Bentornati, cari lettori, alla nostra rubrica di Berserk! Abbiamo lasciato Gatsu e Caska proprio sul più bello (o brutto), durante una battaglia contro le Balene Blu. La ragazza, difatti, si trascina in un combattimento che non può vincere e Gatsu, pur soccorrendola, finisce per mettersi in pericolo.
La Battaglia dei Cento e la Presa di Dordrey
I nostri due eroi finiscono – forse per fortuna, forse per coincidenza – nel fiume sottostante e riescono, nonostante le armature e le ferite subite in combattimento, a sopravvivere. Caska è febbricitante e svenuta, Gatsu ha una ferita al costato data da un quadrello (-7 pf). Il secondo trascina la prima dentro una grotta e, per riscaldarla dalla febbre, la denuda (qualcuno potrebbe dire “marpione”, eheh). Entrambi, stanchissimi, rimangono all’interno della grotta per molto tempo, finché del tutto ripresi.
Quando Caska si risveglia (un brusco risveglio) spiega a Gatsu il perché del suo rancore nei suoi confronti e, in particolare, la sua storia. Caska è stata difatti venduta, da piccola, ad un mercante abbastanza ricco che cercava una cameriera. Come ben si sa, però, spesso le ragazzine a quell’epoca erano vittime di avance sessuali che farebbero impallidire i più casti di voi, quindi non appena si allontanarono dal villaggio il mercante le saltò addosso, nel tentativo di stuprarla. Apparve quindi Griffis (Grifis, Griffith) all’orizzonte che armò Caska e la spinse a combattere per la sua vita. E fu così che la giovane ragazza uccise il suo primo uomo.
La sua storia non è certo diversa da quella di Gatsu: anch’essa venduta, anch’essa assassina per sbaglio, anch’essa “ammaliata” dalla figura bianca e candida di Griffis. Certo, i lettori più perspicaci saranno già arrivati alla fine della storia, ma non corriamo. Terminato il discorso di Caska, ecco che rumori sospetti provengono da fuori della grotta. Sono i soldati della Balena Blu guidati dal loro capitano Adon Koborwitz (malconcio, stupido ma ancora vivo). I nostri due eroi corrono fuori dal loro rifugio e cercano di fuggire ma, trovandosi circondati, decidono di battersi. Anzi, Gatsu decide di battersi per far fuggire la donna, cosicché possa avvertire il capitano della squadra dei Falchi.
La battaglia è furente ed epica: cento uomini armati contro un uomo solo. Verrà pertanto ricordata come “Battaglia dei Cento“. Il nostro eroe fa a pezzi uomini su uomini, viene colpito da quadrelli e colpi di spada ma non si ferma. Si fa avanti un guerriero enorme, il fratello di Adon, che viene però battuto alquanto facilmente. Intanto Caska raggiunge la cima del burrone dal quale è caduta ma ad attenderla ci sono sei uomini che, ovviamente, cercano di stuprarla seppur in servizio. Indebolita dalla sua situazione la nostra eroina non può opporsi e, proprio sul più bello (o brutto, a seconda dei punti di vista) i sei vengono uccisi dalla squadra dei Falchi, tornata a salvare i suoi dispersi.
Gatsu siede, coperto di sangue, al centro di una “fossa comune”. Cento uomini tagliati a metà, decapitati, impalati e squartati giacciono intorno a lui, vittime del suo enorme e pesantissimo spadone. È ancora vivo, ma debole. Con questa battaglia riceverà il titolo di Ecatombe, o Squartatore. I Falchi tornano alla capitale delle Midland, dove Griffis viene nominati nobile e la sua squadra diventa L’Esercito del Falco Bianco di Midland. Grande gioia, grande felicità, grande gaudio.
Passano i mesi: durante una riunione il capitano delle Tigri Bianche esprime tutto il suo dispiacere per non essere riuscito a prendere Dordrey, città fortezza difesa dal Sacro ordine dei Rinoceronti Viola. 3000 uomini ben addestrati guidati dal celebre capitano Bascon. Costui prende gli ordini da un governatore, precedente amante di Griffis, che quest’ultimo aveva “manipolato” per ottenere il denaro della sua armata di mercenari. Il Capitano dell’Esercito del Falco Bianco, senza timori, proclama che sarebbe stato lui a catturare Dordrey, e senza il supporto di nessuno.
La battaglia di Dordrey è enorme ed è un massacro. A Bascon viene dato ordine di non uccidere Griffis dal governatore, mentre Adon (sopravvissuto alla battaglia dei cento) viene delegato a rimanere in difesa. I Rinoceronti Viola vanno alla carica, sollevando un enorme polverone dietro di loro. Polverone che il plotone di Caska utilizza per entrare a Dordrey. Intanto, nel campo di battaglia, Gatsu sta facendo strage dei guerrieri nemici, finché non incontra Bascon. Questo, senza alcun problema, gli spezza la spada (già indebolita dalla precedente battaglia sopracitata) e si appresta a finirlo.
Appare Zodd che, forse per pietà forse perché affezionato a quel ragazzo che era riuscito a parare il suo fendente, getta la sua scimitarra al centro del campo di battaglia, consentendo quindi a Gatsu di armarsi (improvvisamente) e di uccidere Gascon con un ultimo, portentoso fendente che decapita il capitano e la sua cavalcatura. Nel frattempo Caska incrocia la spada con Adon (misogino pervertito sciocco capitano) che la sottovaluta e, grazie alla regola numero uno di tutti i cartoni/fumetti, muore. Dordrey è quindi presa dall’interno e, senza il loro generale, i Rinoceronti Viola e le truppe del governatore sono costrette alla fuga.
Infine, ma non per ultimo, Griffis intrattiene una conversazione col Governatore stesso. Quest’ultimo si è difatti invaghito di Griffis, credendo di provare un amore contraccambiato. Viene però friendzonato male e, dopo aver provato ad aggredire il capitano dei Falchi, muore con una bella lama tra gli incisivi.
Terminata anche questa parte della nostra rubrica-riassunto! Vi aspetto la settimana prossima con la terza, e ultima, parte dell’Età D’Oro.
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– Yari Montorsi –