Con l’arrivo della sesta stagione de ‘Il Trono di Spade’ si rafforza anche la consapevolezza che, presto o tardi, lo show giungerà a conclusione: forse in sette stagioni, forse in otto, ma prima o poi lo farà. È ineluttabile. La domanda è: torneremo a visitare lo spietato mondo immaginato da George Martin? È inevitabile che una casa di produzione analizzi da ogni angolazione le possibilità di sfruttare il successo di una serie TV come ‘Game of Thrones’, ed è questo che sta facendo HBO, come hanno recentemente ammesso gli showrunner e il Presidente della programmazione Michael Lombardo.
Anche il creatore della saga cartacea ha voluto esprimere la sua idea in merito, dando anzi un vero e proprio suggerimento alla produzione: “Di certo non c’è mancanza di materiale. Ogni episodio de ‘La Città in controluce’ (‘Naked City’) – uno degli show televisivi che guardavo da bambino – si concludeva con una voce fuori campo: ‘Ci sono otto milioni di storie nella Città in controluce. Questa è una di esse.” Ci sono otto milioni di storie anche a Westeros… e anche di più ad Essos e nelle terre ancor più lontane. Un intero mondo pieno di storie, che aspettano di essere raccontate… se questo davvero interessa alla HBO. […] Lo sbocco più naturale sarebbe un adattamento delle storie di Dunk e Egg.” Le loro avventure, narrate nei racconti riuniti nel volume ‘Il Cavaliere dei Sette Regni’, sono ambientate circa novant’anni prima degli eventi narrati nella saga principale. “Ciascuno dei racconti potrebbe essere adattato in un film stand-alone di due ore per la televisione; questo sarebbe probabilmente il modo ideale di realizzarli, piuttosto che con un serial settimanale.” Altre idee potrebbero riguardare la Danza dei Draghi, guerra civile fra i Targaryen combattuta a dorso di drago, o le tante altre storie narrate nell’enciclopedia ‘Il Mondo del Ghiaccio e del Fuoco’ (qui la recensione del nostro Mario Ferrentino).
Insomma, qualcosa bolle in pentola. Per ora godiamoci l’unica vera, solida certezza, rappresentata dalla sesta stagione, in onda dalle 3 di notte del 25 aprile (ora italiana)!
– Stefano Marras –