Quanti di voi hanno passato le vacanze con i propri nonni? E sì, giustamente vi starete chiedendo “Saranno cazzi tuoi?”. La risposta è no, ovviamente, ma M. Night Shyamalan ha deciso che dovete temere anche i vostri nonni. Vi state chiedendo come? Stiamo parlando di un regista che è stato in grado di creare un horror (particolarmente chiacchierato, fra l’altro) come The Village dove i tuoi genitori sono capaci di farti cagare in mano pur di preservarti dalla società contemporanea e continuare a farti indossare ridicoli costumi per far finta di essere ancora nel seicento (fra l’altro definito uno dei peggiori plot twist nella storia del cinema, e vi invito a dissentire ovviamente!). Il concetto del suo nuovo film, The Visit, è molto semplice: sviscerare una delle poche certezze che si hanno nella fase infantile/preadolescenziale (almeno nella maggior parte dei casi!), e cioè la bontà incondizionata dei nonni, trasformandoli in pazzi disturbati, stando a quanto mostra il trailer ufficiale; se non lo avete ancora visto oppure stentate a credermi, penso che sia arrivato il momento di darci un’occhiata:
Avete capito? Ci sono tante regole da rispettare quando si condivide l’ambiente con persone anziane e così amorevoli: non uscite dalla stanza dopo le nove e mezza. Questa inquietante regola viene propinata ai nipoti di quei due vecchiacci quasi come se fosse una semplice norma di buon costume: a mio avviso la chiave di lettura per questa “black comedy” (per dargli un titolo che aiuti a non deludere troppo le aspettative) è l’impossibilità di sapere cosa accada all’esterno della propria stanza, che quindi assume il significato di “gabbia”, per definizione. Insomma, la curiosità da peccato originale che serve a creare il brivido, trasformando quella regola nell’unica ancora di salvezza ma… è troppo tardi. Hai voluto farti i cazzi di tuo nonno e tua nonna, che magari hanno soltanto gusti sessuali un po’ particolari? Adesso paghi pegno. Geniali, a fare da contorno a tutto questo, le chiamate Skype della mamma (che fanno tanto LA FEBBRA), quando prova a spiegare ai figli che il fatto che la nonna gratti la porta come una gatta in calore sia un sintomo della vecchiaia. Ok, a questo punto penserete che stia ironizzando sulla questione. Vi sbagliate di grosso. Alla fine, Shyamalan (o SHAMALAYAH! Che dir si voglia) cos’è bravo a fare? Esattamente questo genere di cose. Che apprezziate o meno il genere, c’è da dire che i film di questo regista hanno tutti una nota piuttosto singolare, quella cosa che parlando con gli amici ti fa interrogare con domande del tipo: “Ma non è che questa pellicola è di quello Shamalayah che ha fatto il film con Bruce Willis di “Vedo la gente scema” o con Mel Gibson che fa i cerchi nel grano (rispettivamente Il Sesto Senso e Signs, per dovere di cronaca)?
Bene, ovviamente la mia aspettativa sarà quella di un tizio che va al cinema per vedere un film il quale regista è stato pluripremiato in passato ai Razzie Awards, e badate bene che questa affermazione non tende a svalutare le aspettative della produzione, anzi.
Abbiamo parlato della regia e dei pregressi (sul cast, effettivamente, non c’è proprio tantissimo da dire), ma non abbiamo detto che questo è un progetto low budget (guarda caso, spunta anche fra i produttori quello dei vari Paranormal Activity, vale a dire Jason Blum). Un low budget di quelli che punta a fare incassi discreti al botteghino: nonostante l’accoglienza tiepida della critica americana, con la distribuzione internazionale si può prevedere un risultato piuttosto allettante.
A questo proposito, il film uscirà nelle sale d’Italia a partire dall’8 ottobre, come annunciato sui vari canali social. Sul sito italiano (che potete visitare cliccando qui) avete anche la possibilità di “farvi avvisare” tramite una newsletter o addirittura l’evento facebook il giorno dell’uscita, qualora dovesse passarvi dalla testa di andare al cinema a vedere quest’altra piccola perla del regista indo-americano. Non siete ancora convinti? Del fatto che voi andiate o meno a vederlo a me non entrerà comunque niente in saccoccia, ma lasciate che vi dica un’ultima cosa a riguardo: vi è mai capitato di avere voglia di passare qualche ora nella spensieratezza, magari con dei pop corn, per guardare qualcosa senza avere eccessive pretese? Oppure vi è mai capitato di dover scegliere un film noioso in modo da poter provare a pianificare una limonata in sala? Perfetto, in entrambi i casi appena citati, sono sicuro che The Visit è il film che fa al caso vostro (anche se magari non siete appassionati del genere), oltre che un argomento in più nelle conversazioni con i vostri amici, quando vi troverete a dover parlar male del bistrattato M. Night Shyamalan.
Bando alle chiacchiere, se non altro non ci sarà ancora molto da aspettare prima di scoprire se questo film vale quanto sembra. Fra l’altro, pensateci, da quanto non andate al cinema con i vostri nonni?
– Antonio Sansone –