Elen sila lumenn omentielvo avventurieri! Eccoci finalmente arrivati alla XVIII° edizione di Romics – sembra quasi come aspettare il Natale, ormai. Questo appuntamento è divenuto così radicato nella nostra quotidianità che lo si mette automaticamente in conto tra l’inizio della scuola e Halloween, una vera e propria istituzione. Perso tra alcuni pensieri, giro la cartella stampa tra le dita, sfogliandola. Mi è capitato spesso, durante il periodo tra la conferenza stampa e l’inizio della fiera, di riflettere sulle proposte che sono state presentate, fremendo all’idea di cosa avrei trovato una volta lì. Sono state molte le iniziative interessanti di questa kermesse, ma sarà stata all’altezza delle aspettative? Vediamolo insieme e procediamo con ordine dal fulcro della manifestazione: Diabolik/DK.
Questo Cronache Fiere vorrei aprirlo all’insegna della novità, del rinnovamento: quella che si è appena conclusa è, per un senso figurato, un passaggio ad un’età “adulta”. Diciotto edizioni non sono affatto poche per una fiera che ha saputo imporsi a livello nazionale e internazionale. Proprio con questi obbiettivi vedremo la “rinascita” del ladro più famoso del mondo con DK, il nuovo formato, che consisterà in 4 uscite mensili in un albo di 72 pagine a colori, e vedrà le avventure di Diabolik con alcune aggiunte del tutto inedite, che serviranno ad ampliare e a fornire maggior completezza alla linea narrativa.
Ma il ladruncolo in nero non è il solo a dare nuova linfa alla propria casa editrice: attendiamo ormai gli annunci Bonelli come si potrebbe aspettare l’arrivo di un buon amico, e la presentazione di Morgan Lost ha di certo risvegliato qualcosa di interessante. Nato dalla penna di Claudio Chiaverotti, conosciuto grazie alla medesima testata per la pubblicazione di Brendon, si aggiungerà alla già folta presenza di pubblicazioni fisse il 20 ottobre, data che abbiamo già segnato sul calendario almeno due o tre volte, per sicurezza.
In ogni caso, il motivo principale che ha attirato la mia attenzione è stato uno: l’anniversario di Ritorno al Futuro. Grande Giove! Quest’anno infatti ricorrerà una data simbolica che per gli eventi della famosissima saga saranno cruciali: 21 ottobre 2015. Proprio in occasione di questo, verrà rilasciato un cofanetto contenente la trilogia e un corto intitolato Doc Brown Saves the World, con nientepopòdimeno che Christopher Lloyd in persona.
Ma cosa sarebbe Romics senza un appuntamento con gli youtubers più famosi d’Italia? Oltre al consueto incontro con Melagoodo, che possiamo ormai ritenere di casa nella kermesse, sono state presentate altre novità di film in prossima uscita, come Game Therapy, che debutterà nelle sale italiane il 22 ottobre. Per quanto non abbia grosse aspettative per questa pellicola, voglio concederle un’opportunità, nella speranza che rappresenti una rivalsa per la categoria “film che vengono dal web” (anche se già sento Yotobi imprecare in armeno, ma magari sbaglio… spero).
Sempre rimanendo in tema cinema e anteprime, molto spesso mi capita di rivedere e di parlare di film o di giovani registi italiani che molto coraggiosamente portano avanti fan movie di opere videoludiche e vecchi classici del cinema. Un esempio particolarmente illuminante è Metal Gear Philantropy, che ricordo con un briciolo di emozione. Largo ai giovani, dicevano. E con un’iniziativa come Real! siamo ben lieti di fare spazio. In attesa del reboot cinematografico ufficiale dei Ghostbusters previsto in America per il 15 luglio 2016, durante il Romics si è tornato a parlare di questo progetto dedicato al mondo degli acchiappafantasmi: dalla mente di Edoardo Stoppacciaro, attore, doppiatore (in molti lo ricorderanno come la voce di Robb Stark) e qui in veste di protagonista della pellicola, Real! verrà finanziato attraverso una campagna crowdfunding prevista in partenza per questo autunno (spero non vi siate persi l’intervista che ci ha rilasciato qualche mese fa!).
Signori, siamo così giunti a fine articolo. Alla fine della fiera (e stavolta non è solo un modo di dire), questi eventi ci mostrano un impatto sempre più incisivo in termini di afflusso e di proposte, ma è davvero solo questo quello che ci si può aspettare da questa kermesse? Mi chiedo cosa ci sarà da qui in poi: soffermandomi brevemente su quel che è stato finora, che giudico tutt’altro che negativamente, riusciranno le prossime edizioni a portare un cambiamento a Romics? Io me lo aspetto. Il tempo è gentiluomo, ai posteri l’ardua sentenza.
–Michele Giuliani–