Come vi sentite in questi giorni? Più magri, più tonici? Come stanno i polpacci? Tosti e prorompenti, vero? Beh, non c’è che dire, Pokémon GO può piacere o no, ma di sicuro ci sta facendo fare tanto movimento. In rete, l’avrete notato sicuramente, non si parla d’altro: la nuova app di Niantic e Nintendo che permette di andare a caccia di mostri tascabili con il nostro smartphone è stata rilasciata solo in America, in Australia, in Germania e in Nuova Zelanda, e già sta battendo ogni record che possa essere battuto da una semplice applicazione mobile. Infatti non solo è ufficialmente l’app scaricata più velocemente a memoria d’uomo, ma in meno di una settimana dal rilascio ha già generato profitti per 14 milioni di dollari (vi ricordo, infatti, che il gioco è gratuito, ma offre la possibilità di spendere la propria paghetta in microtransazioni), facendo raddoppiare il valore delle azioni di Nintendo (It prints money vi ricorda qualcosa?) e registrando su Google addirittura più ricerche di quelle che genera normalmente la pornografia (tanto che il noto portale YouPorn si è addirittura congratulato con l’azienda per il magico risultato). Scopare è proprio una cosa anni ’90, effettivamente: è arrivato il momento di aggiornarci.
Comunque, come vi abbiamo indicato qualche giorno fa, nonostante in Italia l’app non sia stata ancora ufficialmente rilasciata, è possibile ricorrere a sistemi più loschi per installarla sui nostri dispositivi Android e iOS. Purtroppo, però, non tutti sono felici: i possessori di smartphone Windows Phone sono rimasti tagliati fuori, così come chi ha un device Android, ma con una CPU della Intel (come l’ASUS Zenfone 2). Se per i primi davvero non c’è niente da fare (mettetevi l’anima in pace), fortunatamente con l’ultimo aggiornamento dell’app, Pokémon GO è diventato disponibile anche per gli utenti con dispositivi marchiati Intel, che finalmente possono anch’essi entrare nel club della “batteria prosciugata in 30 minuti”.
Dove trovare la nuova versione dell’app? Potete scaricarla da qui (è la 0.29.2), oppure attendere il rilascio ufficiale, che dovrebbe avvenire a giorni, leggermente ritardato a causa di alcuni (onestamente prevedibili) problemi di sovraccarico dei server dovuti all’intenso traffico generato.
– Mario Ferrentino –