Elen sila lumenn omentielvo, avventurieri! Bentornati con la seconda ed ultima parte di “Idee Cosplay 2015“! Oggi andremo a vedere cinque alternative ai soliti cosplay che daranno un po’ di pepe alle fiere del fumetto. Vi siete persi la prima parte? Potrete trovarla qui, in caso contrario procediamo impavidi e gagliardi in questa foresta misteriosa!
Stavolta pure non è stata una scelta semplice (sobria meno che mai), ma come sempre amo trovare un giusto compromesso tra qualità e gusto. Ma bando ad inutili convenevoli, siate pronti a lucidarvi gli occhi e cominciamo questa carrellata incredibile. Here we go!
POSIZIONE CINQUE: LEAGUE OF LEGENDS
Un gioco come League of Legends ormai non ha più bisogno di presentazioni. Diventato in poco tempo una punta di diamante del suo genere, come molto spesso accade non è soltanto rinomato per una meccanica di gioco coinvolgente, grafica accattivante ed un interessante level design, ma soprattutto per la selva di gnocca che lo popola. Mi è capitato di vedere spesso dei gruppi di cosplayer al Romics, motivo per cui si trova attualmente in questa posizione della classifica.
Dato lo spropositato numero di personaggi selezionabili, c’è l’imbarazzo della scelta: per chi ama lo stile piratesco abbiamo Miss Fortune, per chi invece predilige delle tinte più accattivanti c’è Ahri. Io prediligo piuttosto banalmente per una sempreverde Jinx (vedi foto), che fa sempre la sua porca figura. Ho un debole per i personaggi mentalmente instabili, niente da fare.
POSIZIONE QUATTRO: SAGA
Oh, questo è un titolo non meno interessante. Passiamo in ambiente fumettistico con l’opera “Saga“, di Brian K. Vaughan. Secondo me non se ne parla abbastanza (ma noi l’abbiamo fatto). Con una storia ricca di intrighi e passione, Saga ha conquistato il posto che gli spetta nel mondo con una narrazione convincente e di spessore.
La trama si incentra sulla relazione tra Alana e Marko, appartenenti a due razze di due pianeti diametralmente opposti tra loro che si fanno la guerra da secoli. Questa storia, che sarà l’evento scatenante di tutto ciò che seguirà, si fa simbolo di una lotta più forte di un conflitto a fuoco: è quella degli emarginati, di coloro che per religione o per politica non possono amare chi vogliono, ma chi gli viene imposto, solo perché è così che si fa da secoli.
Magari per certi gusti non raggiunge la provocazione delle signorine della quinta posizione, ma si apprezza sempre quell’ombra di fascino semplice e misterioso che fa sempre bene trovare. Opera consigliatissima!
POSIZIONE TRE: SOUL CALIBUR
Torniamo rapidamente nello strabiliante mondo dei videogame con una terza posizione da urlo. Prima che mettere “Soul” in un titolo videoludico facesse figo come oggi, c’era lui. Forse non il signore dei picchiaduro alla strappa le budella al tuo nemico a mani nude e impiccacelo (quello è Mortal Kombat, pochi cazzi amici miei), ma comunque un titolo che di tanto in tanto merita di essere rigiocato.
Non aprirò delle parentesi per parlare dei Soul più recenti, preferendo concentrarmi non soltanto a livello grafico al terzo capitolo della saga. Si sa, col passare del tempo determinati personaggi invecchiano, subiscono operazioni di restyling, alcuni si aggiungono, altri ci lasciano. A proposito di questo, per molti aspetti i nuovi concept del quarto e quinto capitolo non li ho trovati molto accattivanti.
A parere completamente personale, Soul Calibur III è il gioco che ho apprezzato di più dal punto di vista del design dei personaggi. Non c’è nulla che abbia eguagliato questo stile e se forse ci sono stati dei cambiamenti nelle uscite successive, non credo che possano competere sufficientemente con esso.
Di solito c’è sempre un grosso problema: anche se le donne “della parte dei buoni” hanno un che di grazioso, quelle del lato oscuro sono sempre più provocanti anche (e soprattutto) a livello di forme fisiche. Questo è uno di quei casi in cui mi vedo costretto a smentirmi (felicemente).
POSIZIONE DUE: NAUSICAA DELLA VALLE DEL VENTO
Finalmente giunti in seconda posizione, ecco che arriva un grande classico. Capolavoro del maestro Hayao Miyazaki, Nausicaa della Valle del Vento è l’esaltazione dei temi più cari di uno dei registi più influenti del secolo: il rifiuto della guerra, la lotta per la preservazione dell’ambiente e l’elogio più puro per trame di ampio respiro.
Senza meno è un personaggio che meriterebbe più presenza e rilievo in queste manifestazioni, anche e soprattutto per gli ideali che incarna. Dietro un visino decisamente aggraziato si nasconde un temperamento indomito capace di tener testa a chiunque.
POSIZIONE UNO: SANDMAN
Allora, ora mi incazzo (così, a caso) perché non è davvero possibile. Magari sarà il fatto che ho abbastanza zella da non beccare mai una cosplayer del genere, ma ora che ho una possibilità faccio un sacrosanto appello. Ma di tipe che fanno Death ce ne sono o vivono in qualche posto sperduto nell’Arkansas? Prontooo? Così, per chiedere. Sandman è senza dubbio una delle opere fantasy più importanti del nostro tempo, per profondità di temi e stile narrativo.
Un personaggio come Death è una delle massime espressioni di bellezza che ho trovato nel fumetto americano. Sì, sono MOLTO di parte quando parlo di Death, diciamo una sorta di deformazione professionale. Ad ogni modo, è quanto di più alto si possa trovare al livello di eleganza, quella che rifiuta inutili orpelli troppo vistosi e che proprio per questo non passa inosservata. E poi niente, perdo bava a secchi, ma questo è un altro discorso.
Signori, per questo articolo è tutto. Tra una questione e l’altra ci siamo addentrati in quella che può definirsi come una panoramica veloce (un termine estremamente contraddittorio credo, ma apprezzo gli ossimori) tra stile e gusto. Quali sono i prossimi cosplay che porterete? Ce n’è qualcuno in particolare che vi piacerebbe fare? Fateci vedere cosa sapete fare qui sotto con un commento! Buona fortuna, avventurieri!
–Michele Giuliani–