Quando si crea il proprio personaggio in un RPG, non importa quanto pure e integerrime siano le nostre intenzioni (“questa volta gioco come se il mio personaggio fosse una persona seria…”), tutti quanti sappiamo che presto o tardi ci partiranno i cinque minuti da berserker durante i quali attaccheremo ogni singolo essere vivente abbia l’ardire di respirare nelle nostre immediate vicinanze.
Più o meno è questa l’idea che si cela dietro a Project Wight, nome provvisorio di un titolo per PC in sviluppo presso The Outsiders: qual è il punto di vista dei mostri che si incontrano casualmente all’interno di un gioco di ruolo? Cosa vuol dire vivere in un mondo pieno di esseri dagli elmi cornuti che non chiedono di meglio che farti a pezzi?
L’idea ha origini piuttosto antiche: David Goldfarb, co-fondatore di questo team indie, dichiara di non essere mai stato un grande fan dei protagonisti tradizionali di RPG. La sua empatia, il suo interesse, era più per il mostro di turno, per quello che si trovava “all’altra estremità della spada”. Da qui l’idea di dedicare un gioco proprio alle creature che massacriamo regolarmente per un po’ di loot e di XP. Assieme al collega Ben Cousins e a una decina di sviluppatori riuniti in uno studio di Stoccolma (per presentarsi usano i termini “vichinghi punk-rock”), hanno lavorato sul progetto per un paio d’anni, e hanno consegnato un primo segmento di gameplay allo Unite Los Angeles (evento dedicato in particolare allo sviluppo col motore grafico Unity) lo scorso novembre.
Eccovi un trailer:
Quanto dobbiamo aspettare per averlo? Non molto, anche se non si riesce a recuperare una data ufficiale più accurata del generico 2017.
–Federico Brajda–