Elen sila lumenn omentielvo avventurieri! Anche questo appuntamento con Romics 2015 volge al termine, e puntuale come uno svizzero arriva il momento di Cronache Fiere. Pensavate di scamparla stavolta, eh? E invece no. Squilli di trombe e coriandoli a parte, la sessione primaverile si è svolta con molte sorprese e tanti ospiti di rilievo, anche a livello di anteprime videoludiche e cinematografiche.
Ormai questa kermesse è diventata un momento a cui non ci si può decisamente rinunciare, e a dimostrazione di ciò ci sono il numero sempre crescente di visitatori (ben 180.000 per questo appuntamento… e siamo ad aprile!). Chi si fosse perso il reportage sull’edizione precedente può rimediare andando a ripescarlo da qui. Per tutti gli altri, non rimaniamo qui a pettinare le angurie, procediamo nel vivo dell’articolo e immergiamoci insieme in questo tripudio di colori e delirio!
Prime impressioni: gestione degli spazi e di altre cose
Fortunatamente sono riuscito ad eliminare l’ansia da treno ripieno partendo in macchina (e un bel vaffa a Trenitalia ci sta), e durante il viaggio mi sono preparato psicologicamente ad una ressa senza precedenti. Reduce dall’esperienza di ottobre 2014, potevo aspettarmi di tutto, ma di certo non un cambiamento così repentino. La prima questione interessante che è saltata immediatamente all’occhio è stata l’organizzazione. Giustificando ora il costo del biglietto aumentato, finalmente si denota una migliore gestione degli spazi a disposizione della fiera, con varie aree tematiche e soprattutto delle mappe orientative. Per quest’anno è stata messa a disposizione una sezione in più rispetto alle precedenti edizioni. Ogni padiglione è stato concepito per ospitare i diversi settori trattati, dai videogiochi ai boardgame, stavolta non messi uno attaccato all’altro e mescolati alla bell’e meglio. La sensazione di poter finalmente respirare come si deve anche in spazi affollati, per un claustrofobico della mia risma, è sicuramente tutta salute.
Oltre ai soliti free-hugger che girano per la fiera e ai militari (che non mancano mai!), c’è stata una buona varietà di proposte, tra queste notiamo anche la presenza dello Steamfest, che ha proposto un’anteprima di un videogioco tematico elaborato e prodotto dalla Dixidiasoft.
Girovagando per i vari stand, dato che apprezzo dare spazio a qualche gioco da tavolo interessante, un cenno particolare lo farei per un boardgame di cui avevo già sentito parlare e che ho potuto provare in fiera in maniera più approfondita: Zombicide. Nato da mamma Guillottine Games, riesce a mixare con successo un fattore collaborativo tra i giocatori, una sintetica struttura GdR ed una buona cura degli elementi di gioco e delle miniature, realizzate in maniera graficamente accattivante, questione che devo dire ha sempre il suo perché.
Ospiti e première: tutti gli eventi di Romics 2015
Dando un’occhiata alle varie proposte della kermesse, ho messo mano al cestello delle pop-corn e devo dire di essere rimasto piacevolmente stupito. Qui arriva il bello: tra proiezioni e anteprime videoludiche, questa edizione è stata colma di occasioni golosissime. Per gli amanti dei trash movie la proiezione di Sharknado 2 è stato senz’altro un evento molto atteso (io ancora non capisco come faccia a girare certa roba… sigh), forse tanto quanto il nuovo Mortal Kombat X, in uscita il 15 di questo mese. Tanta roba, davvero. Molto interessante è stato anche l’evento dedicato allo Studio Ghibli, con una succosissima anteprima sul documentario “Studio Ghibli – il regno dei sogni e della follia“.
Per quanto riguarda gli ospiti di questa edizione abbiamo nomi di tutto rispetto, da Rafael Albuquerque a Paolo Barbieri, da Vince Tempera a Gipi, fino ad una delle stelle del web del momento (ovviamente nostrana), Bigio; da segnalare anche il memorial tenuto in onore del recentemente scomparso Lorenzo Bartoli, talentuoso fumettista noto anche per le sue sceneggiature di John Doe. Grande presenza anche di youtubers, dalla crew di Melagodo al buon Sabaku No Maiku, conosciuto ai più per la sua minuziosa capacità di analisi dei vari Souls e non solo.
Grande consenso di pubblico anche per l’incontro con i principali doppiatori di una delle serie tv fantasy del momento, Games Of Thrones, con la partecipazione di Letizia Ciampa, Giulia Tarquini e Riccardo Rossi.
Ultime considerazioni: un giudizio finale
Ed eccoci qui alle considerazioni finali. Molto difficile da dire, lo ammetto. Come sempre, si è rivelato un evento davvero imperdibile per gli appassionati, fortunatamente privo di spiacevoli inconvenienti (mi riferisco ai casi di intossicazione alimentare della scorsa edizione). Se anche la sessione autunnale seguirà questo corso, non c’è allora dubbio che potrà accrescere la sua centralità sia come fiera che come evento rilevante a livello internazionale.
Quest’anno particolarmente avvincente è stata la gara cosplay, che ha visto trionfare una Garuda davvero niente male per la sezione femminile (realizzato da Kris Tedeschi), e un Batman decisamente cazzuto proposto da Luca Gismondi.
Posso davvero dire che ormai lego moltissimi bei ricordi a questa manifestazione: magari sfonderò una porta aperta, ma per me non è soltanto una banale occasione per dilapidare fortune in chincaglierie e fumetti, non è soltanto una buona scusa per incontrare vecchi amici per passare del tempo insieme. È diventato un sistema per venire a contatto con un mondo la cui cultura si fa portatrice di conoscenza e valori fondanti, un mondo dove la passione per l’arte non rimane fine a se stessa, ma si sviluppa e matura in qualcosa di più profondo. Diventa forza motrice, comunicazione, speranza.
Tra pomposi salamelecchi e cosplayer, il nostro appuntamento con Cronache Fiere si chiude qui. Voi come avete passato il Romics? Da semplici spettatori o da cosplayer? Postate una vostra testimonianza qui sotto con un commento! Buona fortuna, avventurieri!
–Michele Giuliani–