Lo scorso marzo, ad Austin, si è svolto il South by Southwest, un festival musicale e cinematografico che tutti gli anni attira tantissime persone nella capitale del Texas. “Grazie dell’informazione”, direte voi “ma cosa centra con il nostro amato mondo fantasy?”: il motivo per cui ve ne parlo è che durante l’edizione di quest’anno della kermesse è stata presentata una particolare pellicola, che speriamo di avere modo di vedere presto anche in italiano. Il titolo è “The Dwarvenaut”, un docu-film su Dungeons & Dragons.
Il documentario, più che basarsi completamente sul gioco ideato da Gygax e Arneson, avvicina gli spettatori a questo mondo tramite una strada secondaria: il leitmotiv dell’intera vicenda, infatti, è la storia di Stefan Pokorny, un artista nonché fan di tutto rispetto del gioco di ruolo più famoso di sempre.
La sua vicenda è una di quelle che ti strappano un sorriso. Un bambino prodigio dell’arte ossessionato da D&D da piccolo, uno stravagante imprenditore con un progetto ambizioso da grande: questo è, in sintesi, il ritratto del protagonista di “The Dwarvenaut“. Ma cosa lo collega in maniera concreta al nostro GdR? Una straordinaria passione: la realizzazione di set in miniatura per sessioni di gioco (caverne, dungeon, città e molto altro) all’interno della sua Dwarven Forge.
Per arrivare a realizzare il suo sogno, però, Pokorny ha dovuto fare i conti con il colosso del crowdfunding più famoso del mondo, ovvero Kickstarter. La sfida pare proprio sia stata vinta, con il totale delle donazioni che ammontano in questo periodo a oltre 7 milioni e mezzo di dollari. Tutto incredibilmente vero (fate una capatina al suo sito se non ci credete), tanto da spingere Josh Bishop a dirigere questo documentario su quella che potrebbe essere definita tranquillamente una favola.
Il chiaro intento del film è quello di farci cambiare prospettiva e vedere le cose dal suo punto di vista. In parte filosofico e in parte ironico, esso si fa portavoce di un nobile messaggio: predicare le virtù del fantasy gaming come veicolo di sentimenti di unione tra le persone. Che sia tramite i mille viaggi di Stefan alla ricerca di nuovi paesaggi da cui trarre ispirazioni, o tramite il background emotivo che lo accompagna costantemente, poco importa.
Partito come un documentario “lineare” che dovesse raccontare la storia di Pokorny e della sua campagna Kickstarter, è lo stesso Bishop a svelare come ben presto il prodotto abbia cambiato direzione. Resosi conto dell’incredibile personaggio che aveva di fronte, seppe subito di dover mostrare al pubblico il suo mondo, ma tramite i suoi occhi e la sua mente. Ne è venuto fuori un film “caotico, surreale, sognatore e ispiratore, ma soprattutto unico, esattamente come Stefan”. Proprio lui, che con le sue creazioni e le sue avventure, è riuscito a diventare il vero Dungeon Master della sua storia.
Che ve ne pare? Il film sarà distribuito su varie piattaforme digitali (Amazon Instant, Google Play, Vudu, iTunes e Xbox Video), e in America sarà acquistabile dal 5 agosto prossimo.
– Andrea Camelin –