Cari amici resuscitati dalle sfere del drago, avete avuto modo di provare la demo di Dragon Ball Z: Extreme Butoden, nuovo gioco per 3DS ispirato al popolare anime di Toriyama, in uscita il 16 ottobre prossimo? Distribuito da Bandai Namco e sviluppato da Arc System Works, casa in passato già impegnata nella produzione di videogiochi basati su questo brand (Dragonball Supersonic Warriors 1 e 2), il titolo è un picchiaduro in 2D che vede oltre 100 personaggi, tra giocabili e non, che si possono scontrare in battaglie 1vs1 e sfide in team. Questo ovviamente è quello che posso dire in linea generale, perché solo giocando si può entrare davvero nel vivo del gameplay. Dunque, cosa attendersi da questo ennesimo gioco basato sulla saga di Dragon Ball?
Allora, innanzi tutto vi dico che la demo fa assaggiare solo per poco quello che sarà il gioco vero e proprio, poiché si possono utilizzare solo alcuni personaggi, quattro per l’esattezza: Goku, Gohan bambino, Vegeta e Majin Bu (la versione large e ghiotta di cioccolatini). Insieme ai quattro protagonisti che si possono impiegare per la lotta, si hanno a disposizione degli “aiutanti” chiamati Z Assist. Questi ultimi si rivelano davvero fondamentali, in quanto solo grazie alle particolarità di ognuno di essi è possibile personalizzare il team. Nella scelta del gruppo si va incontro ad un vero e proprio bilanciamento, visto che ogni personaggio, che sia il lottatore o l’aiutante, occupa uno spazio all’interno di sei caselle possibili per la costruzione del team. Gli Z Assist occupano una sola casella, i lottatori principali invece due, e proprio secondo questi parametri è possibile creare un gruppo formato da un solo lottatore e 4 Z Assist, da tre lottatori senza alcun personaggio di supporto, o da due lottatori e due Z Assist. Creare un tag team formato solo da tre lottatori, comunque, è decisamente sconsigliabile, in quanto l’importanza data agli assist in questo gioco è davvero evidente: le loro abilità spaziano dalla semplice cura alla possibilità di paralizzare il nemico, o addirittura al poter proseguire le combo e aggiungere più frenesia al combattimento.
Il punto forza di Extreme Butoden – e chi ha giocato la demo potrà confermalo – è la semplicità. La grafica in 2D, i colori vivaci e il sistema di gioco rendono questo titolo assolutamente adatto a tutti. Non è un picchiaduro alla Street Fighter, che richiede comunque molto allenamento per essere ben padroneggiato, ma anzi, ci troviamo di fronte ad un prodotto estremamente immediato: imparare ad eseguire le varie mosse, speciali e non, è questione di poche partite, anche per il fatto che quelle proposte non sono moltissime, e sono perlopiù realizzabili con semplici combinazioni di tasti, senza star lì a gestire la pressione, le mezze lune e quant’altro. Anche quando si parla di statistiche dei personaggi, ci si ritrova di fronte ad un bilanciamento piuttosto semplice: Vegeta è veloce e potente, ma abbastanza scarso se parliamo di difesa, mentre Majin Bu è molto forte in quanto a potenza di attacco, ma anche molto lento a causa della sua stazza. Gohan ragazzo, invece, è molto veloce ma non troppo resistente, a dispetto del papà, che invece è il più equilibrato. Ogni personaggio ha quindi i classici punti deboli, che in teoria infondono quel pizzico di strategia in più al gioco proprio grazie alle peculiarità degli Z Assist. Giocando, infatti, ci si rende conto di come effettivamente scegliere un buon team sia fondamentale: bisogna saper selezionare i giusti assistenti, il giusto numero, e il giusto lottatore, e soprattutto sfruttare l’arsenale difensivo che abbiamo a disposizione fatto di schivate, parate e teletrasporti che, se compiuti al momento giusto, possono fare la differenza tra vittoria e sconfitta.
Insomma sembra che Arc System Works si sia impegnata quanto basti per produrre un titolo adatto ad una buona fetta di utenza, e non solo ai fan di Dragon Ball. D’altronde stiamo parlando degli sviluppatori di Guilty Gear e BlazBlue, quindi le speranze che si riveli un gioco più che buono ci sono tutte. Non va poi sottovalutato l’hype che la stessa Bandai Namco sta cercando di mantenere alto con simpatiche iniziative, tra le quali quella che permette di vincere giochi e gadget registrandosi sul sito dbzextremebutoden.com. Inoltre l’azienda ha una bella sorpresa in serbo per i fan di vecchia data: tutti quelli che prenoteranno il gioco o ne acquisteranno il digital bundle (ovvero la versione digitale in vendita sul Nintendo eShop) riceveranno, oltre al titolo, anche la versione Virtual Console di Super Butoden (gioco picchiaduro uscito per Super Nintendo nell’ormai lontano 1993), insieme ad un tema per la console. E sappiate che tutti i giocatori che hanno usufruito dei cheats mentre lo giocavano sul Super Nintendo, potranno riutilizzarli anche in questa versione 3DS!
Un gran colpo, che davvero potrà far breccia nel cuore degli estimatori di Toriyama, dei fan di Goku, e dei fanboy dell’era SNES, che potranno davvero fare un tuffo nel passato. Insomma, questo Extreme Butoden ha tutte le premesse per rivelarsi un titolo interessante che, almeno per quanto riguarda me, sembra aver colto nel segno con la sua semplicità, col suo buon comparto tecnico, e con l’aggiunta del Super Butoden.
Voi che ne pensate? Siete d’accordo?
– Alessia Bellettini –