La passione per i boardgame è quella che ha permesso a molti di noi di entrare in contatto con i GdR. Tra i prodotti targati D&D, in effetti, Wizards ha realizzato anche dei giochi da tavolo, che forse molti di voi potrebbero non conoscere. Tutto è iniziato con Dungeons & Dragons: The Fantasy Adventure Board Game del 2003, che altro non è che una copia di HeroQuest (più vecchio di circa quindici anni), e che ha aperto la strada al gioco di miniature legato all’Edizione 3.5.
Detto questo, oggi vi parleremo di sette giochi da tavolo a marchio D&D che possono fungere da alternativa one-shot a una sessione classica del GdR: nonostante alcuni di essi abbiano un po’ di anni sul groppone (e nonostante l’azienda non abbia mai pensato a una localizzazione linguistica per il nostro paese), non dovreste avere grosse difficoltà a reperirli online.
Castle Ravenloft (2010)
Castle Ravenloft è un dungeon crawl con alcune caratteristiche particolari. Ideato per un gruppo formato da 1 a 5 giocatori, si presenta diverso a ogni nuova partita: i sotterranei del castello sono infatti costituiti da tessere che vengono mischiate casualmente e posizionate sul tabellone all’inizio, e solo durante l’esplorazione vengono girate, appena uno dei personaggi vi interagisce. In ogni caso è un gioco in cui le missioni sono sconnesse, con un sistema di passaggio di livello che risulta essere un po’ troppo casuale.
Wrath of Ashardalon (2011)
Questo gioco è praticamente un clone del precedente, ma con alcune sostanziali differenze. Le tessere che vanno a comporre il tabellone sono in numero minore rispetto a quelle di Castle Ravenloft, e alcune di esse possono essere usate solo in determinate missioni della campagna. Le grandi innovazioni di Wrath of Ashardalon sono comunque la presenza di una campagna, e la possibilità per i giocatori di acquistare e vendere al “mercato” gli oggetti che raccolgono durante le loro imprese; come l’altro titolo, poi, anche questo può essere giocato in solitaria. Il gioco è stato un po’ criticato perché è capitato che spesso le confezioni non fossero perfettamente integre, o che vi mancassero di pezzi (tipo le miniature). Inoltre, rispetto al predecessore, qui è molto più semplice vincere – ma conoscendo Strahd c’era da aspettarselo.
Conquest of Nerath (2011)
Stavolta Wizards si discosta in maniera netta dai titoli precedenti, tentando comunque di mantenere quell’aura da gioco di ruolo che presentano un po’ tutti i prodotti col logo di Dungeons & Dragons. Conquest of Nerath è a tutti gli effetti un wargame, in cui i giocatori (2-4) guidano le proprie armate (navi, draghi, macchine d’assedio e chi più ne ha più ne metta) contro gli avversari per cercare di conquistare la plancia di gioco, oppure per affrontare i dungeon alla ricerca di artefatti e armi magiche in grado di facilitare la conquista dei territori. È stato un gioco molto apprezzato, tanto da vincere l’Origins Award nel 2011 nella categoria “Miglior Boardgame”.