Oggi esploreremo l’universo tolkieniano dal punto di vista degli sviluppatori della Turbine. Preparate i bagagli, che il viaggio abbia inizio.
È insolito vedere trasposta l’ambientazione di un romanzo fantasy su di una piattaforma video ludica – in particolare nell’universo degli M.M.O.R.P.G. -, eppure Turbine ha accettato la sfida: così, nel non troppo lontano 2007, la software house americana decise di lanciare un prodotto che fece parlare dell’azienda con sommo gaudio.
The Lord of the Rings Online risulta fin da subito un prodotto innovativo poiché tenta di aggiungere elementi non noti all’ambiente dei giochi di ruolo massivi, quali ad esempio la possibilità di personalizzare l’estetica del personaggio o l’acquisto e il mantenimento di una dimora propria, da arredare a proprio piacimento. Tuttavia, il principale concorrente del settore – sì, parliamo proprio di World of Warcraft – offre un maggior numero di stimoli che incentiva il costante e quasi pedissequo, rinnovo dell’abbonamento mensile da parte dei suoi affiliati.
Lo staff della Turbine decise allora di puntare sulla modalità free-to-play, liberando quindi i propri utenti dal canone a cui erano soggetti, per tentare di sfondare sul mercato facendo leva sul meccanismo del pay-for-additional-features, tanto discusso e in alcuni ambienti, molto contestato ma che di fatto risolleva le sorti quasi segnate di LOTRO. L’EA e la Mythic avrebbero potuto fare un lavoro simile – o anche identico – sul proprio gioiello, Warhammer Online, ma questa è un’altra storia…
Dopo questo breve prologo che sintetizza, senza alcuna ambizione, la storia dell’M.M.O.R.P.G. in questione andiamo ad analizzare le sue principali caratteristiche.
Partiamo dalle razze:
– Elfi: I figli di Iluvatar, i millenari viaggiatori che Arda partirono alla volta della Terra di Mezzo all’epoca in cui Morgoth tentò di usurpare la creazione degli altri Valar.
– Hobbit: Gli abitanti della contea si dimostrano ancora una volta coraggiosi combattenti che si oppongo alle terribili schiere di Sauron e Saruman.
– Nani: Il giocatore può scegliere di interpretare anche un fiero abitante del sottosuolo, a patto di accettare un guerriero di dimensioni pressoché minute.
– Umani: Protagonisti nella lotta contro le armate orchesche, gli umani sono la razza maggiormente diffusa in tutta la Terra di Mezzo.
Ognuna di esse presenta delle capacità innate – i cosidetti tratti razziali – che influenzano in maniera assolutamente non rilevante l’esperienza di gioco e che donano al giocatore maggiori opportunità di personalizzazione.
Come ogni M.M.O.R.P.G. che si rispetti, anche in LOTRO sono presenti differenti classi che ricoprono ruoli precisi ma caratterizzabili a seconda dei talenti scelti. Cerchiamo di inquadrarle tutte:
– Burglar (DPS/support): reinterpreta alla perfezione il ruolo del ladro. Capace di sgattaiolare via dal combattimento e di indebolire alle spalle gli avversari, è una scelta molto interessante per gli estimatori del combattimento di supporto.
– Captain (DPS/support): funge da caposquadra all’interno del gruppo. Incita i propri alleati e demotiva il nemico attraverso ruggenti gridi di battaglia e può, alla bisogna, sfruttare le propria capacità di fare danno (seppur limitate rispetto ad altre classi).
– Champion (DPS): il guerriero per eccellenza. Può indossare armature pesanti e brandire senza difficoltà tutte le armi a due mani.
– Guardian (tank): colui che non ha paura di morire per difendere il prossimo. Un paladino? Non proprio, piuttosto una grande e pesantissima lattina.
– Hunter (DPS): il tiratore, esploratore provetto e abile apripista. L’hunter è un arciere esperto, capace di infliggere danni ingenti con il proprio arco o con la propria balestra e sa come sfuggire dal combattimento quando necessario. Per gli amanti della caccia, è la scelta migliore.
– Lore-master (DPS/support): l’unico vero mistico della Terra di Mezzo. Sfrutta i poteri elementari per infliggere ferite e curare i propri alleati; inoltre, può richiamare a sé un compagno animale, molto utile in caso di gioco solitario.
– Minstrel (healer): l’esperto musicante che riesce a tenere in vita i compagni di viaggio a suon di mandolino. Un’ottima alternativa al classico incantatore crocerossino.
– Rune-keeper (DPS/healer): il conoscitore delle rune che canalizza il potere di quest’ultime per difendere il proprio gruppo e danneggiare i suoi avversari.
– Warden (tank): a differenza del Guardian, il Warden è in grado di muoversi velocemente e di schivare gran parte dei colpi subiti così da poter salvaguardare la propria incolumità e quella dei suoi commilitoni.
Queste due ultime classi sono disponibili soltanto dall’uscita della prima espansione ufficiale, Mines of Moria, alla quale seguiranno Siege of Mirkwood, Rise of Isengard, Riders of Rohan e Helm’s Deep.
Tra le innovazioni introdotte, a seguito della conversione al free-to-play, la più interessante di queste è la creazione del sistema dei Turbine points: essi non sono altro che bonus spendibili all’interno del LOTRO Store i quali permettono di acquistare alcuni dei contenuti extra del gioco (abilità addizionali, cavalcature, oggettistica estetica, etc). Sono ottenibili attraverso il superamento di sfide più o meno avvincenti e/o l’acquisto tramite denaro reale.
Augurandovi buon viaggio nella Terra di Mezzo, vi ricordo di visitare la pagina ufficiale della community italiana dedicata a The Lord of the Rings Online, i Custodi della Fiamma di Anor.
Possano i passi dei nostri eroi incrociarsi lungo il cammino della gloria!
Sito ufficiale: http://www.lotro.com/en
– Pasquale Palma –