La serie tv di The Shannara Chronicles continua anche questa settimana, presentandoci in modo più approfondito i vari personaggi e inserendone altri. Cosa è successo nel terzo episodio, “La Furia”? Continuate a leggere e lo scoprirete!
DISCLAIMER: la recensione, per offrire una lettura completa e di qualità, conterrà inevitabilmente piccoli spoiler riguardanti trama e personaggi. Chiunque non abbia visto ancora l’episodio e non voglia rovinare la sua esperienza è pregato di non proseguire, se non a proprio rischio e pericolo.
FURY, MA SENZA BRAD PITT
L’episodio comincia troncando il contratto con l’unica GILF della serie, Zia Pyrea, che viene massacrata senza pietà dalla Furia appena arrivata. Quest’ultima, dopo aver allontanato Allanon, cerca di fare il bis con i due ragazzi (Will e Amberle) ma il druido, improvvisandosi (giustamente) Crisso direttamente da “Spartacus”, la affetta senza pietà in uno slow motion degno di 300. E, diciamocelo, questo Allanon non sarà saggio né snello come quello dei libri, ma fa salire il sangue a tutto il genere femminile. Peccato che, poco dopo, crolli quasi svenuto a causa della ferita inflittagli dalla stessa Furia, costringendo Will e Amberle a correre al Fiume Argento.
È solo dopo un caldo spogliarello che capiamo che nemmeno il manzo giovane sia da buttare e, sulle rive del Fiume Argento, ricompare per far felici i maschietti anche Eretria, che cattura quindi Amberle e un mezzo-nudo Will. La nomade imprigiona i due e li trascina al campo. Mentre Amberle viene percossa, Will si ritrova ospite benvoluto e amato da Cephelo, il padre di Eretria. Spinto da secondi fini, il nomade capo costringe Will a svelargli come usare le pietre, e quest’ultimo salta direttamente alla prova pratica, abbrustolendo una Furia e, per alcuni secondi, rubando la scena ad Allanon. La gloria non dura troppo, comunque, perché quest’ultimo arriva e, dopo aver mostrato le sue “indubbie doti diplomatiche”, si riprende i due ragazzini e se li porta ad Arbolorn. Durante il viaggio i tre salvano un elfo prigioniero, tale Bradon, insondabile agli incantesimi di Allanon (sì, usa anche la magia), che i tre decidono di portarsi dietro. Una volta giunti alla città elfica, Amberle si appresta a ritornare ad essere un’eletta. La procedura è lenta e noiosa, ma l’intervento di Will porta ad una decisione unanime. Amberle entra quindi nell’Eterea, accogliendo il Seme da portare poi a “Cripta”, per far rinascere l’antica pianta.
Sebbene il terzo episodio segua il libro quasi fedelmente, manca al suo interno un personaggio tanto importante quanto unico, nonché uno dei perni di tutta la cosmologia di Shannara: il re del Fiume Argento. Per riassumere a coloro che non hanno letto il romanzo, il signore in questione è una semidivinità a guardia della natura stessa, che più e più volte aiuta i figli di Shannara. L’incontro con Cephelo è invece rappresentato in modo abbastanza fedele, sebbene Eretria ci venga presentata esattamente in questo punto, anziché comparire prima, salvando Will da un troll sconosciuto. Nonostante ciò, questo serve ad amalgamare meglio i personaggi. La presenza di sole Furie fa ben sperare in una lista di Demoni maggiore nei prossimi episodi.
Sebbene l’episodio cominci con lo sbudellamento senza troppi complimenti di una Furia, è comunque costellato di scene di approfondimento dei personaggi: partendo da Ander e il suo rapporto con il padre Eventine, fino all’inizio della relazione (per ora appena accennata) tra Amberle e Will, non mancano focus psicologici. Allanon continua a trasmettere austerità, forza e saggezza, mentre Will perde un po’ della sua ingenuità, cominciando ad apparire come un eroe (anche se alle prime armi). Amberle si ritaglia alcune scene qua e là, sebbene l’episodio sia ricamato su Will, mentre Eretria continua ad essere sexy, seducente e subdola, ma non fino in fondo: è ambigua al punto giusto, e la regia riesce a farla apparire come “una buona che è diventata cattiva” anche grazie ad alcune scene con Cephelo. Quest’ultimo rimane al suo posto, senza brillare né affossarsi, ma quasi certamente riapparirà più avanti.
Ho trovato questo terzo episodio di The Shannara Chronicles bello e mai pesante, fluido e ben organizzato, sintetico ma approfondito nei punti giusti. I paesaggi sono ancora una volta spettacolari, un contorno originale che richiama sempre la storia di Shannara stessa. Ed è così che, sul fondo del fiume, appare un vecchio depuratore, o vicino ad una casa si scorge un furgone ormai demolito, assediato da edere ed erba infestante. Peccato per le comparse: solo quattro guardie elfiche in tutto, ripetute in varie inquadrature. Meno incisive invece le musiche (a parte l’opening, per la quale continuo a nutrire una genuina dipendenza), che si limitano ad essere di contorno senza però essere riconoscibili (ricordiamo Midnight dei Coldplay nel primo episodio). Altra nota positiva è la graduale sparizione del senso “teen” della serie: i discorsi si fanno leggermente più maturi e i siparietti rimangono arginati a due-tre minuti in tutto l’episodio. Insomma, non carico come i precedenti e, forse per questo, più piacevole, più scorrevole, più leggero. Intanto vi lasciamo il promo per il prossimo capitolo! E a voi, com’è sembrato? Fatecelo sapere qua sotto!
– Yari Montorsi –
Shannara Chronicles 1×03 – Recensione
Yari Montorsi
- Allanon che ammazza la Furia in due colpi merita un Golden Globe;
- Mentre Allanon risulta papabile per le over 30, Will sguazza tranquillamente nella safe zone 18+;
- La ripresa del campo nomadi, di notte, è particolarmente azzeccata;
- La magia delle Pietre è davvero uguale al libro!
- L'aspetto teen è lasciato da parte almeno in questo episodio, il che è una buona cosa;
- La dipartita di Zia Pyrea è veloce e, forse, insensata. Perché presentare un personaggio solo per farlo morire sventrato nell'episodio successivo?
- Ancora poche comparse. Chi avrà letto il libro mi capirà;
- I rendering di alcuni demoni sono un po' troppo low budget;