Quando si parla di Dungeon Crawling, non si può fare a meno di pensare a Descent: Viaggi nelle Tenebre, il boardgame di esplorazione in stile fantasy in cui un party di 2-4 personaggi deve confrontarsi con il signore del dungeon, il giocatore Overlord, che a colpi di carte e dadi prova a mettere il bastone tra le ruote degli avventurieri. Ebbene, da qualche mese a questa parte, il semi-cooperativo è diventato un cooperativo puro. Come? Con un’app, ‘Road to Legend‘ (RtL)!
Questo non è solo un software realizzato per tenere conto dei progressi dei personaggi e della campagna: RtL È la campagna! Affascinato dalla possibilità di giocare senza liti su dadi in bilico, linee di vista e utilizzo delle carte, con il mio solito gruppo ho immediatamente preso la palla al balzo e scaricato l’app gratuita. Già dalle nuove regole si percepisce un’aria di cambiamento: a seconda delle difficoltà, i nemici e le trappole acquisiscono abilità nuove e imprevedibili. Ma attenzione, RtL non intende sostituirsi al boardgame: basandosi sulla collezione dei prodotti in vostro possesso legati al gioco, RtL prepara trappole, mostri, tesori e imprevisti.
Diamo una veloce lettura alle nuove regole e avviamo l’app multipiattaforma (iOS, Android, PC e Mac), che si presenta subito user friendly e molto intuitiva. Dopo aver inserito la lista delle espansioni possedute, avviamo la nuova campagna Rise of Goblin, difficoltà ‘hard’. Primo intoppo: se non siete anglofoni, lasciate perdere RtL, perché i testi (abbondanti) e le parti recitate sono tutti in inglese. La possibilità di selezionare la modalità ‘tutorial’ permette di giocare RtL senza aver prima letto il regolamento, scaraventandovi subito nel dungeon. Prima grande novità: molti giocatori si sono lamentati che in Descent la mappa del dungeon fosse visibile fin dall’inizio, così come il posizionamento di mostri e tesori. In RtL le cose cambiano: sarà l’app a dirvi quali tiles (zone del dungeon) montare di volta in volta appena aperta un porta. Per gli esploratori incalliti questa modalità è meglio del Klondike per zio Paperone!
Impavidi, ci lanciamo nell’avventura. Jain, ramingo del gruppo, cade nel dungeon sottostante e… muore – il buongiorno si vede dal mattino. Ashrian, discepola scrupolosa, si fa avanti e riporta in vita il compagno. È il turno di Syndrael, cavaliere senza macchia, senza paura e senza cervello, che apre frettolosamente la porta. E gli zombie sono serviti. L’app rivela quali nuove tiles montare e dove posizionare luoghi di ricerca e mostri. Si palesano 4 zombie, un signore degli zombie e un bastone levitante e sfavillante: ridiamo, conoscendo bene la lentezza del nemico che abbiamo affrontato decine di volte. È il turno degli zombie (in RtL i turni eroi/mostri sono alternati: un eroe, un gruppo di mostri e così via) che, nella modalità hard, possiedono un talento in più: muovono di due caselle bonus. Ci saltano addosso e pestano il cavaliere come una zampogna, riducendolo da 12 punti ferita a soli 3, e ammalandolo!
È il turno di Leoric dei Libri, il signore delle rune. Dopo la performance degli zombie, tutti tifiamo per lui. La dea bendata ci assiste e due attacchi ben assestati ci liberano di altrettanti pesi. Affetto da un incretinimento post mortem, Jain ignora gli zombie decidendo di esplorare: trova una pozione e 28 pezzi d’oro. L’app decreta che il cavaliere debba essere triturato, e così accade. Ancora, l’app decide per gli zombie, ordinando di attaccare il personaggio più vicino: Leoric. Picchiato a sangue, ammalato e ferito nell’orgoglio, il signore delle rune (imprecando contro Jain e tutta la dinastia dei Fairwood) macina uno zombie e ferisce il loro signore. Ashrian riporta in vita il povero Lazzaro e opta per distruggere il bastone. “Rimuovete tutti gli zombie”. Esultiamo, ma dura un solo istante. “Con terrificanti versi, enormi mastini scivolano fuori dalle ombre”. 4 Barghest infuriati, che manco quelli di Ramsay Bolton, si mettono tra noi e la (improbabile) fuga. Il ramingo effettua i calcoli per raggiungere il successivo tesoro, e una nuvola di depressione si abbatte su di noi. Legato ad una sedia Jain – agirà per ultimo – lanciamo all’assalto la carne da cannone. A malincuore Syndrael si frappone tra il gruppo e i cagnacci. L’abilità speciale del Barghest alfa, almeno per questo turno, è un ululato che sottrae un punto vita e un punto fatica. Syndrael viene nuovamente macinato e Ashrian lo segue a ruota. Leoric disintegra un cagnaccio e Jain, minacciato dal suo stesso gruppo, scocca due frecce che abbattono il Barghest alfa. Nuovo turno e nuove botte. Ma Leoric manda a nanna un altro barghest. Syndrael ottiene la sua vendetta sull’ultimo mostro.
Nemmeno il tempo di riposare, che nella stanza iniziale saltano fuori un Ettin abominio e quattro mutacarne. Con l’ennesima dipartita di Ashrian l’avventura è persa. Fortunatamente questo è solo un tutorial, e l’app ignora le molteplici morti che si susseguono nei round successivi. Dopo vari tentativi riusciamo a uccidere l’abominio, guadagnare fama, pezzi d’oro ed esperienza, per poi tornare a Tamalir, dove addestrarci e acquistare nuove armi e oggetti magici, pronti per le prossime avventure.
Dunque, tirate fuori tutte le espansioni di Descent: Viaggi nelle Tenebre che avete a casa, perché RtL è avvincente e complessa: aggiunge una maggiore profondità al gioco grazie a meccaniche innovative e dungeon imprevedibili. La lingua inglese è l’unico ostacolo a notti di divertimento, ma giocare a difficoltà “hard” regala davvero tante soddisfazioni.
A patto di tenere il vostro Jain legato, ovviamente!
– Fabrizio Palmieri –
Descent: ecco la companion app ‘Road to Legend’
Fabrizio Palmieri
- Buon sistema di gestione delle azioni e attribuzione delle abilità random dei mostri;
- Scoprire la mappa passo passo fa sempre un certo effetto;
- Difficoltà scalabile;
- Descent è sempre Descent;
- Tutto in inglese;
- La varietà del gioco si basa sul numero di espansioni "fisiche" a vostra disposizione;
- Manca un cronometro per le azioni di ogni personaggio;