Bentornati, cacciatori di brodo e minestra. Quest’oggi ho il piacere di presentarvi una nuova rubrica, dedicata a tutti coloro che si sentono abbastanza audaci da mutare la propria ordinaria maschera, quella che indossano per andare a lavoro, all’Università e quant’altro, con qualcosa di più consono alle proprie fantasie: sto parlando dei “Cosplayer“. “Costume player”, giocatore in costume, giocare col costume di un personaggio, magari uno di quelli con cui avete giocato da piccoli, insomma, ci siamo capiti. Questa rubrica è per voi, per guidarvi al meglio in questo gioco di travestimenti e impersonificazioni, per rendere questo cambio di ruoli assolutamente serio.
TUTTO “FUMO”… E MOLTO PUNK
Per iniziare la nostra rubrica, abbiamo deciso di proporvi un tema che piace e che sta prendendo sempre più piede: lo Steampunk. Sarà il fascino dell’Ottocento, delle armi e degli strumenti in cui i meccanismi vengono esaltati e non ridotti all’essenziale. Sarà il fascino dei motori a vapore (la parola “Steampunk” stessa, allude alla macchina a vapore) o dell’energia elettrica, che tanto ha caratterizzato un periodo della storia dell’uomo, come la rivoluzione industriale, oppure sarà il fascino di fondere la nostra storia con un’ambientazione narrativa del tutto anacronistica, come un mondo parallelo. Sarà quel che sarà, ma dagli anni ’80 è nato questo termine quasi per scherzo, e adesso davvero non se ne può più fare a meno. Se però non vi è ancora chiaro cosa sia lo Steampunk, vi riassumo con uno dei suoi famosi slogan questo stile fantasy e anche un po’ fantascientifico che addobba libri, film, musica, giochi e ultimamente anche il nostro modo di vivere: “come sarebbe stato il passato se il futuro fosse accaduto prima“. Per farla breve, lo Steampunk è il passato che ogni ingegnere, architetto o meccanico ha sempre desiderato. Ci sono progetti scientifici, nelle costruzioni fatte stile Steampunk, che farebbero invidia agli ingegneri della NASA. Ci sono macchine, volanti e non, il cui funzionamento viene spiegato (e mostrato) in ogni minimo dettaglio. Ci sono rotelle ovunque, come se non ci fosse un domani. Ma un audace e volenteroso esploratore della psiche umana, come è il Cosplayer, cosa potrebbe fare per realizzare un’opera maestosa ispirata allo Steampunk?
1. Gli Indumenti: Vengono, prima di tutto, esclusi oggetti troppo pesanti, anche se maestosi come la torre del Big Ben. Quindi, mollate quell’impalcatura che vorreste portare, che sembra la Tarantola di Wild Wild West. Preferite, invece, indumenti più consoni ad essere indossati in pubblico, cosicché tutti possano bearsi della vostra raggiante steampunkitudine. Per lei, potete (e dovete) optare per i bellissimi abiti stile vittoriano, dato che l’ambientazione trae ispirazione da questo periodo. Pertanto, assolutamente sì ai corsetti che mozzano il fiato (letteralmente) e alle gonne vaporose che spostano dalle strade (sempre letteralmente) tutti coloro che vi si parano davanti. E se volete accorciare la gonna o preferire un pantalone stretto, nessun vero gentiluomo ve lo impedirà. Le scarpe e gli accessori, devono sempre ispirarsi al gusto di quel tempo, quindi guanti, cappellini, ombrellini e collari di perline o di pizzo sono i benvenuti. Ma ricordate: le rotelle e i marchingegni. Ovunque, sempre e comunque. Per lui, adotterete uno stile classico, giacca e pantaloni, apprezzabili anche i gilet. I cappelli faranno di voi un vero signore dello Steampunk. Guarnite con un accessorio meccanico, un occhiale elaborato, un bastone decorato da ingranaggi, una pistola capace di sfruttare l’elettromagnetismo. E gli orologi da taschino. A parte questa incredibile chicca che potrebbe fare la differenza per le signore Steampunkare, vi linko questo e questo articolo che il nostro Luca Scelza ha realizzato in passato, per darvi qualche altra dritta sugli indumenti.
2. Trucco e parrucco: Sembra scontato da dire, ma un bravo Cosplayer, così come un bravo attore, deve saper curare anche il trucco e il parrucco. Non è Carnevale, al contrario della battuta che qualche poverino potrebbe fare. La maggior parte dei Cosplayer non indossano maschere, anzi… svestono la propria maschera e indossano indumenti che “sentono come propri”. La cura del viso, pertanto, è importante. Nello stile Steampunk, il trucco è ben accetto. Mettersi il cerone in faccia è fattibile, ma caldamente sconsigliato, non per altro per un minimo di dignità. Comunque, per le signore si opta per un trucco che valorizzi gli occhi: smokey eyes e mascara sono perfetti, il rossetto e il fard da usare con cura; le chiome sono da preferire boccolose, lunghe sul collo, ma se giocate con gli accessori, vi ameranno comunque. Per i signori è molto gradita una barbetta curata, basettoni o baffi da vero indagatore scientifico (ma state attenti alle pozioni… specialmente se di cognome fate Jekyll).
3. Interpretazione: E ora veniamo alla chiave di volta di un Cosplayer. Vesti e trucco sono un fattore essenziale, ma il più importante di tutti è il ruolo che andrete a giocare (ed interpretare). Se siete come i Cosplayer old school, vorrete interpretare un personaggio noto, magari uno dei soggetti de “La leggenda degli uomini straordinari“, oppure l’affascinante “Sherlock Holmes” o l’intrigante “Van Helsing“. Se invece siete precursori del nuovo modo di fare Cosplay, ovvero inventandovi personaggi originali, avrete l’imbarazzo della scelta: vi potrete sbizzarrire, voi e la vostra creatività (nonché le vostre risorse economiche). Ma ricordate: in ogni caso, siate eleganti, siate forbiti e raffinati. Siate snob. E siate, soprattutto, pieni di rotelle e marchingegni.
– Elisa Erriu –