Pensate stia scherzando? Avete già sentito parlare di quello che sto per dirvi? L’avete soltanto intuito dal titolo dell’articolo? Bene. In qualsiasi caso, la risposta è bene o male equivalente: la Columbia (ovviamente stiamo parlando del marchio di produzione cinematografica della Sony Company) distribuirà nelle sale da maggio 2016 il film basato su Angry Birds. Molti di voi, nell’intimo o nella discrezione della propria bacheca social, si potrebbero chiedere se tutto questo sia veramente necessario per l’industria cinematografica. Ovviamente sì. In un mondo in cui non siamo più capaci di prescindere dallo smartphone, ci troviamo di fronte ad un fenomeno che definirei virale e sopratutto di proporzioni mondiali. Sì, mondiali.
Questa storia, signori, va ben oltre il semplice gioco. Per chi di voi ancora non l’abbia intuito, qui stiamo parlando di videogioco o, più precisamente, di un’app per smartphone, sviluppata da Rovio, che in brevissimo tempo è diventata letteralmente un tormentone che ha già infranto da anni le barriere dell’immaginabile, e soprattutto alcune logiche di mercato. Una serie di ben dodici titoli che portano i nostri uccelli e la loro infinita lotta contro i maiali anche in ambientazioni sicuramente familiari a molti: basti pensare ai due Angry Birds Star Wars che, oltre a riprendere l’indiscutibilmente celebre trilogia iniziale, ha intrecciato anche le vicende con tutto l’universo di Lucas (ed anche con quello dei Transformers e altri prodotti di tendenza), creando una combo devastante dal punto di vista del marketing. Avete giocato Angry Birds: Epic, ad esempio? Un Gioco di Ruolo con i nostri soliti protagonisti ed i soliti, inevitabili e disgraziati porci malconci. Avreste mai immaginato una diffusione così drastica del titolo? Bene, perché qualora non abbiate avuto ancora modo di leggerlo, esiste anche Angry Birds Land: sì, avete capito bene, un parco tematico che potrete visitare qualora vi dovesse capitare di passare in Finlandia, che per altro non è nemmeno unico al mondo. Se invece siete appassionati d’astronomia e vi capitasse di fermarvi dalle parti del Kennedy Space Center, potrete visitare l’Angry Birds Space Encounters dove la Rovio (che furbamente continua a detenere i diritti degli uccelli incazzati alzando soldi con la pala) ha collaborato con la NASA per la creazione di quest’attrazione, ovviamente ispirata alle avventure spaziale di uccelli e porci.
La cosa affascinante è che da un’applicazione per cellulari si è arrivati ad un fenomeno cross mediale di proporzioni enormi, che probabilmente per tipologia e presupposti non ha precedenti simili. Non stiamo parlando del primo videogioco che diventa film, ma di un’app che ispira alcuni principi religiosi. Fanatismo? Ditelo a Giridhari Dasa, dell’International Society of Krishna Consciousness brasiliana (avete capito proprio bene), che ha scritto un saggio in cinque atti dal titolo “Angry Birds Yoga – Come eliminare i maiali verdi dalla tua vita”. Una trovata commerciale che travalica i limiti del pensabile e, sono sicuro, non sarà né la prima né l’ultima opera del genere. Leggendo questo e altri aneddoti sulla fortunatissima serie, e guardando l’enorme giro di merchandising fra giocattoli, oggettistica, alimenti e pubblicazioni cartacee che hanno anticipato o accompagnato l’uscita del gioco, mi viene da pensare soltanto ad una parola: geniale. Un vero e proprio Universo dalle mille sfumature e sfaccettature, spesso anche impensabili. Ed ora un film, completamente realizzato in grafica 3D che si avvale anche di grandi nomi al doppiaggio: da Peter Dinklage (al secolo Tyrion Lannister) nelle vesti della leggendaria Aquila, a Jason Sudeikis che invece nella versione americana animerà Red, l’uccellaccio rosso che ha più sopracciglia che becco, protagonista della pellicola ed immagine per l’eccellenza del franchise. Ecco il trailer rilasciato da pochi giorni che annuncia l’uscita nelle sale americane, prevista come detto per il 20 maggio 2016.
Come si intende dal teaser, la trama sarà incentrata (prevedibilmente) sulla gestione della rabbia e sul manipolo di uccelli che bene o male anche chi non è molto pratico del gioco avrà visto almeno una volta nella vita. Stiamo parlando di un progetto particolarmente ambizioso, considerando la cifra che è stata investita, pari a ben 160 milioni di dollari. La Rovio e la Sony puntano molto su questa pellicola, soprattutto alla luce dello scarso riscontro che l’ultimo capitolo videoludico della saga ha ottenuto. Un fenomeno, come molti altri nella rete, destinato ad estinguersi dopo la lunga e inesorabile marcia alla conquista del mondo? Questo non possiamo ancora dirlo. Anzi, quest’operazione di mercato lascia pensare ben altro. Ciò che è certo, io non mi sarei aspettato nemmeno che si fosse arrivati fino a questo punto.
Non è nemmeno il primo esperimento di tipo cartone animato che vede come protagonisti queste bestiole particolarmente colorate: mai sentito parlare di Angry Birds Toons, la serie tv del 2013 rilasciata su varie piattaforme, dispositivi mobili e piattaforme di gioco? Non contenti, sulla stessa base, nel 2014 è stato realizzato una sorta di “spin-off” (esattamente come per i tre capitoli spin-off del gioco), riservato alle tragicomiche vicende dei maiali e dal titolo “Piggy Tales”. In quest’epoca dove il reality assume un ruolo così centrale, non poteva ovviamente mancare un documentario prodotto da National Geographic e distribuito su Nat Geo Wild dal titolo “Real Angry Birds”. Insomma, ci sono abbastanza uccelli da averne fin sopra le piume.
Ne avete avuto abbastanza? La questione dell’uscita del film è solo un pretesto, vista l’attesa considerevole ed il fatto che non è stata ancora annunciata una data per le sale del resto del mondo. Adesso avete abbastanza materiale per poter approfondire la vicenda ed arrivare preparati alla premiere del film. Stiamo andando tutti al cinema, vero?
Stay Angry, stay foolish.
– Antonio Sansone –