E così, carissimi Isolani che non siete altro, sembra proprio che le nostre strade di avventurieri si incroceranno di nuovo nelle disperate, spaventose e nebbiose lande di Ravenloft: la notizia che la prossima avventura ufficiale per la Quinta Edizione (in uscita il 15 marzo 2016) sarà Curse of Strahd, ambientata appunto nel Semipiano del Terrore, ha spiazzato piacevolmente la maggioranza dei fan. In realtà, dopo ben tre storyline, con relative campagne, ambientate nei Reami Dimenticati, era nell’aria un cambio di ambientazione da parte della Wizards of the Coast. Cambio che però forse non ci si aspettava né così repentinamente, né che avesse come protagonista un’ambientazione così particolare come questa.
Il Semipiano di Ravenloft rappresenta, infatti, un unicum all’interno del multiverso di D&D: è composto da una serie di “domini”, di terre trasportate via dai loro piani di origine da un parterre di entità conosciute come “Potenze Oscure”, attirate da atti di particolare ed ineffabile malvagità. Chi si macchia di tali atrocità, su Ravenloft diventa un Signore Oscuro, padrone assoluto dei propri domini, capace addirittura di cambiarli col pensiero, ma ironicamente prigioniero anche lui del semipiano stesso e del suo fato. L’ambientazione horror-gotica nacque nel 1983 dall’immaginazione dei coniugi Tracy e Laura Hickman, come modulo avventura per la prima edizione di AD&D: il setting di quello originale era il Regno di Barovia, dominato dal terribile vampiro Conte Strahd von Zarovich, di gran lunga il Signore Oscuro più famigerato di Ravenloft (con Dracula quale evidente papà letterario). E da qui ripartiamo, più di trent’anni dopo, per esaminare cosa sappiamo per certo e per avanzare alcune ipotesi sul modulo in uscita in primavera.
Secondo quanto riportato sul sito della Wizards of The Coast, il modulo ci proietterà nelle terre di Barovia a misurarci apertamente una volta di più col temibile Conte. Sappiamo altresì che gli sviluppatori, oltre a Chris Perkins, saranno nientemeno che Tracy e Laura Hickman stessi, e che Jeremy Crawford (il quale non perde occasione per ricordare quanto sia fan del modulo originale, come qui ai nostri microfoni) sarà tra gli editor. L’avventura porterà i personaggi dal 1° al 10° livello, ed incorporerà materiale del modulo originale del 1983, così come nuovi contenuti di trama sviluppati da autori quali Jeremy Crawford, Adam Lee e Richard Witters.
LA TRAMA
A giudicare dalla sinossi ufficiale dell’avventura, ma anche dal post comparso sul profilo di Jeremy Crawford (nel quale si riferisce a Curse of Strahd come ad “uno speciale lavoro di passione per me, dato che è basato sulla mia avventura D&D preferita”), nonché dalle informazioni riscontrabili sul sito di Wizards, pare proprio che ci ritroveremo ad avere a che fare con quel brutto ceffo del già citato Conte von Zarovich in persona, ad interagire con una popolazione terrorizzata dal tiranno e ad incontrare di nuovo la veggente vistani Madam Eva. Nel modulo originale, i personaggi si trovavano intrappolati nelle trame del Conte, che in un vortice di innamoramenti (per Tatyana, la figlia del borgomastro) e tragedie familiari causò una catena di atrocità che attirò l’attenzione delle Potenze Oscure e portò il Regno di Barovia su Ravenloft, dove il Conte perse la mortalità ma non il vizio. Si invaghì di Ireena, figlia adottiva del borgomastro che assomigliava molto a Tatyana.
Tramite un sistema randomizzato (che a quanto pare tornerà nella nuova avventura, come vedremo più avanti), molte parti chiave dell’avventura potevano cambiare, mentre l’obiettivo degli avventurieri rimaneva lo stesso: infilare un bel paletto di frassino nel cuore del Conte e lasciare Ravenloft e le sue nebbie senza tanti rimpianti. È probabile che la trama di Curse of Strahd ricalchi in linea di massima quella del vecchio modulo, con contenuti e sottotrame nuove che andranno ad aumentare il ventaglio delle possibilità. Resta da stabilire a cosa si riferisca questa “Maledizione di Strahd”: si riferirà alla maledizione dell’esistenza del vampiro, che lo costringe ad essere prigioniero del suo stesso dominio? Oppure ad una maledizione nuova di zecca che questi getterà sui pg? O forse alla maledizione per i giocatori nel ritrovarselo di nuovo tra i piedi? O tutti questi fattori insieme?
Un’ipotesi suggestiva parte dall’avventura celebrativa ufficiale della Adventurer’s League ambientata a Ravenloft che Jeremy Crawford scrisse e masterizzò in prima persona a Lucca Comics 2015, e alla quale prese parte come giocatore anche il nostro Luca Pappalardo: in quella sessione i personaggi erano incaricati di custodire le ceneri del rimorto Strahd, mentre tornavano a Barovia per indagare sulla scomparsa di Andrea, la sorella di uno dei pg, forse parte di un complotto di cultisti per riportare in vita il Conte. Che il nuovo modulo riprenda questi avvenimenti, e quindi il complotto per riportare in vita il vampiro abbia avuto successo, magari con Andrea nuova malcapitata destinataria delle lussuriose attenzioni di Strahd?
LE MODALITÀ DI GIOCO
Al di là della trama, sembra proprio che tornerà anche la meccanica di gioco che fece scuola nel modulo originale e fu ripresa nell’avventura del 2006 per la 3.5 Expedition to Castle Ravenloft, ovvero la randomizzazione di alcuni aspetti di gioco. In pratica all’inizio della partita, tramite un mazzo di tarocchi, il DM stabiliva casualmente le motivazioni ed i magheggi di Strahd, le location, gli alleati e le armi da usare contro il Conte (come la mitica Sunsword o il Tome of Strahd – chissà se torneranno), mentre i pg avevano la possibilità di cambiare (letteralmente) le carte e l’avventura in tavola facendosi predire “in game” il futuro dalla veggente vistani Madam Eva. Una meccanica semplice ma geniale e ottimamente implementata nell’atmosfera di Ravenloft, che garantiva una rigiocabilità infinita e faceva sentire il sottile ma decisivo peso del fato guidato dalle imperscrutabili Potenze Oscure. Ebbene, sembra proprio che in Curse of Strahd avremo di nuovo a che fare con la meccanica appena citata, dato che la Wizards renderà disponibile per l’acquisto un mazzo fisico di Tarokka (tarocchi contestualizzati) edito dalla Gale Force 9, col quale il master si potrà divertire a definire il fato delle lande di Barovia. Le novità si limiteranno ad un ampliamento del pool di possibilità o anche la meccanica subirà un restyling?
Un’ultima considerazione si può fare riguardo i background dei personaggi: è vero che, come recita la scheda stessa del modulo e in ossequio alla natura multipiano di Ravenloft, i pg potranno provenire da qualunque ambientazione D&D, ma come tradizione per i moduli fin qui usciti non è azzardato pensare a delle opzioni di background nuove di zecca. E non è nemmeno azzardato pensare, dato che le Nebbie di Ravenloft tendono a risucchiare personaggi che hanno qualcosa sulla coscienza, che queste opzioni possano essere magari delle feature o dei bond riguardanti azioni passate dei personaggi non proprio limpide, fattore che aumenterebbe il pepe dell’immedesimazione per i giocatori, stretti tra un’estrema possibilità di riscatto nell’intralciare le trame del Conte e il soccombere definitivamente alla natura maligna del Semipiano.
Insomma, Curse of Strahd pare proprio la carta giusta giocata al momento giusto, per sparigliare un po’ la linea di prodotti della Quinta Edizione che, pur rimanendo a livelli di eccellenza, avrebbe rischiato un po’ di appiattirsi con l’ennesima uscita dedicata ai Forgotten Realms. Chi vivrà (ahah!) vedrà. Intanto, io mi porto avanti e compro un paio di canini finti: la curiosità stavolta è davvero tanta…
– Luca Tersigni –