Il cielo si oscura, tuoneggia all’orizzonte, la terra si spacca. Una fanciulla viene palpeggiata da un cigno. Ebbene sì, con questo nuovo approfondimento, stanno arrivando le divinità greche!
DIVINITÀ GRECHE
Chi più, chi meno, in Italia un po’ tutti conoscono le divinità greche, essendo state una parte integrante della nostra cultura. Ci dev’essere ancora rimasto qualche sassolino a testimoniarlo… MA lasciando da parte la storia, il fantasy moderno come fa i conti con delle divinità in tutto e per tutto “realistiche”? Perché gli Dei greci, oltre a sembrare umani come gli Dei nordici, hanno anche virtù e vizi umani, anzi, ne sono l’esaltazione (specialmente dei vizi…). Citiamone giusto uno, il primo, Zeus, il padre di tutti gli Dei. Sono sicura che appena avete letto “Zeus”, avete pensato allo Zeus di una delle sette meraviglie del mondo oppure a quello del cartone animato della Disney, Hercules, ma vabbe’, direi che non ha bisogno di presentazioni. Signore indiscusso da capo a piedi, amante focoso, liberatore degli Dei, omone tutto d’un pezzo, padre naturale di molti Dei dell’Olimpo e ancor più di semidei, amante focoso (l’ho già detto?), signore del cielo e dei fulmini – ma perché nell’immaginario della umana specie il signore dei fulmini è sempre uno sciupafemmine?…. Con altri nomi il risultato sarà analogo: Hades, Ares, Ermes, Helios, Poseidon, Afrodite, Era, Mnemosine, li conosciamo. Come? Mnemosine, la dea della memoria e madre delle Muse, no? Ahi, ahi… Comunque, ricordate una cosa: non si sono fatti problemi quegli intunicati belligeranti dei greci a spiattellare coi loro miti e leggende tutto ciò che facevano, amavano e volevano. Questa è blasfemia? No.. QUESTA È SPARTA!
…Ehm…scusate, ma ci stava. Tornando a noi, forse proprio per questa caratteristica di rappresentare gli Dei greci come una sorta di Super-uomini dotati di poteri ma anche di tanta umanità, li si sente tanto vicini e gli si vuole tanto bene ancora adesso, e potremmo dimostrarlo proprio con un esempiuccio piccino e innocente.
Sto parlando giusto di uno dei titoli entrati nella storia dei videogames, ovvero God of War, che praticamente ha creato un nuovo modello di action game e, soprattutto, rimodellato i testosteroni degli spartani sopiti in tutto il mondo. Continuando a parlare di giochi, la lista si allungherebbe sui vari riferimenti alle divinità greche: partiamo dai GdR, in cui sono presenti divinità e creature mitologiche greche, dagli intramontabili titani, fino ai basilischi, come ad esempio negli storici manuali di Olympus. Anche il gioco di carte Elysium sfrutta le divinità greche e, anzi, proprio al Lucca Comics verrà presentato un progetto simile, tutto italiano, Mythomakya. Gli Dei continuano a ispirare i giochi di “city-building“, dove tutto viene costruito, demolito e glorificato sempre in nome loro, fino all’utilizzo delle varie divinità come armi (un classico… prendiamo, ad esempio, l’arma spaziale Zeus in Final Fantasy). Ma dove forse ci si è scatenati di più in loro compagnia, è nei libri e fumetti fantasy. Conseguentemente, nelle serie e nei film. Prendiamo i libri. “Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo” NON deve essere il primo libro che vi viene mente, bensì passiamo lo scettro indiscusso a Marion Zimmer Bradley con “La Torcia”, oppure a Dan Simmons con un adattamento fantascientifico nel suo “Ilium” e il seguito “Olympus”. D’obbligo va data un’occhiata anche ad alcuni capolavori di Valerio Massimo Manfredi, e innumerevoli sono gli adattamenti fantasy in salsa rosa, tra cui “The Awakening Series” di Josephine Angelini, oppure “Fantasy Lover” di Sherrilyn Kenyon, fino ad arrivare a un genere più young come “Ragazze dell’Olimpo” di Elena Kedros. Facciamo un salto di qualità, però, e arriviamo ai fumetti. Sì, i Cavalieri dello Zodiaco (o meglio, Saint Seiya). E sì, anche Pollon. Entrambe rivisitazioni originali delle divinità greche, dove abbiamo da una parte un rompicapo fantasy tra guerrieri in armature scintillanti che combattono dei e costellazioni affiancati dalla dea Athena, e dall’altra una piccola, giovane figlia di Apollo che quando le situazioni peggiorano, canticchia “sembra talco, ma non è, serve a darti l’allegria“. Ma anche Mazinger Z, con le sue epiche battaglie galattiche e robotiche, è un chiaro simbolo d’ispirazione al Pantheon greco. E, udite, udite, lo stesso Miyazaki ha confessato che per alcuni suoi capolavori si è ispirato all’Odissea.
Nel settore televisivo e cinematografico, in primis vanno citate le serie come “Hercules” e “Xena”, miti indiscussi degli anni ’90, e come non menzionare anche Arnold Schwarzenegger nel suo primo film “Ercole a New York”. Poi potremmo ricordare “Immortals” che, volendo seguire il successo di “300”, ha puntato sulla mitologia classica e ha messo sul grande schermo il bel faccino di Luke Evans nei panni di Zeus, Isabel Lucas come Afrodite e poi Poseidone, Apollo ed Ercole. O forse vi è più familiare “Scontro tra titani”, il remake del film dell’81, con conseguente sequel “La furia dei titani“. In queste pellicole, come anche negli adattamenti cinematografici dei romanzi di Percy Jackson, ci sono molti effetti speciali, titani e Dei arrabbiati, ma dite la verità: dai pianeti ai giochini sul cellulare, voi provate più brividi quando giocate a God of War… Grande Giove.
– Elisa Erriu –