Elen sila lumenn omentielvo avventurieri! Ah, Halloween! Forse non la festa che aspetto di più, ma la prima cosa che penso è “DOLCI A CARRIOLE”, con conseguente cagotto ed estremo pentimento (che termina subito dopo la completa guarigione). Ma Halloween non è semplicemente zucchero e cioccolatini. Al giorno d’oggi ha generato una vera e propria cultura a sé, che molto spesso ignora le proprie origini pagane ed esoteriche.
Oggi vedremo alcune ricette tipiche dei vari paesi dove si celebra questa antichissima festa: un viaggio fatto di sapori e tradizioni, semplici da realizzare anche a casa propria. Non stiamo qui a togliere le pellicine alle angurie, puoco alle folveri e cominciamo!
Sembra un fucile al plasma ma non è, serve a darti l’appetito. Il Colcannon è un piatto tipico irlandese che funge sia da primo che da contorno per la carne, la cui diffusione ha raggiunto elevati picchi dall’ottocento, a causa della forte emigrazione degli irlandesi in America. Per 4 persone gli ingredienti necessari sono:
- 4 patate
- 500 gr di verza
- 70 gr di burro
- 1 cipolla bianca
- 1 bicchiere di latte caldo
- sale, pepe bianco e prezzemolo q. b. (que bon)
Per questo piatto la preparazione è semplice, basta lessare la verza e le patate, far soffriggere la cipolla nel burro aggiungendovi le patate schiacciate in precedenza, la verza e il latte. Una volta ottenuto un composto omogeneo versare in una teglia imburrata e cuocere in forno a 180° per 10 minuti. Condite a piacere e servite caldo!
La mela di Odessa: caramellare non è peccato.
La mela è sempre stato un simbolo piuttosto nefasto: passando da Adamo ed Eva, a Paride di Troia e fino ai Beatles, questo frutto si trascina dietro una serie di sciagure incredibili. Voglio dire, perché Paul McCartney e soci si sono sciolti? Che tristezza. Ad ogni modo le mele caramellate sono molto diffuse in America, vediamo cosa ci serve!
- 160 gr di zucchero
- 100 ml di acqua tiepida
- 20 gr di cannella
- 4 mele rosse
- 1 cucchiaio di liquore dolce (se piace)
Per prima cosa sciacquate accuratamente le mele e infilzatele con uno spiedino molto lungo. Nel frattempo si fa caramellare lo zucchero nell’acqua assieme alla cannella (preferibilmente in stecca). Una volta pronto togliete la cannella, immergetevi le mele e servite una volta raffreddate.
Soul Cakes: thè, Sting e biscottini.
BIS COT TI! BIS COT TI! BIS COT TI! Buoni da mangiare a colazione, a merenda o da tirare sul coppino alle persone che vi stanno antipatiche se sono raffermi e solidi come il marmo. Questi però sono molto speciali, infatti anticamente i bambini dei villaggi durante Halloween andavano di casa in casa, cantando e recitando preghiere. In dono venivano loro offerti i Soul Cakes, che rappresentavano le anime dei propri cari scomparsi. Una volta mangiati si auspicava per loro un posto in paradiso.
Ingredienti per 4*3 biscotti circa:
- 255 gr di farina 00
- 35 gr farina integrale
- 50 gr farina di riso
- un pizzico di sale
- 2 cucchiaini di spezie dolci
- 150 gr di zucchero integrale fine
- 170 gr di burro freddo, a cubetti
- 1 uovo sbattuto con 2 cucchiaini di aceto bianco
- 2 cucchiai di acqua fredda o q.b. per legare l’impasto.
Si comincia col preparare la frolla, quindi mescolare assieme le farine, lo zucchero, sale e spezie. Aggiungervi in seguito il burro e mescolare il tutto con un mixer. Dopo aver inserito gli ultimi ingredienti impastare fino ad ottenere un amalgama morbido. Fate riposare l’impasto per mezz’ora, poi stendetelo per uno spessore di circa mezzo centimetro e ritagliate i biscotti. Mettete i biscotti in frigo per 30 minuti. Una volta tirati fuori praticate dei piccoli forellini con una forchetta e mettete in forno a 180° per circa 15 minuti.
Mmmmh, sento il profumo fin da qui! Anche noi in Italia abbiamo una versione simile di questi biscotti, nascono in Toscana e sono conosciuti come “El pan di mort“: il pane dei morti!
Spero che con queste piccole ricette abbiate qualche spunto per stuzzicare i vostri amici o la vostra famiglia. C’è qualcosa che preferite preparare per questa occasione? Ditelo qui sotto con un commento! Buona fortuna, avventurieri!
–Michele Giuliani–