobecco, alberi giganti, un super-mega-giga-ragno… ci sono quasi tutti.
Per quanto mi riguarda, però, non basta. Personalmente non alzerò il sedere dalla sedia fino a che qualcuno non mi dirà che lì in mezzo, fra aracnidi e pennuti, non si cela anche un popolo di hippy aggressivi e scalpitanti: insomma, che Foresta Proibita è senza i centauri?!
Gli interessati possono prenotare i biglietti da qui.
–Luca Pappalardo–
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