Il 16 ottobre 2015 uscirà in Europa un nuovo gioco della serie Dragon Quest, ovvero Dragon Quest Heroes: l’albero del mondo e le radici del male. Questo spin off di una delle serie tanto amate dai divoratori di jRPG, è stato sviluppato dal team di Omega Force, e vedrà dopo tanto tempo l’uscita di un gioco di questa saga su console casalinghe, ovvero PS3 e PS4. Con Akira Toriyama come character design – un nome, una garanzia, potremmo dire – il titolo presenterà diverse differenze rispetto agli episodi regolari: sarà un action game in stile Musou e avrà una visuale in terza persona con ambienti tridimensionali nella quale orde di nemici ci attaccheranno e all’interno dei quali, con i nostri personaggi e con un dinamico utilizzo delle mosse, dovremo fare stragi.
Certamente non un jRPG a tutti gli effetti, ma possiamo almeno essere felici dell’arrivo di un nuovo Dragon Quest! Purtroppo con il tempo e il mercato occidentale non estremamente favorevole all’importazione della saga, molti fan sono dovuti ricorrere, per giocare i precedenti titoli, all’importazione dal Giappone. Non è escluso, però, che questo gioco possa rappresentare un piccolo barlume di luce nel tunnel buio del mercato dell’Occidente (basti pensare a DQVII, mai uscito in Europa, e a DQ VIII, che uscì per PS2 ma il cui remake per 3DS attualmente non è previsto da noi): la componente action e il fatto che il gioco risulterà essere una via di mezzo fra il gioco di ruolo e il Musou potrebbero favorire l’approccio alla serie anche a chi preferisce un gameplay alla Dynasty Warriors, e al contempo avvicinare al genere i puristi dei jRPG o chi ha sempre odiato gli Hack & Slash, grazie al fatto di avere tra le mani un prodotto che spiritualmente può essere vicino al genere Musou, ma che nello stesso tempo ne rimane distante anche in maniera visibile. A riprova di ciò basti pensare al titolo del gioco, dove la parola “Warriors” non è minimamente citata, a differenza di prodotti anche recenti come Hyrule Warriors, dove lo stile Musou la faceva da padrone sfruttando le ambientazioni del gioco in questione (in questo caso The Legend of Zelda).
Dai filmati dell’E3 2015 è stato possibile notare subito che comunque ci troviamo di fronte ad un prodotto che ha delle particolarità e che cerca in tutti i modi di mantenere la sua natura originaria di puro gioco di ruolo giapponese: come nei Dynasty Warriors sono presenti grandi spazi (o arene, se vogliamo essere più precisi) e orde di nemici che non aspettano nient’altro che essere sconfitti dal giocatore il quale (e qui c’è la forte componente da gioco di ruolo) ha a disposizione il suo personaggio e il party con gli altri eroi, la cui gestione si rifà fortemente al gameplay dei jRPG dove ruoli e abilità sono fondamentali e strettamente correlate all’equipaggiamento, che se massimizzato al meglio potrà fare la differenza tra vittoria e sconfitta. Potremo modificare armi, cambiare l’equipaggiamento, spendere le Mini Medal all’interno del nostro accampamento, salire di livello, e sfruttare punti abilità per attivare abilità o movenze, realizzare combo con i nostri attacchi, evocare (tramite l’uso di speciali monete) mostri che combatteranno al nostro fianco, e addirittura, oltre alla barra di energia in basso a sinistra che si consuma per ogni utilizzo di magie e attacchi speciali, avremo a disposizione un particolare indicatore, la “Vimstone”, che una volta caricata sprigionerà l’energia interiore dei personaggi dando vita a mosse speciali estremamente spettacolari.
Inoltre, per quanto riguarda l’aspetto del combattimento e dei nemici, al di là della semplice uccisione dei mostri il gioco presenterà altri obiettivi durante le missioni, con mappe in cui l’esplorazione avrà la sua importanza, anche se l’elemento più importante fra tutti sarà la gestione del party: potremo scegliere, in base ai nemici che avremo di fronte, se interpretare un resistente cavaliere da usare da tank per lottare corpo a corpo, un personaggio più leggero e rapido per gli attacchi dalla distanza, e così via. Grazie ai filmati e alla demo mostrati duranti l’E3 è stato possibile capire come il giocatore si rapporterà anche durante situazioni in cui se la dovrà vedere contro i boss, che non saranno più la “componente finale” delle varie missioni, bensì avranno dei veri e proprio stage: è stato mostrato, ad esempio, il ciclope, che radendo al suolo ogni cosa si trovasse davanti a lui impediva attacchi frontali, favorendo invece una strategia diversa come quella di salire sulle torri più alte e attaccarlo mirando al suo occhio, unico punto debole, con la magia.
Stilisticamente si può criticare ben poco del gioco, e possiamo dire che come al solito Akira Toriyama è una certezza grazie ai suoi disegni sempre impeccabili; il cel shading con colori vivaci e buone animazioni fa il suo dovere, anche se la mancata ricchezza delle ambientazioni lascia un po’ il tempo che trova: un gioco, comunque, con cui sembrerebbe che Square Enix voglia accontentare diverse tipologie di videogiocatori. Non ci resta che aspettare l’uscita, dunque: e se siete interessati, non dimenticate di puntare gli occhi sulla Day One Edition, che conterrà anche diversi contenuti aggiuntivi!
– Alessia Bellettini –