I grandi stilisti si schierano sul Tridente. Tutte le nuances della moda di Westeros: GoT addicted!
Veni, vidi, vici. Anche in campo di moda e stile, Il Trono di Spade si impone sulla scena internazionale ispirando e costituendo molto più che uno spunto artistico.
Complice anche l’efficace trasposizione, nel nostro immaginario di isolani affezionati de Il Trono, ogni Casa è un colore, un atteggiamento, un lifestyle: iconici i broccati di Joffrey e Cersei e la dominante di rosso, le stampe ed i ricami floreali di Alto Giardino, l’adattamento medievale dell’anima punk di Asha Greyjoy. E ancora il fascino sahariano e prezioso della moda di Dorne, tutti i toni di azzurro e celeste di Delta delle Acque e della Valle di Arryn. Ma soprattutto lo stile unico e sfaccettato della Madre dei Draghi: lei da sola è protagonista di un numero di tutorials per make-up e acconciature (updos) forse doppio di quello delle altre signore di Westeros messe assieme (già di per sé nutrito).
Non solo aute couture: pret-a-porter e merchandising come se piovesse; gli appellativi e i motti sono suggestioni sotto le sembianze di grafemi: Valar Morghulis, lo Stallone che monta il mondo, lo Sterminatore di re, la Madre dei draghi – appunto. E i nomignoli? Teneri e insieme ricchi della fierezza che un capo non perde neppure nel talamo: Luna della mia vita… e via così di stampe in tees, di leggins in smalti, di ciabatte in bijoux.
Ma torniamo all’alta moda: i siti web A Game of Clothes e A Game of Style sono interamente dedicati a collegare gli abiti di Valentino, Emilio Pucci, Chanel (pensate un po’) e compagnia all’ispirazione da cui è stata tratta l’idea; Cersei, Melisandre cupa ma opulenta, Brienne androgina e glam, blu su blu per una fantasticata Lyanna, ora romantica e fiorita, ora in drappeggiati pepli o in trasparenze rifinite di paillettes. Arriane Martell, Catelyn, Sansa evanescente e candida, e Arya, che permette alle passerelle di recuperare persino pantaloni e scamiciate meno eleganti, con la scusa dello stile ribelle. Ygritte e persino Robb: pellicce piume e lana. Un po’ nordico, un po’ mohicano.
Ma la regina del concept grandioso e architettonico, nata lì dove la macchina da cucire può più della macchina da scrivere (e di quella da presa), è fuori da ogni dubbio lei, la scaltra e deliziosa Margaery.
Per i suoi abiti a volte sono richiesti anche mesi di lavoro, coordinati dalla costume designer Michele Clapton, in una profusione di modelli e tinte, linee che si accostano all’umore e allo scopo perseguito di volta in volta dall’ambiziosa dama.
Ogni Casa un’icona, che tramite i suoi rampolli recupera un’idea e la trasforma, restituendo un modello nuovo ma non troppo, che innova e riplasma ogni corrente artistica e stilistica, non lasciando nulla di intentato.
Cari illyoners, conoscevate già questo volto modaiolo di GoT? Diteci la vostra! Anche se non sembra, l’inverno sta arrivando e bisogna vestirsi bene!
– Maria Lorena Di Somma –