“Sausage party” è un modo di dire americano che indica una festa dove tutti, o comunque la maggior parte degli invitati, sono maschi. Ma da qualche giorno queste due parole stanno rimbalzando in rete in seguito all’annuncio del film di Seth Rogen, attore, sceneggiatore, doppiatore e produttore cinematografico canadese, che proprio con “Sausage Party” ha messo la firma alla sua prima opera animata, scritta fianco a fianco con il collega Evan Goldberg e diretta da Greg Tiernan e Conrad Vernon. Ma di cosa si tratta?
Il protagonista del film è Frank, un’intrepida salsiccia che viene acquistata assieme a molti altri cibi, compresa la sua fidanzata e panino per Hot Dog Brenda. La vita scorre tranquilla al supermercato, dove le varie vivande attendono nei loro settori di finire nei carrelli dei clienti, convinte che nel momento in cui lasceranno i banconi per giungere nel “grande oltre”, i loro sogni più grandiosi si avvereranno. I problemi per Frank e amici iniziano nel momento in cui vengono messi davanti alla crudele realtà, scoprendo quale sia il loro vero destino. Ovviamente, a questo punto, Frank non potrà far altro che provare a fuggire e salvare tutti, e gli spettatori si troveranno davanti a violenza, gore in versione cibo, e porno. Almeno questo è quello che ci è stato promesso da Rogen.
A dare voce ai nostri eroi c’è un cast interessante: Rogen doppierà Frank, mentre sarà Kisten Wiig (Annie di The Martian) a far parlare Brenda; Jonah Hill (The Wolf of Wall Street), Michael Cera (Paulie in Juno) e Anders Holm (The Interview) saranno Carl, Barry e Troy, altre tre salsicce; Bill Hader (MIB 3) si occuperà invece di ben due personaggi, una vecchia bottiglia di liquore e del guacamole; David Krumholtz (Charlie nella serie Numb3rs) sarà un lavash, Salma Hayek (Il Racconto dei Racconti) darà la voce a Teresa il Taco ed Edward Norton (American History X, Birdman) interpreterà Sammy Bagel Jr., un Bagel, appunto; infine Nick Kroll (comico, scrittore,e produttore americano qui poco conosciuto) sarà Douche, il cattivo.
L’idea di Rogen è quella di riuscire a donare al suo pubblico un prodotto che abbia l’aspetto di un lungometraggio Pixar con all’interno un linguaggio più spinto, adatto a dei maggiorenni, meccaniche eventualmente più complesse rispetto a quelle di un film per bambini e temi più adulti. Sopratutto è questo il punto su cui il padre di Sausage Party ha scelto di soffermarsi quando ha parlato di questa sua ultima creazione: l’idea originale della pellicola era, infatti, qualcosa di molto innocente. Così come la Pixar per anni ha lavorato pensando “cosa accadrebbe se X avesse delle emozioni?” (dove “X” sono stati giocattoli, macchine e le emozioni stesse), Seth ed Evan si sono chiesti “cosa accadrebbe se ad avere queste emozioni fosse il cibo?”. La storia, poi, è un po’ sfuggita di mano ai due, ma questo fa parte del processo creativo.
E così, oltre alle emozioni di ciò che mangiamo, Rogen e Goldberg hanno ragionato su cosa avrebbero potuto pensare i vari alimenti del supermercato e in che religione avrebbero potuto credere. Questo è il fulcro di Sausage Party che, per i suoi ideatori, non è indirizzato al pubblico adulto per via del “food-splatter” e del “food-sex”, ma per ciò di cui parla, ovvero cosa ci sia veramente “dopo”.
Quella di Frank e degli altri cibi è una vita passata in attesa che il proprio destino si compia, e che viene sconvolta dalla verità e dalla necessità di accettarla, tentando di salvarsi e di andare a salvare chi ancora è un fedele convinto. Verranno creduti? Riusciranno nella loro missione? In quanti moriranno? E cosa accadrà dopo? Una volta che tutte le proprie convinzioni vengono bruciate dalla crudele realtà, cosa resta per andare avanti? No, anche se parla di un viaggio di curiose creature un po’ come Toy Story, di certo non è un film per bambini. C’è solo da sperare che i genitori abbiano imparato la lezione con Deadpool e South Park, e non portino i loro pargoli a guardare Sausage Party.
Il budget del film è di circa 20 milioni di dollari, al contrario di quelli della Pixar, che possono contare su dieci volte tanto (almeno), ma Rogen ha promesso che sarà graficamente all’altezza delle aspettative, sopratutto perché ci sono voluti quasi otto anni per riuscire a mettere insieme tutto. È la Nitrogen Studios Canada Inc., a Vancouver, che si occupa dell’animazione in CG, del design, della produzione e della post-produzione. Per giudicare il risultato non possiamo far altro che attendere l’uscita, prevista in Italia per il 14 luglio (in anticipo rispetto all’America, dove verrà distribuito solo il 12 agosto).
Sarebbe bello se Sausage Party riuscisse a dare inizio a un nuova era di film animati per adulti, no? Siete pronti a vedere un Bagle ebreo e una piadina araba fianco a fianco e una, parafrasando Rogen, “disgustosa orgia di cibo”?
– Caterina Gastaldi –