Elen sila lumenn omentielvo, avventurieri! L’aria natalizia vi porta alla memoria i bei tempi andati dei balocchi sotto l’albero e delle abbuffate da nonna Giselda? Ebbene, invece dei soliti film sulle reti nazionali, perché non rispolverare qualche bel classico? Con questo articolo mi propongo di offrire tre alternative cinematografiche ai soliti programmi. Sottolineo sin da ora che le opere presenti in questa top rispecchiano un gusto dell’autore!
Ne considero fondamentalmente la trama e la maniera in cui è stata trattata, ma in verità questa è semplicemente una “scusa” per consigliarvi qualcosa che per me, a prescindere dalla posizione che occupa, andrebbe approfondita anche solo per curiosità e cultura personale. Levate le ancore e salpiamo, dunque!
Posizione 3: The Neverending Story.
Partiamo alla grande con un caposaldo degli anni ottanta: The Neverending Story è un libro scritto da Michael Ende da cui verranno tratti tre film. La storia è incentrata su Bastian, un bambino amante della lettura che dopo un brutto incontro con dei bulli si ritrova all’interno di una misteriosa libreria. Dopo essere stato accolto sgarbatamente dal suo proprietario, nota un libro che cattura la sua attenzione: La Storia Infinita. Alla prima occasione utile trafuga il tomo in questione (scrivendo in un biglietto che lo avrebbe restituito a fine lettura) e fugge. La narrazione quindi ha una doppia trama, le vicende di Fantàsia narrate ne La Storia e il suo giovane lettore, che racconta il tutto. L’edizione prima de La Storia Infinita presenta una particolarità interessante: la suddivisione in capitoli è pari alle lettere dell’alfabeto, ciascuno con un capolettera all’inizio. Come altro elemento che aiuta a distinguere le due trame, ciò che accade nel mondo degli uomini è scritto in rosso, mentre gli eventi di Fantàsia sono scritti in verde. Consigliato vivamente per chi non ne ha mai sentito parlare e già che ci siete riesumate Limahl, che dopo l’omonima greatest hit dell’84 non se l’è filato più nessuno (poraccio).
Posizione 2: Inkheart.
Riprendendo le connessioni tra mondo scritto e mondo reale, Inkheart è un altro esempio di come la realtà possa intrecciarsi con risvolti incredibili alla fantasia di chi scrive. Mortimer “Mo” Folchart è un rilegatore di libri, ma è una persona che ha un dono speciale: quando ne legge uno, può portare nella realtà un personaggio di quella storia. Tutto questo ha un prezzo molto caro, dato che in sostituzione di colui che raggiunge il mondo reale al suo posto va un essere umano. Mentre Mo legge “Inkheart” alla figlia Meggie, sua moglie scompare. In seguito alla scoperta di questo potere Mo decide di non leggere più nessun libro ad alta voce e passano molti anni, in cui crescerà la bambina praticamente da solo. Ma il destino attende gli uomini a cui spettano grandi imprese e, durante un viaggio, il nostro protagonista trova un’altra copia di Inkheart e con lui Dita di Polvere, il personaggio che aveva evocato tempo addietro quando la moglie svanì. Molto toccante e di ampio respiro, di certo potrebbe aiutare qualche master in crisi per qualche sessione di D&D
Posizione 1: Merlino.
Quanti di voi amano la saga di Re Artù e i Cavalieri della Tavola Rotonda? La loro storia è stata narrata in tantissime salse, dal famoso cartoon Disney che vede la fanciullezza del giovane re, fino a King Arthur, una rivisitazione più matura e dal risvolto storico interessante. Ma quello che voglio ricordare è un film che ha influenzato la mia infanzia è che ho adorato alla follia: Merlin. No, non la serie tv prodotta dalla BBC, l’altro Merlin… avete presente? Ah, il buon Sam Neill. Attore che ho amato per capolavori come L’Uomo Bicentenario, Jurassic Park e L’Uomo che Sussurrava ai Cavalli (giusto per citarne alcuni), qui interpreta il celebre consigliere di Artù e vediamo gli epici svolgimenti della storia attraverso il suo punto di vista. Piccola perla del 1998, questo film-tv più che un consiglio è quasi un dovere vederlo, per la cura della trama e la sublime prova attoriale.
Signori, per questo appuntamento è tutto! Che film preferite guardare? Quali hanno lasciato segni importanti nella vostra vita? Ditelo qui sotto con un commento! Buona fortuna, avventurieri!
–Michele Giuliani–