Avvicinatevi signori! Il Gran Torneo è cominciato!
No, scherzo, non è un vero torneo, ma la nuova espansione di “Hearthstone”, il gioco di carte online di Blizzard. Dopo “Goblin vs Gnomi” l’azienda ha deciso, alla fine di quest’estate, di aggiungere altre 132 carte e introdurre due nuove meccaniche al titolo: una meraviglia per chi ha un po’ di dimestichezza con il gioco, e una sfida in più per chi volesse cominciare ora, ma non una di quelle impegnative, perché “Hearthstone” rimane un prodotto godibile per i nuovi arrivati anche dopo queste aggiunte. Questo perché le nuove meccaniche, andando ad aggiungersi a quelle già presenti, aumentano la rosa di possibilità che si ha quando si decide di costruire il proprio mazzo perfetto.
Tanto per cominciare con “Il Gran Torneo” vengono ampliate alcune razze, sopratutto i draghi, così da rendere possibile la costruzione di mazzi basati sui lucertoloni volanti che, fino ad ora, non avevano quasi avuto carte dedicate unicamente a loro. E questa è una notizia bellissima, direi.
Ma in questa nuova espansione la cosa migliore non sono, ovviamente, i draghi, ma le nuove abilità di cui già prima vi avevo accennato. La prima è la Giostra. È un po’ complessa da controllare perché si basa in buona parte sul caso. In pratica alcune carte attivano poteri aggiuntivi seguendo questa semplice regola: metti in campo la carta, viene pescata una carta casuale dal mazzo di entrambi i giocatori e, se la propria creatura pescata ha un costo di mana superiore a quella dell’avversario, allora si attiva il potere speciale della carta messa sul tavolo da gioco. Le carte estratte per la Giostra torneranno nel mazzo, senza che si possa sapere dove. La Giostra è un’abilità che viene attivata come Rantolo di Morte (quando la creatura viene distrutta) o Grido di Battaglia (quando viene messa in campo) a seconda di ciò che c’è scritto sulla carta. È evidente che si tratta un’abilità adatta per i mazzi aggro popolati da piccoli mostriciatoli, e che richiede una buona quantità di fortuna e un mazzo costruito ad hoc, ma se usata nel modo giusto può rivelarsi una strategia vincente.
La seconda nuova abilità è l’Ispirazione. Questa, al contrario della Giostra, non è una nuova aggiunta a meccaniche già presenti, ma va considerata a parte, come si fa con Provocazione. Tanto per cominciare, Ispirazione si attiva in un modo unico, e cioè solo quando, dopo aver giocato una carta con questa abilità, viene usato anche il potere del proprio eroe. In pratica le creature vengono ispirate dalle gesta del giocatore contro il nemico nel momento in cui esso decide di farsi avanti in prima persona. Carino, sopratutto perché i poteri che si attivano attraverso l’Ispirazione possono essere dei più svariati. Per alcune creature aumenterà l’attacco e basta, ma esiste qualche carta che evocherà bestie aggiuntive sul campo di battaglia. L’esempio migliore è una nuova leggendaria del Sacerdote, l’Espiatrice Paletress, che quando attiva il suo potere evoca un servitore leggendario random. Niente male, no? Una leggendaria che evoca leggendarie!
Infine c’è un’altra novità interessante in questa espansione: carte che modificano i poteri degli eroi. Fino ad oggi solo il Sacerdote ne aveva con questa caratteristica, ma ora le cose sono cambiate. Per dare più senso alla meccanica dell’Ispirazione, alcune creature sono in grado di abbassare il costo del potere del nostro eroe, potenziarlo, permettere di usarlo due volte nel turno, scambiarlo con uno migliore, cancellare il limite di volte che si può utilizzare in una sola mano o copiare quello dell’avversario. Insomma, esistono molte opzioni, così che i giocatori possano divertirsi a creare mazzi diversi che si adattino ai vari stili di gioco.
Ci si può chiedere, però, se Blizzard non stia esagerando con le espansioni, visto che non è passato molto dall’uscita di “Goblin vs Gnomi” e che il rischio che una nuova meccanica diventi di ostacolo per i novellini è sempre in agguato. E questo, essendo “Hearthstone” un free to play, significherebbe disastro per il gioco. In realtà si può, senza troppi problemi, recuperare un po’ di valuta di gioco in breve tempo, così da comprare le buste di carte dal negozio giocando anche ai livelli bassi. Certo, scalare la classifica con mazzi “semplici” porterà presto a collezionare le prime sconfitte, ma le buste non costano tanto e si possono creare carte nuove disincantando quelle che non ci servono. A parte questo, ora attraverso la modalità Rissa si riceve una busta base alla prima vittoria della settimana e nell’arena e, oltre alle buste base, si possono vincere anche quelle delle espansioni (in modo casuale); inoltre, alcune missioni giornaliere permettono di ricevere in premio una busta di carte; e come se non bastasse, ogni mese si riceve un premio in base al rank che si era riusciti a raggiungere nei trenta giorni precedenti. Dai su: è molto più facile ottenere carte ora, rispetto al primo periodo di pubblicazione di “Hearthstone”, ma visto che di carte ce ne sono molte di più la cosa è abbastanza bilanciata.
Diciamo che il gioco di carte di Blizzard è riuscito a farsi strada in rete in modo inaspettato, visto che all’inizio neanche la casa americana ci credeva, avendone affidato lo sviluppo ad team incredibilmente esiguo. Ora è diventato un prodotto di tutto rispetto che, ad ogni espansione, migliora diventando più divertente e, in parte, complesso.
– Caterina Gastaldi –