Quando si gira un film, si può fare in due modi: o con il green screen, ricostruendo in studio tutti i fondali, oppure in una location adeguata ad essere poi modificata con l’ausilio di buoni tecnici per la CGI. Questo succede oggi. Fino a qualche anno fa, sia per i limiti della CGI, che per i costi, che per altre difficoltà, la scelta era obbligata: servivano delle ambientazioni reali. Che poi la truppa si dovesse spostare in paesi stranieri, o girasse nei “villaggi cinematografici” sparsi fra i principali studi sul proprio suolo nazionale, poco importava.
Alcune location sono diventate ormai iconiche, come i meravigliosi paesaggi dei più famosi spaghetti western americani, che erano nelle vicinanze di Roma. Anche quelle ricostruite negli studi, seppur alcune di esse siano inutilizzate, permangono montate perché talmente iconiche da diventare parte dei tour guidati ai “dietro le quinte” dei film più famosi. La Nuova Zelanda ha conosciuto un florido turismo dopo Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit: sapete tutti che ci hanno ricostruito la Contea, vero? La Torre di Tokyo… beh, è il tipico esempio di come un monumento possa entrare nell’immaginario collettivo.
E Star Wars? Nel caso di questa saga, ovviamente molto è stato girato negli studi, anche per una comodità dei tecnici e degli attori, ma sono più di quelle che pensiamo le riprese fatte in esterna e semplicemente ritoccate. Questo è accaduto soprattutto con la vecchia trilogia, che possedeva ben poche ambientazioni. Si contano quasi sulle dita: Tatooine, Endor, Hoth, Alderaan e poco altro. Con la nuova trilogia, invece, Lucas si è sbizzarrito con la CGI, quindi le location sono più ricercate, più particolari, specialmente se si parla degli edifici. Si va dal full digital di Coruscant al quasi totale full real della Reggia di Caserta in Italia: nuove potenzialità hanno moltiplicato la quantità di ambienti e determinato un carattere molto più immediatamente riconoscibile delle varie scene.
Scopriamo insieme, quindi, quali sono stati i luoghi reali più importanti ritratti nei sei film di Star Wars.
TATOOINE
Uno dei pianeti su cui si svolge la gran parte della storia è Tatooine, pianeta natale di Anakin Skywalker, ma anche luogo in cui hanno inizio le avventure di suo figlio Luke. Ci è rimasto impresso per il suo sterminato deserto e per la notte con due soli, uno bianco e uno rosso – perché fa parte di un sistema binario. Abbiamo poi scoperto che i suoi abitanti tipici, oltre agli invadenti umani, sono i predoni Tusken e i Jawa, che ci dilettano fin dal primo film. Tatooine è però anche la casa di Jabba the Hutt e del Sarlacc, dal quale rischiano di finir mangiati Luke, Han e Leila, ma che riesce a digerire (in molto, molto tempo) soltanto il corpo di Boba Fett.
Tatooine è in realtà un collage. Il deserto viene composto da fondali tratti dalla Tunisia e dalla Death Valley, e in particolare il Twenty-Mule Team Canyon è diventato la via che conduce al palazzo di Jabba. Invece, il quartiere povero di Mos Espa è Tatooine. No, non è un gioco di parole: “Tatooine” è una delle traslitterazioni di “Tataouine”, il nome di un piccolo villaggio berbero della Tunisia del sud. Questo gioiellino e i suoi dintorni sono diventati uno degli ambienti più noti di Star Wars, mentre lo spazioporto di Mos Eisly (famoso per la Cantina in cui si suona il jazz migliore della Lontana Galassia) è Ajim, un’isola vicina alla sempre tunisina Djerba.
NABOO
Diventato famoso soprattutto con la nuova trilogia, Naboo accoglie fra le location più fastose di tutta la saga. Quanto mai adeguate, se si pensa che questo florido pianeta è la patria dei migliori democratici della Lontana Galassia, degli artisti più famosi, degli scienziati e degli intellettuali più fini e apprezzati. Padmé Amidala non avrebbe fatto eccezione, se solo il suo personaggio fosse stato più curato – e non a causa della recitazione, sempre ottima, di Natalie Portman – e se la sceneggiatura non avesse imposto che la Regina desse a Jar Jar il potere di deliberare in sua assenza.
Per Naboo sono state girate scene alla Reggia di Caserta: ricordiamo tutti l’eccitazione pre-film nel sapere che avremmo trovato questo luogo meraviglioso in una produzione internazionale. Ma il celebre bacio scambiato tra Padmé e Anakin è stato girato nella Villa di Balbianello sulle sponde del romantico Lago di Como, luogo di innamorati sin dai tempi del Manzoni (che poi finiscono come finiscono…).
Un pezzetto di Naboo lo si può però trovare anche a Siviglia, nella Piazza di Spagna, che ha prestato il suo volto per il palazzo reale di Theed, una delle principali città del pianeta, nonché la sede della democrazia locale dei nabooan.
MUSTAFAR
Anche in questo caso è facile riconoscerlo: è rosso e ribollente, completamente vulcanico. Quale scena di Episode III è ambientata in questo pianeta? Quella in cui Anakin salta sulla testa di un povero robottino, rischiando di affogarlo nella lava. Questo particolare assurdo fa parte del meno assurdo scontro fra Anakin, ormai Darth Vader, e Obi-Wan Kenobi, quello in cui il novello Sith finisce arrostito, venendo per sempre condannato ad indossare la “divisa” nera con cui lo abbiamo conosciuto fin da Episode IV. Ma dove andare a cercare la gorgogliante lava responsabile di un tale scempio? In Italia, ovviamente, sul vulcano attivo più alto d’Europa, l’Etna. Quindi, se siete da quelle parti, rubate pure un pezzo di roccia lavica, e potrete spacciarlo ai vostri amici come prezioso cimelio dell’infuocato Mustafar. Come prevedibile, alcuni fotogrammi della maestosa eruzione che nel 2003 mise a rischio alcuni luoghi turistici vicini alle pendici dell’Etna sono stati integrati nelle sequenze di Episode III: scelta sicuramente azzeccata!
HOTH
Dalle camere magmatiche di Mustafar, al gelido Hoth, teatro di una delle battaglie più epiche di sempre, quella in cui l’Impero schiera gli AT-AT contro i Ribelli in Episode V. A Hoth, inoltre, vediamo l’unica occasione in cui una spada laser è impugnata da un non-jedi, ovvero Han Solo, che la utilizza per aprire la pancia di un tauntaun e mettere Luke al caldo (e alla puzza).
Se sentite il bisogno di ripetere questa esaltante esperienza alla Bear Grills, il posto che fa per voi è l’impronunciabile ghiacciaio Hardangerjøkulen, il sesto più grande della Norvegia. Le sue distese gelate si sono rivelate ottimali (e non troppo distanti dalla civiltà) per permettere al luogo di fare da set al freddoHoth, un pianeta di tipo terrestre con la bellezza di sei lune!
ENDOR
Tutti ricordiamo Endor per tre cose: le foreste, le foreste, le foreste. In realtà, anche per gli Ewok, i simpatici e pestiferi orsetti che in Episode VI aiutano Han e Leila a combattere le truppe imperiali. E anche per lo stormtrooper un po’ ubriaco che riesce a schiantarsi dritto dritto contro una sequoia – sempre sul pezzo, le truppe imperiali.
Avete presente, quindi, quelle sequoie? Arrivano dal Redwood National and State Parks, sulla costa ovest degli Stati Uniti nella California del nord. Praticamente, 540mila Km² di alberi tra i più alti della Terra, fra i quali uno di più di 115m (e che porta il titanico nome di Hyperion)!
KASHYYYK
Spostiamoci ancora più a ovest, sorvoliamo e ignoriamo il Giappone, e atterriamo in Cina. Questo meraviglioso Paese ha da sempre dato vita ad alcune fra le più pittoresche ed esotiche scenografie viste nei film, e non sempre si deve vedere una cinesata per trovarle. A volte basta anche Star Wars, ecco quindi che Guilin, una prefettura di una delle regioni meridionali dello stato, insieme alle memorabili montagne di Guilin, anche quelle della Baia di Phang Nga (in Thailandia) hanno fatto da sfondo per la Battaglia di Kashyyyk in Episode III, nella quale vediamo finalmente i wookie!
YAVIN
È un pianeta che più che altro è stato nominato, anche se Episode IV ci regala qualche frame dell’aspetto esterno del pianeta e, soprattutto, della base dei Ribelli – per cui il sistema di Yavin, caratterizzato da un’infinità di lune, è ricordato. Yavin è selvaggio e boscoso, proprio come il Guatemala, da cui riprende anche l’architettura. Infatti la base dei ribelli è l’antica Tikal, un complesso di rovine Maya.
ALDERAAN
Anche Alderaan fa una magra figura nei film, ed è ricordato per essere la casa della famiglia adottiva di Leila, il Casato Organa. Società democratica, un gioiello di pianeta in quanto ad habitat, clima e architettura: il posto ideale in cui vivere prima di diventare una principessina tutto pepe che salva gli uomini della situazione da morte certa (vai così Leila, sei tutte noi!).
Alderaan compare però nelle sue vesti ghiacciate, e per avere un pezzettino di questo pianeta non serve andare troppo lontano, basta recarsi in Svizzera, sul ghiacciaio di Grindelwald per ritrovare gli stessi paesaggi intravisti in Episode III.
E con questo abbiamo concluso il nostro giro del mondo in 120 location di Star Wars (molte di meno, in realtà, non ci sono così tante ambientazioni nei film).
Piaciuto? Dove andreste in vacanza? Fra i robottini arrancanti di Mustafar, o nella più placida Naboo a Caserta?
– Elena Torretta –