Anche quest’anno l’E3 di Los Angeles ha portato a noi videogiocatori qualche interessante novità. Tra i vari titoli presentati, uno in particolare ha attirato la mia attenzione, sia per le innovazioni che ha proposto, che per un valore affettivo, essendo io un amante di questa serie videoludica: sto parlando di Fallout 4, un ibrido tra GdR e sparatutto sviluppato dalla nota software house Bethesda. Il titolo è stato presentato da Todd Howard, game director di Bethesda Game Studios, il quale, nel corso di una mezz’ora circa, ha mostrato gli aspetti principali del titolo.
Howard si è inizialmente soffermato sul comparto grafico, indicando come il titolo sia stato sviluppato ponendo un’attenzione maniacale ai dettagli e ai particolari, elementi che spesso vengono dimenticati rendendo gli ambienti delle produzioni videoludiche, alla lunga, ripetitivi, cosa che si auspica non accadrà in Fallout 4, che dovrebbe mantenersi sempre fresco agli occhi del giocatore. Si è poi passati al processo di creazione del personaggio, a mio parere eccellente: le caratteristiche fisiche del nostro alter ego verranno definite attraverso un editor intuitivo e dal semplice utilizzo, senza diminuire, al tempo stesso, il numero di elementi tra cui il giocatore potrà scegliere e che potrà modificare. A questo punto è stata mostrata l’ambientazione del titolo: la storia di Fallout 4 si svolgerà a Boston, 200 anni dopo la caduta delle bombe, ma inizieremo l’avventura prima del bombardamento. Attraverso dinamiche che non sono ancora chiare, il nostro personaggio, infatti, riuscirà a sopravvivere per 200 anni rinchiuso all’interno del Vault 111, da cui ne uscirà come unico sopravvissuto. Una volta fuori,il giocatore incontrerà il proprio fedele compagno canino, il quale diventerà immediatamente una parte fondamentale del gameplay, e che potrà essere controllato mediante un semplice ed intuitivo sistema di ordini.
È stato, inoltre, mostrato il sistema di combattimento: ancora una volta potremo decidere se affrontare gli scontri con visuale in prima o in terza persona, come in un normale sparatutto, ma anche affidandoci al sistema V.A.S.T., il quale ha subito dei leggeri cambiamenti: nello specifico, accedendo alla modalità di combattimento basata sui punti azione, il tempo di gioco non si fermerà completamente come nei precedenti titoli, ma rallenterà, riducendo notevolmente l’invulnerabilità che il giocatore acquisiva una volta sfruttata questa abilità, e rendendo al tempo stesso gli scontri un tantino più frenetici.
Tra le altre novità presentate, quella che forse ha suscitato più clamore è stata l’introduzione del crafting: potremo modificare il mondo di gioco, raccogliendo vari tipi di materiali, dai detriti degli edifici per utilizzarli nella costruzione di nuove strutture, fino agli oggetti con cui decorarli, in modo tale da personalizzare profondamente anche l’ambiente. Si potranno costruire delle vere e proprie città, edificando case in cui ospitare altri sopravvissuti o negozi in cui potranno lavorare alcuni PNG, ma anche creare campi da coltivare o pozzi per avere acqua sempre disponibile, o generatori con cui soddisfare il fabbisogno energetico della nostra città. La propria comunità potrà essere attaccata dai predoni, e per questo motivo sarà necessario creare attorno ad essa un perimetro difensivo, costruendo mura, posizionando torrette automatiche e trappole, in modo tale da rendere il più sicura possibile l’esistenza dei nostri cittadini. Ma non dovremo limitarci a creare una singola città: sarà possibile costruirne più di una, e tutte potranno comunicare tra loro e scambiare beni attraverso l’utilizzo di un sistema di carovane, che si sposteranno da un luogo all’altro.
Dato che i ragazzi di Bethesda fanno le cose in grande, il crafting non si limiterà ai soli edifici: sarà, infatti, possibile anche craftare le armi, utilizzando praticamente qualsiasi oggetto reperibile sulla mappa, e queste potranno essere modificate, aggiungendo parti in modo tale da migliorare le loro caratteristiche in base alle esigenze del giocatore. Come se ciò non bastasse, sarà possibile potenziare anche la propria power armor, che non verrà utilizzata come un normale pezzo di armatura come nei titoli precedenti, ma costituirà una sorta di esoscheletro particolarmente resistente, attivabile solo in determinate circostanze.
Novità degne di nota riguardano anche il Pip-Boy, l’amato computer da polso ben noto agli amanti della serie. Al suo interno il sistema di gestione dell’armatura è stato modificato, permettendo di indossare corazze “multistrato”: potremo quindi, per esempio, indossare dei gambali protettivi in cuoio sopra alla nostra tuta Vault Tech, in modo tale da aumentare la nostra resistenza ai colpi. Come nei capitoli precedenti, poi, il Pip-Boy potrà essere utilizzato per riprodurre alcuni olonastri, ma questi ultimi presenteranno delle novità in Fallout 4: sarà, infatti, possibile reperirne alcuni contenenti programmi aggiuntivi per il nostro computer da polso, tra cui, udite udite, anche delle rivisitazioni di grandi classici videoludici! Una chicca veramente veramente carina!
Ah, tra l’altro un Pip-Boy reale e utilizzabile con il gioco mediante un’app da installare sul proprio smartphone era stato integrato alla Limited Edition del titolo, che però, purtroppo, è andata sold out poche ore dopo l’inizio delle prenotazioni.
Ultima novità da segnalare è sicuramente legata al sistema di trasporto: durante il video di gameplay mostrato nella presentazione è stato possibile vedere il giocatore chiamare un Vertibird per potersi spostare rapidamente da una zona all’altra; su di esso, inoltre, al giocatore verrà data la possibilità di impugnare il minigun e fare fuoco sui nemici, in modo tale da disfarsi velocemente di eventuali minacce che infestano un area. La presentazione si è ovviamente conclusa con la dichiarazione della data di uscita ufficiale, fissata per il 10 novembre 2015, col titolo previsto per Xbox One, PlayStation 4 e PC.
Che dire, questo nuovo Fallout sembra davvero un titolo in grado che gli appassionati del genere non dovrebbero lasciarsi assolutamente sfuggire: non ci resta quindi che aspettare con ansia il 10 novembre per poter calcare nuovamente i passi all’interno delle Wastelands!
–Luca Mugnaini–