È ormai dal lontano 2005 che TT Games si diletta nell’adattare l’Universo di ‘Guerre Stellari’ al colorato – e squadrato – mondo dei LEGO: d’altronde, chiunque abbia avuto un’adolescenza felice sa che il connubio LEGO e ‘Star Wars’ è naturale come quello fra pane e marmellata. Come suggerisce il titolo stesso dell’ultima fatica di questa software house, ‘LEGO Star Wars: Il Risveglio della Forza’, questa volta andiamo ad analizzare l’’adattamento videoludico di Episodio VII.
L’ispirazione al mondo un po’ magico e un po’ fantascientifico dell’ultimo ‘Star Wars’ c’è, è forte e si vede. A parte una sorta di tutorial iniziale sulla luna boscosa di Endor e sulla seconda Morte Nera, ambientato in coincidenza con la battaglia finale dell’Episodio VI, tutto il gioco segue pedissequamente le vicende narrate nel film girato da J.J. Abrams (trovate qui la recensione del nostro Michele, se doveste esservela persa). E quando dico pedissequamente, non scherzo: le cut-scene (a volte, questa la mia personale sensazione, un pelo più lunghe del necessario) riprendono quasi scena per scena quello che abbiamo visto a Natale dello scorso anno al cinema, ma al tempo stesso lo rielaborano in chiave comica. Una vocina nella mia mente – sicuramente scaturita dalla tomba di qualche oscuro e dimenticato Signore dei Sith –, a fronte delle battute dello Stormtrooper pasticcione Finn e dell’accendino di BB-8 che fa l’okay, si chiede: è possibile rielaborare l’Episodio VII “in chiave comica”? Soprattutto: è necessario? Lascio indietro questa vocina e riformulo: “in chiave LEGOsa”.
È comunque meritorio lo sforzo degli sceneggiatori del videogame, che tentano (il più delle volte riuscendoci) di lasciare il proprio marchio di originalità sulle scene che abbiamo già visto e imparato a memoria. Così uno Stormtrooper può finire per impugnare una banana al posto del blaster, oppure sparare contro i nostri protagonisti indossando un semplice costume da bagno, mentre sopra all’immancabile elmetto bianco ostenta un coraggioso sombrero. E così via, con tanti piccoli dettagli che entrano a gamba tesa sul filone narrativo. Un’altra tendenza degli sviluppatori è quella di sdrammatizzare: sebbene il film sia classificato come PG-13, questo videogame è, per ovvie ragioni di target, indicato dai sette anni in su. Ecco perché il (poco) sangue presente nel film deve essere edulcorato: anche qui però TT Games interviene con scelte mai banali, che parlano chiaro a chi conosce la versione “adulta” della storia, ma evitano di traumatizzare con veri e propri cadaveri i più piccoli. A latere, devo dire che mi fa sempre una certa impressione vedere i soldatini LEGO esplodere in mille pezzi: ma dopotutto, loro possono sempre ricomporsi, no?
Parlando in maniera più approfondita del gameplay, bisogna intanto notare l’abbandono, rispetto ai precedenti titoli, del modello open world: le ambientazioni sono ben chiuse e anche piuttosto lineari, ma questo non è necessariamente un male, perché i livelli (si può ancora usare questo termine?), per essere completati, richiedono già una marea di tempo, senza bisogno di aggiungere dispersività con mappe gargantuesche. La grafica non fa gridare al miracolo, ma è discreta e adatta alla bisogna: gli effetti particellari non sembrano causare eccessivi rallentamenti, e il LEGO-design non ha necessità, in fin dei conti, di motori grafici da paura. Pur nella sua linearità, ‘LEGO Star Wars’ non manca di stupire, offrendo sezioni platform alternate a sequenze action di combattimento per terra o per aria, passando per diversi rompicapo.
Ne spiego brevemente il funzionamento: girovagando per il mondo di gioco, dovrete in pratica vandalizzare qualunque cosa a portata di tiro. Talvolta i mattoncini LEGO così ottenuti non si limiteranno ad ammonticchiarsi da una parte, ma resteranno a disposizione per consentirvi di costruire diverse strutture, meccanismi, armi, veicoli e così via, in puro stile LEGO, per l’appunto. Se normalmente c’è un’unica soluzione per rompicapo, capitano casi in cui è possibile ottenere più di un risultato con lo stesso gruppo di mattoncini. Qui le cose si possono complicare, perché basta saltare un passaggio per perdere un potenziamento davvero utile o – peggio – rimanere bloccati ed essere costretti a rifare da capo tutta la sequenza. A titolo completato, in ogni caso, posso dire che non capiterà mai di incepparsi del tutto: basterà aguzzare l’ingegno e la vista, seguendo eventualmente i suggerimenti offerti dal gioco stesso, per risolvere ogni enigma, grande o piccino che sia.
Particolarmente divertenti sono poi le sequenze d’azione: oltre a combattimenti un po’ generici, in cui la mira automatica la fa da padrone, questo capitolo di ‘LEGO Star Wars’ introduce anche un sistema di coperture dinamiche (utilizzabile, si badi, solo in sezioni guidate) che consente di restare acquattati mentre i nemici sparano nella nostra direzione, per poi venire allo scoperto ed eliminarli con un paio di colpi di blaster. Anche qui incontriamo dei piccoli puzzle, che è indispensabile risolvere per proseguire (il più comune è quello necessario per eliminare gli scudi deflettori che proteggono gli Stormtrooper mitraglieri, oppure aggirarli).
Sempre per quanto riguarda le sequenze d’azione, queste ci fanno passare senza soluzione di continuità da combattimenti blaster (o spada laser) alla mano a delle imponenti battaglie spaziali: il tutto avviene in maniera abbastanza naturale, regalando probabilmente alcune delle sequenze più emozionanti dell’intero gioco. Pilotare un TIE in fuga dall’hangar e solcare le acque di Takonada ai comandi di un X-Wing sono probabilmente tra le più belle esperienze che un fan di ‘Star Wars’ vorrebbe vivere. Ovviamente, a scanso di equivoci, preciso che non siamo in presenza di un vero e proprio simulatore di volo: questo accenno, però, è inserito in maniera molto organica nel gameplay e non guasta affatto… anzi. Il tutto sottolineato dagli effetti sonori della saga (brividi!) e da una sontuosa colonna sonora.
A questo punto, non mi resta che rimandarvi al nostro gameplay e alla scheda riassuntiva, contenente il giudizio finale sul gioco.
E che la Forza sia con voi!
– Stefano Marras –
LEGO Star Wars – Il Risveglio della Forza: recensione e gameplay
Isola Illyon
- Il connubio fra LEGO e ‘Star Wars’ è perfettamente naturale;
- È sempre ‘Star Wars’! Spade laser, blaster, turbolaser: effetti sonori da brividi e colonna sonora sontuosa!
- Tentativo – piuttosto riuscito – di lasciare un’impronta comica e “LEGOsa” su tutte le scene del film;
- Interessanti sezioni platform e il sistema dei rompicapo con esiti multipli;
- Divertente sistema di coperture in combattimento;
- Il passaggio senza soluzione di continuità da combattimenti a terra a quelli in aria funziona molto bene;
- Buona longevità, anche grazie alla possibilità di rigiocare i livelli in “Partita libera” con altri personaggi;
- Il target è principalmente e dichiaratamente rivolto ai bambini;
- A volte sia le cutscene che i livelli di gioco paiono durare più del necessario;
- In generale i livelli appaiono piuttosto lineari e, complessivamente, il gioco risulta molto guidato;