Sabato 26 e domenica 27 settembre scorsi Raminghi del Nord, Stelle del Vespro, Hobbit, Ent, Nani, Elfi, Istari e chi più ne ha più ne metta, sono tornati a calpestare le vie fuggite avanti di Sentieri Tolkieniani, una delle rassegne nazionali più autorevoli e al tempo stesso più scanzonate dedicate agli scritti del nostro amatissimo professore di Oxford, e a tutto ciò che nel tempo ne è derivato. Abbandonata (temporaneamente?) la splendida cornice della corte e del giardino del Castello di Osasco, l’evento piemontese quest’anno si è spostato appena di qualche chilometro più a monte, nella ridente cittadina di Torre Pellice. La due giorni è stata organizzata come sempre dall’Associazione Culturale Sentieri Tolkieniani col supporto deciso della web radio ufficiale dell’evento, Radio Brea, amici dell’Isola da ormai diversi anni: mostre, conferenze, dibattiti, dimostrazioni di armi bianche ed arceria, area games e importanti ospiti dal mondo del doppiaggio cinematografico hanno animato le vie della capitale valdese in Italia, trasformandola per quarantott’ore in una succursale della Terra di Mezzo.
IL CONSIGLIO DI ELROND
Quest’anno la logistica dell’evento ha in qualche modo influito sulla disposizione e lo snodarsi del programma durante i due giorni di incontri. Punto centrale e fulcro dell’intera manifestazione sono stati i Giardini di Piazza Muston: all’ingresso ci accoglie lo striscione della manifestazione e il severo monito costituito dai Pilastri dei Re. Isildur ed Anàrion in scala, ma perfettamente credibili, sorvegliano maestosi i due lati della cancellata di ingresso. Entriamo, ed eccoci catapultati nella Terra di Mezzo. Elfe di Gran Burrone accolgono con gentilezza i visitatori all’info point, i tendoni che ospitano i punti ristoro iniziano il loro lavoro alla stregua del Drago Verde di Lungacque, e solo qui possiamo incontrare un Gandalf, in uno dei suoi rari momenti di relax, intento a fumare la pipa assorto e godersi in tutta tranquillità la conferenza in svolgimento sul palco principale. Eh sì, perché, folklore a parte (che comunque rappresenta una quota non indifferente del fascino della manifestazione), quest’anno tutta la vita della kermesse si è svolta orbitando intorno al palco principale sul quale si sono avvicendate voci molto autorevoli e personaggi sicuramente conosciuti al fandom tolkieniano, in una sorta di talk show alla Middle-Earth, fortunatamente senza Bruno Vespa. A tenere le redini delle conferenze, a ritmare e a moderare momenti molto dotti con altri interventi più “leggeri”, è stato per l’intera rassegna Paolo Gulisano, uno dei più autorevoli critici dell’universo tolkieniano in Italia, autore di numerosi saggi e guide riguardanti le opere del Professore e non solo, coadiuvato con efficacia dallo staff di Radio Brea.
Sabato mattina è stato subito animato dall’intervento di Oronzo Cilli, dell’Associazione Collezionisti Tolkieniani Italiani, che ha parlato del poco conosciuto ma stimolante mondo dei fumetti e dell’animazione dedicata agli scritti di Tolkien. Nel primo pomeriggio il noto artista Emanuele Manfredi, fumettista e illustratore, fondatore delle Edizioni Orione ed appassionato di fantasy, ha raccontato le passioni e le motivazioni che lo hanno spinto a diventare uno dei più quotati illustratori della Terra di Mezzo nel nostro paese. In seguito si sono alternati sul palco Manuel Marras, degli autodefinitisi “scoppiati” di Radio Brea, che ha offerto un’interessante lettura di una delle opere forse meno conosciute di Tolkien, il Beortnoth figlio di Beortnhelm, e il vostro umile cronista con un intervento sulla propria parodia “La Compagnia dell’Anellide” e sull’umorismo in generale nelle opere tolkieniane.
A seguire il pezzo forte della giornata, ovvero la conferenza della nostra vecchia conoscenza Edoardo Stoppacciaro (già doppiatore di Robb Stark in Game of Thrones) e di Bruno Conti, voci nell’adattamento italiano della trilogia de “Lo Hobbit” di Peter Jackson, rispettivamente, di Ori e Dwalin. Un incontro simpatico tra ricordi, momenti di grande commozione, la passione travolgente per il fantasy di Edoardo – che non si capacitava di essere arrivato a doppiare proprio in una delle saghe fantasy che amava incondizionatamente fin da bambino –, il doppiaggio delle canzoni dei nani da parte dei doppiatori guidati da Francesco Vairano e tanti altri momenti di interesse. C’è stato il tempo anche di ricordare la partenza, proprio in questo periodo, del Kickstarter di Real!, il fanfilm sui Ghostbusters con protagonista proprio Stoppacciaro. Di seguito trovate lo streaming completo dell’intervento.
A chiudere la giornata sul palco Daniele Ormezzano, autorevole studioso della vita e delle opere di Tolkien, che ha raccontato l’epopea sul fronte della Somme durante la Prima Guerra Mondiale del giovane sottotenente dei Fucilieri del Lancashire J.R.R. Tolkien, che tanto ha influenzato il successivo processo creativo della Terra di Mezzo. A chiudere la serata, il concerto di musica Occitana del gruppo Lou Javanel.
La domenica ha visto alternarsi sul palco Chiara Nejrotti e Barbara Sanguineti, studiose delle simbologie e della figura femminile negli scritti tolkieniani; Antonio Marciello con una disamina della tecnologia guerresca nella Terra di Mezzo; Amos Pons di Mondiversi, che ha indagato nel suo intervento le pesanti influenze de Il Signore degli Anelli nella genesi del padre di tutti i Giochi di Ruolo, Dungeons&Dragons; Paolo Gulisano stesso con un excursus sulla guerra e i guerrieri in Tolkien. Seguitissima la conferenza del maestro Piero Crida, il leggendario illustratore di tante prime edizioni dei libri di Tolkien in Italia, principalmente Rusconi, tra i quali il mitico “Il Signore degli Anelli” del 1970, e disegnatore di fama mondiale. Su questa pagina trovate gli streaming audio di tutti gli interventi.
Il menu dell’immaginario Puledro Impennato di Torre Pellice ha previsto anche sessioni dimostrative di diversi GdR a cura degli amici di Sesso, Droga e D&D, simulazioni di scherma medievale e di arceria, e coreografie di fuoco e oscurità con il gruppo Danzatrici dell’Anduin. A completare, le mostre-esposizioni di Crida e Manfredi, il concorso per cosplayer “Il Costume della Terra di Mezzo” giunto alla sesta edizione, e La Fiera di Brea, mercatino esposizione tematico.
La robustissima affluenza di pubblico ha certificato ancora una volta l’affetto per i meravigliosi mondi del professore, che da qualche anno hanno preso piede finalmente – è il caso di dirlo – nel belpaese, grazie anche agli sforzi di associazioni come Sentieri Tolkieniani.
Dalla Terra di Mezzo trapiantata tra le Alpi è tutto, a voi Illyon!
– Luca Tersigni –