Fratelli Assassini d’Italia rieccoci: dopo tante chiacchiere e un bel po’ di attesa, la 20th Century Fox ha lanciato attraverso i suoi canali ufficiali il primo trailer del film ispirato alla celebre saga videoludica di Ubisoft Assassin’s Creed che, esattamente come i giochi da un po’ di tempo a questa parte, ha saputo entusiasmare e al contempo lasciare perplessi i fan. Tutto questo in poco più di due minuti di video: se non ci credete, valutate con i vostri occhi!
L’apertura sull’occhio di Michael Fassbender e il risveglio sul lettino, insieme a un rumore crescente e un grigio indefinito, ci riportano direttamente con il cuore e la mente a quel momento di smarrimento che tutti abbiamo provato inizialmente, giocando il primo capitolo della saga nell’ormai lontano 2007. Ed è subito azione. Ecco un’inquadratura che ricorda indiscutibilmente un Ezio Auditore sui tetti di Costantinopoli, seguita da una corsa sotto un porticato pieno di drappi e persone sconcertate per l’accaduto; ancora tetti, probabilmente mentre Aguilar de Nerha (questo il nome dell’antenato di Callum Lynch, il nostro protagonista) esegue una sincronizzazione dal punto di osservazione. Gli elmi di soldati e le bandiere, invece, ci ricordano immediatamente che il film (ispirato sì alle vicende del gioco, ma non legato strettamente alla trama dello stesso, o almeno non apparentemente) è ambientato durante l’inquisizione spagnola.
Ce lo conferma anche quella grande gnocca di Marion Cotillard poco dopo, che appare con quell’aria imperturbabile e allo stesso tempo affranta di sempre, particolarmente funzionale al ruolo, però, e quindi piuttosto credibile. Abbiamo a che fare con l’Abstergo, e già da subito non abbiamo dubbi: il simbolo compare anche nitidamente in più di una scena – dopotutto non avrebbe potuto essere altrimenti. Un applauso a Jeremy Irons, anche solo per quel mezzo di secondo di presenza nel trailer, mentre osserva dall’alto con quella sua faccia da supervillain il prigioniero. La storia della condanna a morte prima della cattura dell’Abstergo, soprattutto per chi ha dimestichezza con i metodi subdoli utilizzati da questa azienda, non ci dovrebbe stupire: non c’è modo migliore per poter sfruttare una cavia umana e farne perdere ogni traccia. La grande metafora che è l’Abstergo viene ovviamente esaltata e avvolta nel mistero, per quanto appaia chiaro a tutti che nel film, giustamente, non verranno risparmiate le scene d’azione.
Vediamo Michael costretto a indossare le lame celate (anche questo, ovviamente, un elemento imprescindibile) e, dopo una carrellata sulle lame esposte di fianco a quelli che sembrano essere dei macchinari di monitoraggio, ecco l’Animus. Qui notiamo una grossa differenza rispetto all’esperienza del gioco: non vediamo un lettino cablato con tecnologie neurali all’avanguardia, che permettono a chi le utilizza di rivivere il passato e muoversi (nella propria mente almeno) esattamente come il proprio avo. L’ignoranza cinematografica è andata oltre, giustamente, e ci ha portato a un nuovo tipo di macchina, decisamente più godibile se pensata in un film spettacolare, come dovrà necessariamente essere questo per soddisfare il pubblico.
Cosa ci sarebbe da aspettarsi da una pellicola del genere, se non combattimenti spettacolari, assassinii al volo, combo con avvitamenti e salti carpiati, assalti alle forche perfettamente coordinati, frecce tirate in sincro e una confraternita di assassini pronta a scardinare il potere per liberare il popolo dall’ordine dei Templari? Niente di diverso, credo, e nel trailer c’è tutto. Anche le ultime parole pronunciate, “Viviamo nel buio, per servire la luce. Noi siamo Assassini”, citate direttamente dal Credo, fanno venire la pelle d’oca ai fan più accaniti. Ah, giusto: c’è pure il salto della fede finale, mentre Kanye West continua a ripetere “I’m a God” e i bassi non smettono di insistere. Chi può avercela sul serio con Kanye? Ci sta che qualcuno avrebbe preferito qualcosa di più epico, ma in un crossover fra storico e sci-fi, credo che la scelta sia stata azzeccata, nonostante la prepotenza.
In America il film sbarcherà nelle sale il 22 dicembre di quest’anno; per vederlo in Italia, invece, dovremmo attendere fino al 7 gennaio. Nonostante questo, le impressioni del pubblico sono divise, anche rispetto alla scelta di non ripercorrere la storia di Desmond, né intrecciare le vicende degli altri assassini già conosciuti. Noi sappiamo benissimo che non c’è limite al potere dei mezzi Abstergo, quindi in futuro potremmo aspettarci dell’altro: dopotutto nulla è reale, tutto è lecito.
Nell’attesa di altri aggiornamenti, voi che ne pensate? Il trailer vi ha convinto?
– Antonio Sansone –