Recentemente, presi dalla frenesia per l’uscita al cinema di Jurassic World, ci siamo sfogati con una classifica dei peggiori videogame in salsa cretacea. Dove si allungano le ombre, però, deve esservi anche una fonte di luce: andrò quindi oggi a cercare e ad analizzare il meglio che il mercato videoludico ha da offrire nel settore specifico. Ogni titolo verrà preso in considerazione a patto che ornithischi o saurischi ne rivestano un ruolo predominante e che essi siano fedeli alla propria identità (quindi niente Yoshi e Monster Hunter).
5) JURASSIC PARK: OPERATION GENESIS
Non potevo che iniziare con un prodotto in licenza e ispirato al colossal spilberghiano! Operation Genesis è uscito nel 2003 con l’audace intento di permettere ai comuni mortali di gestire il titolare parco rubando, di fatto, la posizione del fu Hammond, ovviamente facendo il possibile per non incappare nei medesimi contrattempi. Noto per la sua difficoltà tutt’altro che ostica, il gioco riesce ancora oggi a mantenere alta la testa grazie alla sua appagante modalità alternativa: un “Sito B” nel quale rilasciare allo stato brado le proprie creature per sfogare in un solo colpo sia i propri deliri di onnipotenza che la sete di sangue. Se ciò non bastasse, la comunità di fanatici è estremamente attiva e, ancora oggi, vengono rilasciate modifiche e aggiornamenti atti ad estendere all’infinito la longevità dell’esperienza.
4) DINO CRISIS
Nella remota epoca in cui la Capcom immetteva ancora sul mercato dei survival horror, Shinji Mikami, padre della nota saga Resident Evil, aveva deciso di sfogare il suo estro creativo dedicando energie alle terribili lucertole. A onor del vero, in Dino Crisis di creatività ve ne era poca, visto che si appoggiava sia per trama che per giocabilità al suo autorevole predecessore; la principale differenza tra i due, in effetti, è la sostituzione degli zombie con velociraptor e t-rex capaci di fiutare il sangue delle ferite subite dalla protagonista. Tuttavia qualsiasi Resident Evil con dentro dei dinosauri merita sicuramente un premio alla genialità, nonché un posto in questa classifica. Purtroppo, col tempo, la saga ha preferito l’azione cinematografica alla tensione della sopravvivenza, finendo con lo sbiadire dalla memoria comune. Almeno siamo certi che questo sacrificio sia servito alla Capcom per non ricommettere gli stessi errori… vero?
3) TUROK (2008)
Prima di essere linciato dai videogiocatori più attempati, mi trovo costretto a riconoscere che questa incarnazione di Turok sia lungi dal potersi paragonare alle eccellenze degli omonimi titoli per Nintendo 64. Perché favorirla, dunque? Perché non è flagellata dalle meccaniche di gioco tipiche degli sparatutto anni ’90 quali orizzonti nascosti da dense pareti di nebbia e mappe labirintiche prive di indicazioni. Il Turok del 2008 è invero fiaccato da una trama banale e ottusa, un vero insulto al fumetto da cui si ispira, ma la presenza dei dinosauri è imponente e appagante, l’ideale per chi desiderasse prendere in mano il controller e dedicarsi al massacro privo di ragione. Una nota di demerito si potrebbe riscontrare nel fatto che, essendo un gioco recente, aveva strutturato l’intera esperienza multigiocatore su dei server ormai estinti. Rimpiango i tempi dei multiplayer locali con schermo condiviso.
2) CADILLAC E DINOSAURI
Sembra passata una vita dall’epoca d’oro dei picchiaduro a scorrimento: Cadillac e Dinosauri faceva timidamente capolino tra i più popolari Final Fight e X-Man, ma resisteva assiduamente grazie a una schiera di fedelissimi attirati da un quantitativo ridicolo di dinosauri, macchine e universi post-apocalittici razziati da briganti con capigliature mohawk. Cacciare bracconieri senza criterio, salvaguardare il mondo da mutanti rettiloidi, prendere a pugni sauropodi dormienti giusto per farli imbestialire… ogni singolo pixel su schermo instillava il desiderio di spendervi migliaia di lire alla volta, premiando i futuri squattrinati con un adrenalinico ruggito per ogni gettone inserito.
1) PRIMAL CARNAGE
Un gioco tra i più recenti e meno noti, Primal Carnage è fruibile esclusivamente a coloro disposti a limitare la propria esperienza ludica agli scontri online, ma risulta sia un’alternativa valida a Chivalry che una scusa passabile per prendersi una pausa da Team Fortress 2. La mia attenzione è stata presa in ostaggio dal titolo più che altro per la rara possibilità di combattere nel ruolo stesso del dinosauro, attingendo a una selezione delle specie più amate per seminare terrore e frattaglie tra i ranghi nemici. È d’obbligo segnalare anche l’esistenza di un “remake” (Prima Carnage: Extinction) che, tuttavia, è bistrattato dai fan e i cui server sono in buona parte deserti, rendendo difficoltoso il trovare una partita.
BONUS: ARK – SURVIVAL EVOLVED
Se siete avventori attenti, avrete sicuramente letto la nostra recensione della versione ad accesso anticipato di Ark e potete capire come mai gli abbia dovuto assegnare un “non classificato”. A prescindere dall’invitante possibilità di poter cacciare e addomesticare i mastodonti della preistoria, infatti, il titolo si dimostra ancora eccessivamente acerbo per poter fornire un onesto giudizio qualitativo che non sia un encomio per avere introdotto processi di defecazione come parte integrante delle meccaniche di gioco. Rimango fiducioso e gli assegno una posizione ad honorem, pregando perché non si riveli uno dei tanti prodotti incompleti venduti a prezzo pieno che finiscono per essere abbandonati al metà della programmazione.
Molti altri avrebbero le carte in regola per meritarsi quivi menzione, dal cabinato arcade di Jurassic Park alla trasposizione del King Kong di Peter Jackson, quindi non stupitevi se il vostro videogame giurassico preferito sia stato tagliato fuori per questioni di sintesi e selezioni superficialmente oggettive; munitevi piuttosto di pazienza e riempite i vuoti facendoci sapere nei commenti qual’è la vostra personale Top 5. Non si sa mai che riusciate a suggerirmi qualcosa capace di distrarmi da LEGO Jurassic World.
– Walter Ferri –