Sembra incredibile, cari Illyoners, ma sul suolo della più fantasy delle nazioni del pianeta, il nostro beneamato Stivale, non esiste un museo dedicato all’attività che più di ogni altra ci distingue dai nostri compagni animali: il fantastico e tutto ciò che la mente umana riesce a concepire, elaborare e sognare al di fuori del riscontro della realtà quotidiana. Non esiste nulla di paragonabile, per esempio, ad un EMP Museum di Seattle o al Phantastenmuseum di Vienna. E questa è la brutta notizia.
La bella notizia però è che, a quanto pare, tale grave mancanza verrà presto colmata, pantheon vari permettendo: il 17 ottobre prossimo, alle 15.30, si inaugura a Torino il MuFant, il Museo del Fantastico. L’esposizione permanente sarà ospitata nei locali della ex scuola elementare “Don Zeno Saltini”, in Via Reiss Romoli 49 bis, ad una ventina di minuti dallo scalo aeroportuale torinese “Sandro Pertini”.
Il fatto che la prima esposizione pubblica permanente italiana dedicata al fantastico apra nel capoluogo piemontese è tutto fuorché un caso: il Museo si avvale della consulenza di numerosi collezionisti privati ed appassionati del settore che risiedono o sono praticamente di casa nella città sabauda. È il caso di Piero Gondolo della Riva, noto avvocato, che si annovera tra i più appassionati collezionisti mondiali delle opere di Jules Verne: prime edizioni dei libri, lettere, manoscritti, addirittura alcuni mobili della prima editrice dell’autore francese. A Torino poi vive da anni Bruce Sterling. Sì, avete capito bene, proprio l’autore texano di Mirrorshades e di altre opere che hanno contribuito a definire il cyberpunk insieme a William Gibson nella seconda metà degli anni ’80. Sterling collabora con il quotidiano La Stampa di Torino. A guidare il comitato scientifico del MuFant invece, fino a poco tempo fa, è stato Riccardo Valla, collaboratore della casa Editrice Nord, che ha concesso al museo molto materiale letterario. A Torino, poi, sono di casa manga, robot giapponesi e tutto quanto fa Sol Levante grazie a Fabrizio Modina, uno dei maggiori collezionisti privati europei del genere. Infine Stefanie Groener, proprietaria di una della più vaste collezioni private mondiali dedicate alla space opera per eccellenza, Star Trek, vive all’ombra della Mole. Insomma, la nascita proprio a Torino del Museo del Fantastico è tutto tranne che estemporanea e casuale: dietro ci sono la passione e l’impegno di fior di appassionati cittadini di questo che ormai più che un genere è diventato un linguaggio.
MONNA LISA CYBERPUNK
L’allestimento museale rispecchierà la tradizione italiana che favorisce, nell’ambito del fantastico, l’aspetto fantascientifico, che sarà preponderante a livello numerico: ma non mancheranno installazioni e spazi riguardanti altri sottogeneri come il fantasy, l’horror soprannaturale ed il gotico. L’area museale di circa 1000 mq sarà articolata in due saloni e cinque sale espositive (quattro permanenti, più una riservata alle installazioni temporanee) più un laboratorio multimediale ed una biblioteca dedicata.
La Sala Protofantascienza illustrerà la nascita e lo sviluppo della Fantascienza dai primi vagiti a metà dell’800 fino alla prima metà del ‘900 attraverso prime edizioni di libri di autori stranieri come Wells e Verne, e italiani come Salgari, Grifoni, Motta; ma troveranno spazio anche le riviste originali che tra gli anni ‘20 e ‘40 fecero diventare la fantascienza un genere popolare negli Usa, come Weird Tales, Astounding Stories, Wonder Stories. Per non parlare delle riviste che assolsero lo stesso compito negli anni ’50 in Italia, come Scienza Fantastica, Galassia, Mondi Nuovi, fino ad arrivare agli originali e leggendari primi numeri di Urania, la storica collana di fantascienza che coniò il nome del sottogenere e che ebbe tra i curatori anche Fruttero e Lucentini.
La Sala Trek Land è dedicata all’omonima serie di fantascienza, la più famosa di tutti i tempi. In collaborazione con la collezione Groener, la sala presenta una raccolta di materiali, oggetti di scena (tra cui un manichino della procace Sette di Nove) e materiale audiovisivo dell’universo fantastico che ha cambiato le regole della fantascienza negli anni ’60.
La Sala Fantasy e Fanta-Horror presenterà un percorso tematico dedicato alla transmedialità dei due sottogeneri, tra illustrazioni, libri, installazioni multimediali, manifesti cinematografici e veri e propri pezzi da collezione, come la mitica colonna sonora dei Goblin di Profondo Rosso di Dario Argento, presente con tutte le versioni prodotte al mondo, giapponese compresa.
La Sala Grandi Autori è dedicata invece ai maggiori esponenti della storia della fantascienza letteraria tra cui Asimov, Bradbury, Heinlein, Lem, Herbert e tanti altri.
I Saloni e l’Ingresso (dedicato interamente a Star Wars come sintesi perfetta di sci-fi e fantasy) introdurranno invece i visitatori in un percorso attraverso la storia del fantastico: dal gotico ai supereroi, dalla figura dell’alieno ai manga, dal viaggio spaziale (in collaborazione con Alenia Space) a Star Wars, da Il Signore degli Anelli alle serie televisive (in collaborazione con la RAI e la trasmissione Wonderland), un viaggio nell’evoluzione dell’immaginario fantastico con supporti audiovisivi, teche, costumi ed esposizioni. Questo per quanto riguarda le installazioni permanenti, mentre le installazioni temporanee saranno di volta in volta ospitate nell’apposita sala G.A.F. – Galleria di Arte Fantastica.
Completano i locali museali la Biblioteca tematica “Riccardo Valla”, con più di 8000 testi di genere fantastico in consultazione al pubblico (e che sarà inserita nel circuito delle biblioteche civiche comunali), e il Make&Game Lab, sala multimediale riservata ai mezzi interattivi come il videogioco, alle proiezioni cinematografiche e alle conferenze.
Il museo avrà al suo interno un punto ristoro e un bookshop con memorabilia, action figures, manifesti, libri, fumetti, videogames e costumi, nel quale sfogare le nostre peggiori pulsioni nerd a suon di carta di credito. Il museo sarà disposto interamente su un unico piano e sarà accessibile e fruibile in ogni sua parte ai portatori di disabilità. Ulteriori informazioni sul sito del museo e sulla pagina Facebook dedicata.
Appuntamento a Torino il 17 ottobre, quando anche l’Italia avrà finalmente il suo Museo del Fantastico: Isola Illyon ci sarà!
– Luca Tersigni –