In una terra devastata da una crisi atomica l’umanità sopravvive in gigantesche megalopoli dominate dal caos. Chi si ergerà a difesa dell’ordine? Giudice Dredd!
Elen sila lumenn omentielvo avventurieri! Stanchi dei soliti fumetti di eroi in costume con i soliti blasonatissimi superpoteri? Oggi con Storie Dimenticate rivediamo insieme Giudice Dredd, un personaggio nato nel 1977 dalla collaborazione tra John Wagner, Pat Mills e Carlos Ezquerra. In un mondo futuristico e alternativo lacerato dal disordine e dall’anarchia, un’élite di strenui difensori della giustizia viene indetto per contrastare la criminalità organizzata. Sono i Giudici ed incarnano in sé la funzione di giuria, giudici e boia, disposti a qualunque sacrificio per la causa.
Tra questi spicca Dredd, uomo del tutto privo di sentimenti ma non di ferrea disciplina. La particolarità di questo personaggio è che si trova perfettamente a metà tra il bene e il male: da un lato c’è il paladino difensore del codice, dall’altra il tiranno senza scrupoli. Questa dualità di ruolo conferisce al Giudice una critica sociale fortemente definita, che può essere portata a confronto anche con grandi classici letterari come 1984 di Orwell (non portato così all’eccesso, diciamo una leggera analogia in quanto a crudezza). Tutti pronti? Non state lì a mordere le orecchie alle lumache, partiamo subito!
La parola agli autori: tracce rilevanti. In questo paragrafo tratterò brevemente dei due che hanno collaborato alla formazione di Giudice Dredd, citando altre opere ed altri elementi salienti.
- John Wagner (testi), la voce del Giudice. Classe 1949, inizia la sua collaborazione con Pat Mills nel ’74 lavorando al titolo “Battle Picture Weekly” che diventa ben presto un successo. Tra gli altri lavori degni di nota abbiamo Strontium Dog, The Last American e The Bogie Man.
- Carlos Ezquerra (disegni), gli occhi dello scrittore. Ezquerra nasce il 12 novembre del 1947, è stato il primo a elaborare la fisionomia di Dredd. Anche lui collabora a Battle Picture Weekly e con Wagner lavorerà su Strontium Dog nel 1980.
Giudice Dredd: le origini, crossover. Tutto iniziò con la nascita della rivista 2000AD (vedi più avanti per altri dettagli) e sotto la direzione di Mills, Wagner ed Ezquerra lavorano alla creazione di un personaggio inizialmente chiamato Dread (che sarà infine cambiato in Dredd). Vi sono alcuni contrasti tra questi due autori a riguardo dei primi concept, e la prima puntata del giudice viene così spostata dal primo numero al secondo. L’alchimia però tra i testi del primo e le ambientazioni visionarie del secondo funziona alla grande e ben presto Dredd si arricchisce come carattere e trame, diventando il personaggio di punta di questa rivista e ottenendo anche una pubblicazione dedicata, dal nome Giudice Dredd Megazine (in riferimento a Mega City One, ambientazione principale delle sue storie). Sono stati sviluppati anche dei crossover in ambiente DC con Batman e uno con Lobo.
Altro sul Giudice: filmografia! Un trend così appetibile non poteva non coinvolgere anche il mondo della pellicola. Infatti, sono stati girati ben due film: il primo nel ’95 dal titolo “Dredd – La legge sono io“, diretto da Danny Cannon con Sylvester Stallone nei panni del protagonista e il secondo titolato semplicemente Dredd, diretto da Pete Travis., ancora inedito in Italia è interpretato da Karl Urban. Il primo titolo ha riscosso non pochi malumori (anche se personalmente l’ho trovato del tutto godibile). Cito dalla recensione di Davide Morena su MyMovies: “Dai fumetti di John Wagner e Carlos Esquerra un film su misura per Sylvester Stallone nel ruolo di Dredd. Va detto che quando i due lo crearono, decenni fa, si ispirarono nelle fattezze proprio al giovane e promettente Sly. Il cerchio si chiude con un film che perde gran parte del fascino malato del fumetto, un capolavoro fanta-sociologico intriso di sangue e cinismo (Dredd è stato spesso accusato di essere di stampo nazista), che ha fatto la fortuna della britannica casa editrice 2000AD e resiste ancor oggi in vetta alle classifiche di vendita di fumetti nel mondo.
Il film si lascia guardare, ma per chi conosce il fumetto è solo un’occasione mancata. Un esempio per tutti: nei comics, in 30 anni di pubblicazioni, non è mai stato dato di vedere che faccia avesse Dredd – eccezion fatta per la mascella di marmo; nel film, dopo mezzo minuto già ci tocca sorbirci l’occhio da triglia dello stallone italiano. Che delusione.” Penso che sia più che esplicito.
Non sto qui a fare i soliti paragoni tra sviluppo cartaceo e su pellicola delle opere narrative, non è questa la mia intenzione. A volte provare una velata insoddisfazione per la riuscita di un prodotto (a volte è molto più di una velatura) è assolutamente normale, è semplicemente dovuta al fatto che due mezzi di comunicazione differenti trasmettono inevitabilmente sensazioni in maniera differente. Tra chi lo critica e chi lo apprezza mi trovo tra i secondi, almeno per la prima produzione cinematografica, la seconda non l’ho ancora vista e mi astengo caldamente dall’azzardare ipotesi.
Per questa puntata è tutto! Città futuristiche e instancabili difensori della giustizia fanno al caso vostro? Lasciate un cartello di protesta qui sotto con un commento! Buona fortuna avventurieri!
“Io non ci vedo niente di ragionevole nel terrorismo. Questa è una guerra. Non farò concessioni. Battetemi sul campo e potrete strappare le chiavi della Grand Hall dalla mia carcassa… ma che sia dannato se le avrete su un piatto d’argento.” Giudice Dredd, Guerra Totale.
– Michele Giuliani –