A chi non piace lanciare il proprio personaggio in una scena d’azione? Vediamo insieme come la versione beta di Dungeons & Dragons ci può aiutare a giocare uno scontro!
Il combattimento è uno dei punti su cui si giudica di più un Gioco di Ruolo. Gli appassionati sono sempre esigenti, e pretendono che le regole siano rapide, realistiche e complete; facessero anche il caffè dopo un paio d’ore di gioco notturno, sarebbe perfetto!
D&D Next è sicuramente meno dettagliato delle edizioni precedenti, ma ricorda molto da vicino lo spirito e le logiche di D&D 3.5. Nella versione definitiva verranno aggiunti molti dettagli, ma proviamo ad osservarne alcune dinamiche assieme ad Aleena, Roderick e Eyn: tre eroi al vostro servizio. In grassetto cercheremo di commentare la narrazione con alcuni spunti sulle regole di gioco.
Che il gioco abbia inizio!
Aleena e Sir Roderick, rispettivamente chierica e paladino di Lathander ed Eyn, l’elfo dal torbido passato, avevano accettato volentieri l’incarico di portare il dispaccio per un certo Elminster fino a Shadowdale; pareva una missione semplice e ben pagata, un’occasione da non perdere per fare esperienza senza rischi eccessivi.
Come in ogni campagna GdR rilassata e senza pretese, a nessuno importava davvero che il legame tra i personaggi, le finalità dell’avventura e gli insegnamenti di Lathander fosse labile. Lo stesso valeva per la strana specializzazione in “assassinio” dell’alto elfo-
I nostri eroi cavalcavano da giorni, quando raggiunsero il limitare di un boschetto scuro, fitto di cespugli e grandi aghifoglie; la via lo attraversava e decisero di fare altrettanto, per arrivare a destinazione il prima possibile e riscuotere il denaro e i punti esperienza. Dopo poche centinaia di metri all’interno del bosco, il Dungeon Master fece scattare il consueto agguato: Eyn intravvide un brigante appostato dietro un albero, con la spada sguainata, ed estrasse il pugnale dal fodero con velocità disumana. I suoi compagni si accorsero del pericolo un istante più tardi, quando il nemico cadde a terra. Sir Roderick scese da cavallo, mentre una freccia si infrangeva sulle piastre della sua armatura; serviva più di un furfante di strada per preoccupare un paladino inscatolato. L’unico rischio era che i fregi dorati dello schiniere nuovo si rovinassero; quei felloni avrebbero pagato tanta tracotanza! Aleena infine strinse il simbolo di Lathander che portava al collo e si guardò attorno, cercando di scovare i nemici.
Il master chiese ai giocatori di fare un tiro di percezione con difficoltà 15 per accorgersi delle persone nascoste. Solo l’elfo ladro riuscì nella prova, grazie alla possibilità razziale di tirare al meglio dei due tentativi quest’abilità. Gli altri personaggi fallirono e saltarono il round. L’elfo vinse l’iniziativa su tutti e lanciò un pugnale all’avversario più vicino, colpendolo; si trattava di un furfante con 3 punti ferita ed il colpo fu fatale; il pugnale inflisse 1d4 più il bonus di destrezza di Eyn. In D&D Next, infatti, non è più solo la forza l’unica caratteristica ad aumentare i danni inflitti. Un altro brigante tirò una freccia al paladino che, però, portava una corazza di piastre (classe d’armatura 18) ed uno scudo grande (+2 alla classe d’armatura). Il proiettile si infranse miseramente sul metallo. In generale in D&D Next avere una classe d’armatura vicino a 20 significa essere ben protetti, sia per personaggi di basso livello che anche per i livelli più elevati; il tiro per colpire, infatti, non cresce velocemente come nelle precedenti edizioni. Aleena pronunciò l’incantesimo “Protezione dal Male” per aumentare la sua classe d’armatura.
Purtroppo i master sono soliti nascondere, dietro incontri facili, insidie ben più pericolose, e questi briganti non facevano eccezione. Quattro dardi di luce furono scoccati dal fitto del bosco, ed il povero Eyn venne investito dall’energia magica, che lo scagliò al suolo privo di sensi. C’era un mago di notevole forza lì attorno, quelli non erano solo dei semplici briganti. Sir Roderick parò un assalto e contrattaccò, liberandosi di un avversario, che nel frattempo l’aveva attaccato. Fortunatamente, lo schiniere era rimasto indenne; aveva comprato l’armatura nuova meno di dieci giorni prima e non avrebbe sopportato un simile affronto alla sua immagine. Aleena scese da cavallo e, mentre raggiunse Eyn, un brigante la colpì alle spalle con una daga. La chierica strinse i denti e si voltò verso il nemico tentando di menare un colpo con la mazza. Dal bosco si sentirono salmodiare parole arcane ed una sfera di fuoco del diametro di un metro apparve in mezzo al sentiero accanto al paladino, che fu colpito dalla magia del nemico, subendo danno da calore.
Il mago nascosto nel bosco, che aveva preferito temporeggiare durante il primo round fino all’ultimo istante, per capire la situazione, lanciò dardo incantato (incantesimo di primo livello) potenziandolo con una carica magica di secondo livello e infliggendo 4d4+4 danni all’elfo ladro; essendo questa una classe abbastanza fragile dal punto di vista dei punti ferita (ne aggiunge 1d6 per livello) l’elfo crollò al suolo. I personaggi che erano rimasti sorpresi nel round precedente tirarono l’iniziativa e iniziarono ad agire: il paladino usò le sue abilità di combattente per costringere un brigante a ritirare un attacco andato a segno, per poi sbarazzarsi dello stesso con un colpo di spada. La chierica cercò di raggiungere l’elfo per curarlo, ma venne bloccata da un brigante. Il mago nemico chiuse il turno pronunciando l’incantesimo di secondo livello sfera fiammeggiante vicino al paladino: 2d6 danni, dimezzati con un tiro salvezza a chiunque si trovasse nelle vicinanze.
«Un semplice dispaccio un corno» avrebbe detto Eyn in elfico stretto se solo non fosse stato boccheggiante e svenuto al suolo. Sir Roderick si buttò coraggiosamente sull’avversario di Aleena, nonostante la sfera fiammeggiante che li separava. Il fuoco lo investì ma il paladino riuscì comunque ad andare oltre e a trafiggere il brigante con grande coraggio. La chierica, nel mentre, si chinò sull’elfo e ne toccò le ferite. Eyn si risvegliò, mentre le bruciature scomparivano dal suo petto.
«Maledetti, non finisce qui!» Una voce stridula uscì dal bosco ed i tre compagni si guardarono attorno cercando il mago ormai solo. Purtroppo non riuscirono a scorgerlo prima che si dileguasse tra gli alberi.
Il paladino si mosse ed attaccò l’ultimo brigante, colpendolo a morte con la sua spada lunga da 1d8 di dann0; nel mentre, l’incantesimo sfera fiammeggiante gli inflisse altri 2d6 danni. La chierica, infine, raggiunse Eyn e pronunciò l’incantesimo cura ferite sul ladro, permettendogli di recuperare 2d8+2 punti ferita istantaneamente. Il mago nemico, ormai solo, decise di scappare nel fitto del bosco.
Come avrete già capito, le dinamiche di gestione dello scontro in D&D Next non presentano grandi novità e si ispirano molto all’edizione 3.5. Secondo alcuni game designers della Wizards of the Coast, però, nella versione definitiva, dovrebbe essere possibile utilizzare il regolamento anche senza l’uso di mappe quadrettate e miniature; ci chiediamo come sarà possibile farlo senza rinunciare a molti dei poteri a disposizione dei personaggi che sono strettamente legati a questa fase del gioco. In generale D&D Next a nostro avviso soddisfa comunque l’esigenza di quei giocatori votati a mischiare gioco da tavolo (nelle fasi di combattimento) e recitazione!
– Lino Giusti –