Giovani talenti in carriera: Marco Bratovich, classe 1983, è riuscito a pubblicare il suo primo gioco da tavolo. Scopriamo insieme di cosa si tratta!
Ciao Marco! Dunque, intanto presentati al pubblico di Illyon.
Ben trovati amici e appassionati! Mi chiamo Marco Bratovich, ho 31 anni e coltivo la passione per l’universo ludico sin dalla tenera età. Nell’ultimo periodo ho creato un blog dedicato alle avventure del mio mago draeneo, Genio, con il quale ho esplorato in lungo e in largo le lande di Azeroth prima di dedicarmi a cose assolutamente meno serie (lavoro, produzioni artistiche di vario genere, tiro con l’arco, et cetera…); inoltre ho scritto un racconto pubblicato dalla Multiplayer.it Edizioni presentato anche nelle principali fiere dedicate. Al momento sto concentrando gran parte della mia creatività su di un web comic che ha come protagonisti i personaggi dei videogames.
Domanda un po’ provocatoria: perché hai chiesto il supporto di una casa editrice americana e non italiana?
La Game Crafter offre un eccellente supporto logistico e telematico per il creatore che può interagire molto facilmente con la propria idea direttamente dal sito. Prima di contattare loro ho tentato di inviare una bozza del progetto del nascente Elemental a Giochi Uniti, che però non si è dimostrata interessata all’idea. Infine, le aziende europee soffrono di un notevole gap tecnologico che impedisce loro, a esempio, di stampare le carte secondo il formato standard dei principali titoli del settore.
Mi faccio i fatti tuoi, come stanno andando le vendite?
Purtroppo non benissimo, ma ovviamente non demordo! Esistono varie complicazioni che impediscono a Elemental di sfondare nelle vendite, a partire da un complicato meccanismo di pubblicità interna alla community della Game Crafter che impedisce ai produttori di svolgere il dovuto lavoro di marketing. Per quanto riguarda il nostro Paese, esiste un ovvio costo di trasporto che rende poco appetibile il gioco dal punto di vista del giocatore italiano o continentale; ma sto lavorando in tal senso, non temete…
A questo punto, presentiamo il tuo gioco.
Elemental può dirsi quasi un unicum nel suo genere: è un gioco di carte non collezionabili che offre regole flessibili e dinamiche che consentono di creare incantesimi sempre diversi che mutano il corso della partita in meglio o peggio a seconda della nostra sola abilità. L’idea mi è venuta osservando il titolo della Paradox Interactive Magicka, dove è possibile utilizzare le otto scuole di magia disponibili per creare effetti differenziati a seconda delle più svariate combinazioni. Ho voluto altresì aggiungere l’opportunità di creare elementi di magia extra a partire dalla proposta base del gioco da inserire nel mazzo a piacimento del giocatore; è così possibile arrivare ad avere fino a 48 elementi diversi che garantiscono una longevità del titolo che ti lascio immaginare. Tra l’altro il mazzo è condiviso e per questo non c’è bisogno di acquisti multipli per ogni singolo partecipante.
Quanto tempo hai speso per produrre Elemental?
Ci è voluto un anno di preparazione a partire dalla combinazione degli elementi come base essenziale del prodotto nella quale ho dedicato tutto me stesso alla cura di ogni possibile baco che avrebbe certamente penalizzato l’esperienza di gioco; soltanto nella fase due del pre-test ho dedicato il dovuto spazio all’inserimento di tutte le regole extra. Il play-test sono riuscito a inserirlo nell’avventura di Dungeons & Dragons che sto seguendo come Dungeon Master: ho proposto Elemental come intrattenimento da taverna ai miei giocatori che perdevano fin troppo tempo nelle bettole anziché concentrarsi sull’avventura vera e propria!
Complimenti per l’iniziativa ruolistica! Chissà come li hai costretti a provarlo senza lamentarsi… Ma torniamo a noi: ci sarà spazio per le espansioni a cui siamo tanto abituati nei classici giochi di carte a tema fantasy?
Lo spazio per le espansioni è potenzialmente vastissimo considerando la meccanica che ti ho prima esposto, ma per il momento non ho niente di preciso in mente; in realtà è però già possibile creare delle proprie espansioni poiché ho reso disponibili 6 carte bianche – già presenti nella scatola base – sulle quali il giocatore può inventare nuove e divertenti magie da provare durante le sessioni. E se questo non bastasse, dalla pagina dedicata su Tumblr è possibile scaricare un A4 con 9 carte personalizzabili da ritagliare.
Da giovane che è riuscito a proporre la sua idea, quali consigli daresti agli aspiranti creativi?
È importantissimo avere una base di partenza lucida e pulita: in termini tecnici, la meccanica da voler proporre deve essere completa, semplice da proporre e facilmente schematizzabile – nel caso di Elemental, per esempio, è la combinazione degli elementi – così da poterci lavorare su senza troppi ripensamenti. Per quanto riguarda la materia prima, servono tantissima inventiva e una discreta conoscenza degli strumenti di grafica: per quest’ultimo punto ci si può anche appoggiare a siti di template gratuiti o a freelancer che però richiedono parcelle mediamente molto alte. Per diffondere il proprio prodotto è invece necessario comunicare – in maniera sia fisica che virtuale -, parlare con appassionati e non per proporre in maniera del tutto genuina la propria visione utilizzando le ludoteche cittadine, i blog, i forums, i social network e così via.
Hai altri progetti in mente, similari e non?
Per il momento mi dedico al web-comic di cui ti dicevo; nel frattempo preparo partecipazioni di varia natura nel tentativo di coltivare una delle mie più grandi passioni, la scrittura.
Un saluto agli isolani?
Si diventa vecchi nel momento in cui ci si alza dal tavolo da gioco. Quindi giocate!
Pagina Tumblr del gioco: http://elemental-ccg.tumblr.com/downloads
Sito ufficiale: https://www.thegamecrafter.com/games/elemental1
– Pasquale Palma –