Nessuna reale spedizione sul Pianeta Rosso è ancora possibile, quindi nessuna nuova era del colonialismo interspaziale può essere ancora proclamata; ma di film “su Marte” invece ne abbiamo le tasche proprio piene già da un bel paio di anni (i primi sull’argomento erano persino in bianco e nero!). Ciò però non basta a fermare l’industria cinematografica – ciò può essere un bene o un male, dipende dai punti di vista – ed eccoci qui a discutere di un film che vedrà la luce il 25 novembre 2015 salvo ritardi o cambi di programma. Che film è? Come da titolo lo avrete già palesemente intuito: “The Martian” di Ridley Scott.
Nonostante il suo annuncio fosse stato fatto già qualche mese addietro, negli ultimi giorni le notizie su questa pellicola hanno cominciato a girare con più insistenza, soprattutto per le nuove dichiarazioni giunte sul completamento del cast (davvero niente male per ora).
La sceneggiatura prende a piene mani dallo scritto omonimo di Andy Weir, uno scrittore americano di giovane età appena entrato nel mondo delle pubblicazioni e della scrittura ma che ha già saputo raccogliere un elevato numero di consensi, tanto da far promuovere i suoi scritti da ePub on line a veri e propri romanzi cartacei. La prerogativa che gli ha concesso una veloce scalata verso la fama (i suoi primi scritti risalgono solo al 2009) è la sua base di conoscenza scientifica e tecnologica che gli ha concesso di comporre racconti basati non tanto sulla fantascienza ma sulla scienza odierna: tenta di raccontare imprese ed eventi futuri – magari ancora fuori dalla portata della nostra società – portati a compimento con i mezzi che già si conoscono, senza escogitare nulla di trascendentale.
Su questa stessa riga avremo anche il film, che di sicuro manterrà una buona dose di fedeltà allo scritto, ma non vi aspettate di certo la trasposizione originale.
“The Martian” dunque tratterà, detta in soldoni, del primo uomo a mettere piede su Marte. La trama però non è di una semplice spedizione spaziale che finisce a feste e tarallucci, ma tratterà di qualcosa di più complesso (e forse di già visto): il protagonista si ritroverà in solitudine e senza alcun sostegno sulla superficie marziana e toccherà al suo ingegno e alla sua dote di sopravvivenza resistere agli oltre 4 anni che lo separano dalla spedizione successiva che gli consentirà di ritornare a casa. Il ruolo dell’astronauta naufrago, Mark Watney nell’edizione cartacea, sarà affidato a Matt Damon e di certo il cast non finisce qui per quanto riguarda nomi altisonanti: proprio pochi giorni fa infatti è stata confermata la presenza di Chiwetel Ejiofor, ma anche quella di Jeffrey Daniels e del nostro amatissimo Sean Bean, sperando che non lo facciano morire anche in questo film.
La domanda che frulla un po’ a tutti, soprattutto ai fan più integralisti del signor Scott è: che fine ha fatto il nuovo film su Blade Runner di cui il regista stesso aveva confermato sia il copione che la sceneggiatura completata? Fu solo un’affermazione per suscitare scalpore? Per quanto riguarda Prometheus 2 invece la situazione è abbastanza simile ma nulla esclude che possa uscire nell’arco del 2016, sperando sia un prodotto migliore del suo predecessore per molti punti di vista.
Rimarremo vigili a riguardo per cercare di capire che intenzioni ha il nostro amato Ridley, sperando sappia offrirci con questo “The Martian” un qualcosa di originale e di fresco in una fetta di mercato che ultimamente stava rifrullando troppo le idee. Fidatevi però del nostro sermone se vi diciamo che qualcosa, all’orizzonte, sta cambiando (il 6 novembre sarà una buona data per decretare la continua discesa rovinosa o la rinascita della fantascienza cinematografica, se capite a cosa mi riferisco).
Per adesso è tutto, a risentirci presto su nuove news extraplanetarie!
– Giulio Marciello –