Molti di noi, sia grandi che piccini, almeno una volta nella vita hanno avuto la “fortuna” di ritrovarsi a vedere uno dei film più famosi dell’intera storia del cinema, un lungometraggio che la prima volta sicuramente genera suspance a più non posso e che uno “scagozzo” (termine scientifico) non lo toglie a nessuno. Stiamo parlando dell’indimenticabile Alien di Ridley Scott (1979). Ovviamente tutti lo ricordiamo come il migliore, come l’apice dell’horror fantascientifico e sappiamo anche che tutto il franchise da esso derivato in questi anni non è mai stato all’altezza e che ha rischiato solo di infangare il nome del vero masterpiece.
Oggi siamo qui per parlare di un nuovo prodotto del marchio Alien che vedrà la luce sotto forma di videogame, come abbiamo già accennato prima. Un titolo che forse – e finalmente, dovremmo dire – sembra avere le carte in regola per riuscire a donare gli antichi fasti ad una saga che ha subito troppe angherie da chi ha cercato di rispolverarla senza le dovute considerazioni. Questa volta non avremo a che fare con le tanto odiate “espansioni” di trame e di saghe, almeno non in maniera così netta come per esempio può essere successo con Star Wars: Alien: Isolation riprende il cammino subito dopo il primo film di Ridley Scott e ne simula gli aspetti migliori cercando di portare lo stesso fascino e la stessa suspance del film sulle nostre console e sui nostri PC.
Circa 15 anni dopo gli eventi del primo film appunto, ci ritroveremo nei panni di Amanda, figlia di Ellen Ripley (Sigourney Weaver), alla ricerca della madre perduta. Tra viaggi spaziali e astronavi in pieno stile sci-fi anni ’80 capiteremo ancora una volta su una nave infettata da un Alien. Il gioco è in prima persona, ma non va etichettato come un classico sparatutto, difatti di sparatutto non ha proprio niente. L’elemento più caratterizzante infatti è che il nostro vero grande nemico sarà un solo ed unico Alien. Niente orde di nemici da gonfiare di proiettili, ma un avversario impossibile da battere e più forte sotto tutti i punti di vista che ci costringerà ogni volta a studiare i nostri percorsi, ad agire con cautela e a fuggire a più non posso qualora il nostro approccio “stealth” facesse cilecca. Gli sviluppatori di The Creative Assembly, sotto la produzione della SEGA, più e più volte hanno dichiarato di aver preso spunto solo ed esclusivamente dall’Alien del 1979 e, vedendo i primi trailer e gameplay, i richiami sono davvero forti.
Spazi angusti, corridoi bui e claustrofobici, armi scarseggianti da mettere insieme alla meno peggio e il senso di oppressione che si percepisce costantemente sono solo alcune delle somiglianze. Altre invece riguarderanno più che altro il gameplay, come ad esempio la presenza del rilevatore di movimenti che sarà il nostro unico strumento per evitare brutte sorprese. Non a caso il nostro avversario numero uno ogni volta si dimostrerà sempre più intelligente, e le sue tattiche di predatore si evolveranno man mano che proseguiremo. Sotto questi termini il gioco non presenta davvero alcuna pecca e i richiami all’indimenticabile primo episodio di Dead Space fanno sperare ancora meglio. Peccato solo che a soffrire sia il comparto tecnico/video: il titolo infatti è sviluppato in cross-gen (ovvero sia sulle vecchie console che su quelle nuove) e, nonostante sia evidente la cura maniacale delle animazioni e degli scenari, l’ancoraggio alla vecchia generazione è ancora percepibile. Su PC e console di nuova generazione i benefici saranno comunque elevati come la maggiore fluidità e i 1080p ormai già confermati. Ricordiamo comunque che questi sono discorsi di importanza secondaria e che di certo non andranno a minare minimamente l’esperienza complessiva di gioco. Insomma, se farà davvero venire la pelle d’oca come promesso, i pixel saranno l’ultima cosa di cui preoccuparsi!
Ciò che forse può intaccare la “purezza” di questo capitolo invece, potrebbero essere ben altre scelte: è davvero un’idea saggia scegliere di far giocare l’utente in prima persona? Sicuramente c’è più immersione e più realismo, ma quanti apprezzeranno questa scelta? Molti giocatori odiano tale opzione semplicemente per una questione artistica o perché sono poco abituati, mentre invece si sa che la visuale in terza persona accontenta un po’ tutti. Vi sembra una scelta azzeccata? Inoltre molti hanno notato un’eccessiva somiglianza con un altro videogioco di nome Outlast e in alcuni casi i richiami al già citato Dead Space sembrano proporsi in maniera troppo “prepotente”. Finiremo col mettere le mani su un’avventura trita e ritrita? Il genere horror su console è ancora in alto mare, in attesa del suo messia? Staremo a vedere. Alien: Isolation, nonostante tutto, promette bene: non a caso si è già beccato ben oltre 40 premi e nomination grazie al materiale mostrato durante l’E3 di quest’anno. Ai più scettici mostriamo anche uno degli ultimissimi trailer, rilasciato proprio pochi giorni fa: a voi le conclusioni!
Alien: Isolation dovrebbe essere disponibile dal 7 ottobre 2014 e fin adesso sembra filare tutto liscio: non ci resta che superare l’estate e forse potremmo veramente tornare ad avere paura con un controller in mano.
Per adesso è tutto miei giovani (e vecchi) amici spaziali, e ricordate: “nello spazio nessuno può sentirvi urlare”.
Alla prossima!