Come ben sapete, qui su Isola Illyon siamo dei grandi fan dei celeberrimi acchiappafantasmi, pertanto poco vi sorprenderà lo scoprire che abbiamo ampiamente festeggiato il trentesimo anniversario di questo capolavoro della fantascienza approfittando anche del fatto che la ricorrenza americana e quella nostrana siano separate da diversi mesi. Proiettato per la prima volta nelle sale cinematografiche statunitensi nel 7 giugno del 1984, infatti, Ghostbuster ha raggiunto la soglia dei 30 anni questa estate, ma promozioni limitate e celebrazioni si sono protratte lungamente, viziando almeno due generazioni di fan. Per quanto concerne il Bel Paese, le candeline della sontuosa torta a base di marshmallow sono state spente più recentemente (il 21 novembre o il 31 gennaio, a seconda se considerate nel conteggio una straordinaria proiezione in quel di Biella) e nel nostro piccolo, seppur lontani dalla spettacolarità tipicamente U.S.A., abbiamo saputo proporre intrattenimenti e svaghi ben degni di nota. Ora che le acque si stanno calmando e navighiamo finalmente in un momento di bonaccia, ne approfittiamo per guardarci alle spalle e ricordare il meglio di questo semestre fantasmagorico.
Prima ovvia menzione va fatta al momentaneo ritorno nelle sale cinematografiche di tutto il mondo della pellicola, restaurata e rimasterizzata in 4k per una massima definizione sia sul grande schermo che su quello domestico; ambo i film dei Ghostbusters, infatti, dopo essere stati rimessi a nuovo sono stati immessi anche sul mercato dei blu-ray, arricchiti ulteriormente da numerosi extra inediti e, almeno nella realtà statunitense, da una pacchiana quanto adorabile statuina di Slimer, il più iconico spettro affrontato dai cacciatori di fantasmi. Sempre rimanendo nel campo del merchindising, sono centinaia i poster, le tazze e le magliette che sono state rispolverate dai rivenditori, ma non sono rare delle proposte insolite decisamente più interessanti e stimolanti. La nota colonna sonora, per esempio, ha visto una nuova luce pregna di nostalgia nella pubblicazione di due dischi in vinile dai tratti particolari: il primo, uscito in concomitanza con il Record Store Day del 2014, propone diverse tracce remixate del noto tema principale del film, mentre il secondo, seppur più tradizionalista nei contenuti, si rende unico grazie ad accessori marginali quali cartoline e a un riconoscibile odore zuccherino con cui la candida custodia è stata impregnata.
Direzionando la nostra attenzione verso i balocchi, Mattel – che si sta progressivamente allontanando dal monopolio delle Barbie – ha fatto uscire nei negozi di tutto il mondo i giocattoli dei quattro protagonisti, adeguatamente accessoriati, aggiornando i canoni dettati dettati nei primi anni ’90 dalla Kenner. Volendo spendere qualche soldo in più, sempre la Mattel si è lanciata nel virtuosismo del ricreare le repliche degli oggetti di scena maggiormente riconoscibili, dal visore ECTO al PKE, dalla trappola alla bacchetta ai neutrini (ebbene si, per ora nessun zaino protonico in vista), tutti caratterizzati da dettagli minuziosi e da un encomiabile attenzione al comparto elettronico. In tal senso è infatti possibile, per esempio, acquistare questi prodotti e farli interagire vicendevolmente, dettaglio che diventa particolarmente intrigante non appena ci si accorge della possibilità effettiva del'”incrociare i flussi” in barba alle sardoniche raccomandazioni stampate sulla confezione.
Per le tasche meno capienti ci sono comunque innumerevoli possibilità accessibili con modeste risorse, ma tra queste ricordiamo velocemente solamente i vari salvadanai a forma di manifestazioni ectoplasmatiche, gli eterni boubble-head da attaccare coattamente al cruscotto e la folta armata di riproduzioni della ECTO-1, la celebre automobile di servizio ricavata da una malridotta ambulanza.
I tributi ai Ghostbusters hanno ovviamente sviluppato sfaccettature anche più virtuose del mero sfogo consumistico. A New York, metropoli che fa da scenografia alla pellicola, è stata inaugurata ad Aprile una mostra itinerante che ha attraversato la nazione fino a chiudersi nel periodo estivo con un’esibizione al frequentatissimo Comi-con di San Diego; qui sono stati esposti accessori, costumi, memorabilia e una nutrita serie di stampe limitate disegnate da talentuosi illustratori capaci di reinterpretare con il loro stile l’essenza della saga amata dai più. Appena concluse le celebrazioni mondiali, si è dato il via a quelle sull’italico suolo, aprendo le danze a fine settembre con lo spettacolo canoro noto come Ghostbusters Live; il musical, primo rappresentate di quelle che sono state definite le Ghostbusters Fest, rivede goliardicamente le dinamiche del film originale ed è interamente pensato/realizzato da una compagnia italiana seguita nei costumi della cosplayer Nadia Baiardi e nelle scenografie da Ghostbusters Italia. Sempre l’associazione Ghostbusters Italia – che poco sorprendentemente è prezzemolina per tutto ciò inerente agli acchiappafantasmi – ha guidato una vera e propria processione all’interno di Lucca Comics&Games, facendosi accompagnare da una banda musicale e mostrandosi tanto carismatici da ottenere un servizio nel rotocalco giornalistico Studio Aperto di Italia Uno.
Da questa estate, insomma, noi fan di lunga data abbiamo avuto con che sollazzarci, rivangando in buona parte la nostra più intima infanzia, ma la situazione è stata ottimale anche per introdurre i neofiti ad una realtà che presto vedrà nuova vita attraverso un reboot estremamente discusso in questi giorni.
Ovviamente il nuovo approccio che stanno prendendo i Ghostbusters è degno di nota, ma piuttosto che sbattere la testa contro preconcetti e speranze preferiamo riposare le nostre stanche membra per prepararci al meglio a una nuova ricorrenza che molti appassionati di fantascienza hanno a cuore. Il 2015 è infatti un anno speciale, un anno che nel lontano 1985 era visto come futuristico e all’avanguardia, una data tanto remota da potersi immaginare skateboard volanti e squali virtuali che si avventano su ignari passanti.
Ovviamente non ci aspettiamo che in questo breve periodo si riescano a integrare nel mondo odierno tutte le promesse fatte ai tempi da Ritorno al Futuro, ma abbiamo fiducia di vedere prossimamente almeno le scarpe autoallaccianti.
-Walter Ferri-