Una lontana sera del 1994, con il mio solito gruppo di Advanced Dungeons & Dragons 2° Edizione abbiamo aperto la scatola di una nuova espansione della TSR, al tempo detentrice dei diritti di D&D: Council of Wyrms. Il nome dell’espansione era emblematico. Finalmente si potevano ufficialmente giocare draghi e mezzi draghi! Non che non avessimo mai sperimentato la possibilità di utilizzare i giganti di scaglie e zanne con le house rules, ma volete mettere il piacere di immergervi in un’ambientazione ufficiale? A quella sera di inizio inverno seguirono molte altre di primavera, estate e autunno. Insomma, girammo ben 8 stagioni prima di finire una campagna a CoW. Fireborn, Palladium Fantasy RPG Rifts e Castle Falkenstein provarono a sedare la brama di giocare i magnifici rettili alati, ma niente da fare. Lo stesso On the Ecology of a Mud Dragon di Ben Lehman, dal particolarissimo appeal, non riuscì nell’impresa di concedermi le soddisfazioni vissute sull’isola di “Io” in compagnia del concilio dei Wyrms. Erano ben lontani i tempi in cui un colpo di coda tirato con un 20 naturale in faccia ad un Tarrasque faceva sobbalzare il tavolo…
… fino a oggi.
Tanto tempo fa, le armate di Dragonia presero le armi contro Oscurità e liberarono le terre dal male. Ma Oscurità è tornata, strisciando di ombra in ombra nei luoghi una volta ritenuti sereni. In qualità di figlie e figli dei Signori dei Draghi di Dragonia, gli stessi che un tempo sconfissero Oscurità, siamo chiamati a investigare sul ritorno dell’acerrimo nemico: solo l’amicizia potrà decidere della nostra sorte! ‘Libera per tutti’ o Dragonia in cenere? È questa la domanda alla quale i giocatori proveranno a dare una risposta in Epyllion, un RPG saltato fuori da Kickstarter grazie al lavoro di Marissa Kelly, e che promette piuttosto bene. Nonostante si giochi nei panni di un giovanissimo drago, le regole per la creazione del personaggio sono estremamente simili a quelle di una torma di GdR: ci sono le classi (Guerriero, Adepto della natura, Artificiere, Veggente, Accademico, Temerario), le immancabili Casate (Acciaio, Rubino, Quercia, Oro, Giada e Diamante) e le Gemme dell’Amicizia. Aspetta un po’: gemme dell’amicizia? Mai viste in un RPG. Vediamo di cosa si tratta.
Le Gemme sono una caratteristica chiave di Epyllion, e il loro accumulo diventa indispensabile con il progredire della storia. Ogni PG possiede una virtù, come ad esempio l’onore. Ogni volta che un proprio compagno si comporta secondo i principi di quella virtù, il giocatore che l’ha scelta gli consegna una Gemma. Questa pietra preziosa può essere usata per migliorare il tiro dei dadi, magari in una situazione critica, o per attivare le Magie delle Lune, sortilegi che permettono di realizzare l’impossibile. E qui entra in gioco un’altra interessante meccanica: l’invecchiamento. Crescere, e imparare a farlo bene e in armonia con gli altri PG, è una chicca di Epyllion. Nei GdR siamo abituati che dall’invecchiamento derivano bonus e malus: si diventa più saggi me meno robusti, per dirne una, elemento che facilita la vita dei Sacerdoti penalizzando quella dei Guerrieri. In Epyllion, invece, l’invecchiamento determina una raffinazione dell’affinità con una delle Lune e, di conseguenza, con la Magia che da quella Luna deriva. Va da sé che, così facendo, il PG diventi più potente e, in un certo senso, indipendente dal legame di amicizia.
A una prima occhiata Epyllion non sembra avere la solidità di ambientazione di Council of Wyrms, né l’innovazione strema di On the Ecology of a Mud Dragon: se il primo è stato il GdR che ha introdotto la possibilità di giocare un drago (e come tale è stato facile amarlo e ricordarsene), e il secondo ha portato una ventata di novità permettendo di giocare un giovane drago contestualizzato in un mondo moderno e pieno di spazzatura e rottami, Epyllion punta di più sui valori dell’amicizia, della saggezza e dello sviluppo dell’individuo.
La campagna Kickstarter si è conclusa con successo a 37,000$: il gioco riuscirà a fare ancora meglio sugli “scaffali”? Se siete interessati, trovate altre info e lo shop dove acquistarlo qui.
– Fabrizio Palmieri –