Aprile, tradizionalmente, è ormai un mese che contempla un’importante fiera nel Nord Italia: se il Lucca Comics è appuntamento imperdibile, se il Mantova Comics stesso ospita vari eventi e personaggi noti, è pur vero, però, che è il Play di Modena, giunto oramai alla sua ottava replica, ad aver saputo calamitare l’attenzione di espositori, appassionati di giochi, associazioni a tema e persino di scolaresche, presso cui diffonde la cultura ludica, miscelando eventi quali le finali nazionali dei giochi logici e le regionali delle Olimpiadi della Matematica.
Da anni, oramai, Modena è una città che si è saputa ritagliare l’attenzione del pubblico e dei media non solo locali, mettendo a disposizione oltre 4500 mq per gli espositori, e, stando alle cifre dello scorso anno, qualcosa come 1500 tavoli destinati a giochi, tornei e dimostrativi. E ciò ha attirato anche l’attenzione di ospiti di un certo rilievo, come vedremo. Gli stessi giochi di società, tra cui quelli “da tavolo” rappresentano una realtà oramai acclarata per chi si accosta al Play, e il programma di quest’anno, del resto, lo conferma.
Il prossimo 2 e 3 aprile, infatti, quanti sono appassionati del genere potranno confrontarsi con una nutrita organizzazione: si partirà, per esempio, con una dimostrativa della “Tredicesima Era” (13th Era), un bellissimo gioco che ibrida il sistema d20 con uno più user friendly e narrativo, e si proseguirà con la 4StepsInVR, che mescola la Realtà Virtuale a giochi da far girare anche su PC, come il genere puzzle (YonParadox), lo sparatutto (MindUnleashed Arena), l’horror (Insance Decay Of Mind) e lo stealth (Stealth Labyrinth); al contempo, ampio è lo spazio destinato al boardgame, con quelli storici e quelli invece astratti, ossia giochi che appartengono ad un periodo non recente ma sono pregni di fascino come Go Moku, Fanorona e Backgammon.
Una fiera come Play, comunque, dà anche spazio a ospiti di prestigio, come si accennava in apertura. Tra quelli presenti citiamo Sunita (nessuna parentela con la divinità di Forgotten Realms), indiana d’origine ma attualmente residente a Prato, che fin dalla più giovane età si è dedicata all’arte nella forma di pittura e disegno, prima di inseguire e coronare il proprio sogno, ossia disegnare indumenti e costumi. Cosplayer di grande talento, avendo all’attivo almeno un centinaio di personaggi interpretati di cui ha curato personalmente la componente estetica, e persona d’estro musicale, è diventata una figura che spesso e volentieri viene invitata a fiere, mostre o anche a concerti in cui reinterpreta i temi musicali dei videogiochi, dei film ed, ovviamente, degli anime. Sul versante maschile il Play conterà sulla presenza di Bigio (al secolo Luigi Cecchi), famoso per aver dato vita al personaggio (ed al merchandising conseguente, tra cui il gioco di ruolo ed il gioco da tavolo) di Drizzit, parodia di Drizzt do’Urden, il celebre elfo scuro scaturito dalla penna di R.A. Salvatore; una menzione speciale va riservata a Lars Malik Hyltoft Petersen, per tutti Malik Hyltoft, una figura che nell’ambito del gioco di ruolo (e da tavolo, e dal vivo) e dell’aspetto formativo e pedagogico dello stesso, risulta essere una autorevole figura che si oppone ai detrattori di questo hobby.
Giusto per spingere ancora di più la bilancia verso la compagine maschile, tra gli ospiti è stato annunciato anche Lorenzo Silva, co-fondatore di Cranio Creations con cui pubblica Fuga dagli Alieni Nello Spazio, Sheepland, Terra Mystica nonché Dungeon Fighter e Steam Park, forse i giochi più famosi associati al suo nome, anche perché sono quelli che ha realizzato quando ha lasciato l’azienda per fondare Horrible Games. Queste ovviamente sono solo alcune delle personalità presenti, e per consultare l’elenco e rimanere aggiornati vi consigliamo di recarvi su questa pagina.
Come si diceva in apertura, è lecito che un appassionato di giochi ed in generale di fiere di questo genere possa trovare nel Play un territorio a lui congeniale: non solo una vastissima distribuzione di espositori e occasioni di gioco, ma anche un tipo di clima tipico di una festa, perché l’evento nasce come una sorta di celebrazione in grado di catturare l’attenzione di tutti, grandi e piccoli. Proprio con riguardo a questi ultimi, si tende a dare spazio alle classi che possono accedervi gratuitamente, mentre si tenta di portare avanti il principio secondo cui il gioco è un’attività divertente e coinvolgente in grado di catturare l’attenzione dei bambini e dei ragazzi, [dalle] grandi potenzialità didattiche sia come strumento per veicolare contenuti (storia, attualità, geografia, tecnologia, scienze…) sia come mezzo per sviluppare abilità e competenze che l’insegnamento frontale non riesce a stimolare quali la tattica, la strategia, la gestione della competizione, la collaborazione. Esistono tantissimi giochi e tipologie di gioco e PLAY: Festival del Gioco è sicuramente il contesto adatto per venirne a contatto. Una citazione doverosa, per una realtà che si è affermata per oramai l’ottavo anno consecutivo quale meta ed attrattiva per tutti.
Vi confermiamo, per concludere, che anche noi di Isola Illyon saremo presenti all’evento, pronti a raccontarvi con interviste, filmati e foto tutto quello che questa ottava edizione del Play ha in serbo per gli appassionati. E non mancheranno alcune sorprese… voi tenete sempre d’occhio il sito e la nostra pagina Facebook, mi raccomando!
– Leo d’Amato –