Appena oltre i nostri occhi c’è un intero mondo che gli esseri umani non possono raggiungere. Ci sono alcuni esempi nel folklore classico in cui spiriti, folletti e demoni esistono su un piano che noi persone non possiamo vedere, perché appena oltre la nostra prospettiva.
In questo caso, ovviamente, non si parla di incontrare creature magiche, ma un’esperienza del genere è possibile viverla, con le dovute limitazioni, grazie ai traguardi che ha raggiunto la tecnologia della realtà aumentata: ebbene sì, nel 2016 (salvo imprevisti) sarà lanciato Pokémon GO. Si tratta della realizzazione di quel sogno che un po’ tutti noi, vecchi allenatori, aspettavamo dal fatidico e triste giorno in cui abbiamo scoperto che no, nella nostra realtà non era possibile andarsene via di casa ad undici anni per girovagare per il mondo con un Pikachu al seguito. Ora finalmente si potrà fare! Cioè, più o meno. Pokémon GO, come già avevamo accennato nella notizia di presentazione, e come praticamente chiunque abbia una connessione ad Internet anche per sbaglio deve aver letto in rete, è un gioco free-to-play per dispositivi iOS e Android che, sfruttando quella cosa meravigliosa che è la realtà aumentata, ci permetterà di andare a caccia di Pokémon nell’ambiente circostante. L’app è ancora in via di sviluppo presso The Pokémon Company, che sta collaborando con Niantic, una startup di Google che qualche anno fa ha creato Ingress, un altro titolo sempre in realtà aumentata. Giusto per la cronaca, Ingress vanta circa 12 milioni di download in tutto il mondo, quindi possiamo essere abbastanza sicuri che questi signori sappiano il fatto loro. In più, oltre all’esperienza, per lo sviluppo di Pokémon GO sono stati stanziati anche una discreta quantità di milioni di dollari: tra quelli di The Pokémon Company, Google e Nintendo, si è arrivati a 20, con una clausola che prevede di aggiungerne altri 10 se verranno raggiunti certi obbiettivi aziendali. John Hanke, l’amministratore delegato di Niantic, ha promesso grandi cose ai finanziatori e, soprattutto, ai fan in attesa.
Per stare più sicuri, nello sviluppo del titolo è stato coinvolto anche Junichi Masuda, il Director di Game Freak Inc., sviluppatore dei videogiochi della serie regolare di Pokémon, così da poter mantenere il tono classico della serie e non allontanarsi troppo dal suo spirito originale. Oltretutto, sembra che Masuda voglia esplorare diverse potenzialità di gioco così da poter, eventualmente, creare una connessione tra Pokémon GO e gli altri titoli classici della saga. Certo, questo gioco sarà ben diverso dagli altri: tanto per cominciare, per utilizzarlo sarà necessario attivare fotocamera e GPS del proprio dispositivo. La prima fungerà da lente, e permetterà di visualizzare sullo schermo i mostri che si nascondono nei luoghi che visitiamo di solito nel nostro mondo, la quale posizione sarà rivelata grazie al GPS. Si potranno catturare i Pokémon con le apposite sfere, ma anche combattere contro altri allenatori e scambiare creature.
Ma utilizzare questa app non prosciugherà inesorabilmente le già precarie batteria dei nostri smartphone? Per ovviare a questo problema sarà commercializzato un dispositivo esterno chiamato Pokémon GO Plus, un bracciale che, collegato via Bluetooth al telefono, ci avviserà della presenza di Pokémon nelle vicinanze tramite led e vibrazioni, così da poterli catturare senza necessità che lo schermo del device resti sempre acceso. Ovviamente andrà comprato a parte, ma immagino che il prezzo non sarà assolutamente proibitivo.
I videogames del brand Pokémon si sono sempre basati sull’interazione tra i vari giocatori: gli scambi esistono sin dalle prime versioni per GameBoy, e praticamente chiunque ci abbia giocato, lo ha fatto circondato almeno una volta dai propri amici, pronti a discutere animatamente su quale fosse la squadra di mostri migliore per sconfiggere un determinato Capopalestra o per catturare un Pokémon leggendario. Oltre a questo, le regioni presenti nei titoli sono tutte ispirate a luoghi realmente esistenti, quindi questo salto verso la realtà aumentata era un’ovvia conseguenza per l’evoluzione del franchise.
La realtà aumentata, che permette di aggiungere qualcosa in più al mondo attorno a noi, è una tecnologia in continuo miglioramento, e il fatto che un brand famoso come quello dei Pokémon ci si sia accostato, farà sì che non resti una funzionalità relegata ai soli smanettoni, contribuendo sicuramente alla sua crescita. Se ci pensate, fino a poco tempo fa la realtà aumentata era una tecnologia che si poteva immaginare soltanto all’interno di un film di fantascienza. Poi sono arrivati i Google Glass, e ci è sembrato quasi di fare un salto nel futuro, nonostante si trattasse di prodotti non proprio adatti a tutte le tasche. Beh, finalmente abbiamo a che fare con un utilizzo di questa tecnologia alla portata davvero di tutti. E, poi, quale modo di migliore di socializzare e fare nuove amicizie se non con una bella lotta tra Pokémon?
– Caterina Gastaldi –