Dopo aver saccheggiato il saccheggiabile e reebottato il reebottabile, che cosa rimane a Hollywood e alle major in generale? Forse solo tornare alle radici del genere fantastico. Ed ecco perché, carissimi Illyoners d’acqua dolce, in assenza di un qualsivoglia straccio di idea originale, nei prossimi anni ci aspettano (a quanto pare) non una, non due, ma bensì tre pellicole ispirate ad uno dei capolavori indiscussi della fantascienza moderna, Ventimila leghe sotto i mari di Jules Verne.
Non credo che Il Capitano Nemo, il suo sottomarino Nautilus o la sua crociata contro la schiavitù abbiano bisogno di essere raccontati, né tantomeno la profonda influenza che il romanzo di Verne ebbe sull’immaginario “weird” dell’epoca, tanto da essere considerato da molti il vero antesignano dello steampunk. Mi limiterò a ricordare l’omonimo film del 1954 diretto da Richard Fleischer, con Kirk Douglas e James Mason, e prodotto da Walt Disney in persona: vincitore di due premi Oscar e primo film della storia a essere stato girato in Cinemascope, fu un vero e proprio blockbuster che sbancò i botteghini dell’epoca e divenne vero metro di paragone delle produzioni successive. Neanche a dirlo, la Casa di Topolino metterà il suo zampone anche in una delle tre produzioni di cui parliamo in questo articolo. Ma andiamo con ordine.
La prima pellicola in cantiere, la cui realizzazione inizierà questo autunno e la cui uscita è prevista per il 2017 in tutta la sua vaghezza, vedrà due pesi massimi come Bryan Singer e la FOX nei ruoli di, rispettivamente, regista e produzione. Il director, famoso per essere la mente dietro a tutti i cinecomics degli X-Men finora usciti, ha recentemente dichiarato lo scorso autunno di avere terminato la sceneggiatura di una storia epica ed emozionante che avrebbe voluto ri-raccontare sin da piccolo. Arcano rivelato: si tratterebbe proprio di Ventimila leghe sotto i mari. Riguardo alla trama non si sa ancora praticamente nulla, se non che la storia parrebbe essere ambientata all’epoca della Guerra Civile Americana (che vide storicamente per prima l’utilizzo dei sommergibili a scopi bellici), il che farebbe presupporre una certa aderenza dell’intero script al romanzo originale. Singer ha comunque tenuto a rassicurare i fan dei mutanti, precisando che il progetto in questione non avrebbe assolutamente portato a rallentamenti riguardo il suo impegno coi supereroi della Marvel.
Il guanto di sfida a questa produzione è stato lanciato da una joint venture che vedrà coinvolta la asiatico-californiana Bliss Entertainment con la partecipazione dei francesi Wild Bunch, TéleFrance 1 e Pathè. Deadline riporta che dietro la macchina da presa di questo secondo adattamento ci sarà Christophe Gans (Silent Hill, e il più recente La Bella e La Bestia con Lèa Seydoux e Vincent Cassel). La notizia è trapelata quando il regista, ospite dello Shanghai Film Festival, è stato visto visitare differenti location adatte alla pellicola proprio nella metropoli cinese. Sembra che la produzione stia cercando due attori cinesi come protagonisti, e tutto farebbe supporre una versione del romanzo di Jules Verne trasposta in un’ambientazione dell’Estremo Oriente. Da quello che è trapelato, la pellicola sembra essere indirizzata verso un’estetica “fin de siècle, con l’Oriente che incontra l’Occidente”: ci aspetta quindi, probabilmente, un film leggermente meno “classico”, sia per quanto riguarda l’aderenza alla trama del romanzo che per il design dell’ambientazione.
Infine, la Disney stessa fa sapere di avere in cantiere un terzo progetto per un action-movie dal titolo provvisorio di Captain Nemo, con James Mangold in predicato di dirigere e con Sebastian Gutierrez al lavoro sulla sceneggiatura. Nel caso specifico, però, si tratterebbe di una storia riguardante le origini del capitano Nemo prima che prendesse il comando del Nautilus, e non di un adattamento diretto delle vicende narrate nel romanzo.
In ogni caso, Illyoners, allagate le camere stagne e tenetevi pronti per un’immersione rapida in qualsiasi aggiornamento saremo pronti a fornirvi!
– Luca Tersigni –