Magia, combattimenti e fantasy ai tempi di Savonarola? Basta coi soliti manga, scopriamo insieme Pilgrim Jäger!
Elen sila lumenn omentielvo avventurieri. Nella narrativa manga è molto interessante la varietà di generi che possono essere trattati: in campo fantasy possiamo citare opere degne di nota come Berserk di Kentaro Miura, tanto per fare un nome, ma che senso ha parlare di qualcosa su cui già si trovano vagonate di recensioni, forum e quant’altro? Sarò dunque oggi, portavoce di una saga fantasy poco conosciuta in Italia ma che risulta meritevole per trama, qualità del disegno e coinvolgimento emotivo: sto parlando di Pilgrim Jäger. Non stiamo qui a togliere le pellicine alle angurie e buttiamoci nel vivo di quest’avventura!
Cominciamo con un po’ di dati: il manga in breve.
Pilgrim Jäger è un’opera di Tou Ubukata (storia) e Mami Itoh (disegni), pubblicata nel 2002 da Shonen Gahosha. Si distribuisce in 6 volumi, dove soltanto i primi due sono stati tradotti in italiano. Avendolo letto completamente in inglese ho potuto notare come nei dialoghi siano inserite delle parole italiane per definire con precisione il ruolo di alcuni personaggi, e a volte ci sono perfino delle esclamazioni le quali forse non sono troppo azzeccate, va detto! Alla fine di ogni capitolo c’è un breve testo esplicativo che aggiunge preziose informazioni sulle ambientazioni e sui protagonisti, cosa che ho trovato molto interessante. Il primo punto di forza di questo fumetto infatti è il contesto storico in cui si svolge la narrazione, ricco di personaggi realmente esistiti e molto accurato nel dettaglio.
Poche briciole di trama: linee generali.
La storia risulta semplice, ma di un certo impatto. Tutto comincia nel 1521 a Napoli, e vede come protagoniste due donne di nome Adele e Karin, la prima è una acrobata, la seconda una veggente. Le due si guadagnano da vivere come artiste di strada (“professioniste”, come specificato nel manga), tentando di occultare i loro poteri per non essere condannate al rogo come streghe. Le ragazze sperano che acquistando l’indulgenza plenaria potranno risolvere i loro problemi. Nel frattempo la profezia di Savonarola, pronunciata poco prima di morire, grava come un ombra scura su Roma: la chiesa sta formando una forza armata costituita da uomini e donne di capacità straordinarie per impedire che la terribile predizione si avveri. È una lotta contro il tempo, fatta di tensioni e colpi di scena… come andrà a finire?
Caratterizzazione dei personaggi: quando una storia ben comincia…
Se la trama può avere dei risvolti interessanti, attraverso personaggi ben caratterizzati si realizza in maniera più marcata e decisa. Abituati come siamo alla spettacolare rappresentazione della narrativa manga, dove le manifestazioni dei poteri dei protagonisti hanno sempre un effetto particolarmente eclatante, anche quest’opera non fa eccezione! Incantesimi, creature di forza sovrumana, sangue a litri e teste di pollo a iosa (per sapere che significa, leggetelo). Già dai primi capitoli il passato delle protagoniste emerge oscuro e minaccioso, quel tanto che basta per generare curiosità e suspense narrativa. Ogni nuovo elemento nella storia è curato nei minimi dettagli, mano a mano che si prosegue nella lettura si aggiungono nuovi particolari che danno prova di una buona ricerca storica e di reinterpretazione di personaggi realmente esistiti: da Michelangelo Buonarroti “bodybuilder” a Pico della Mirandola e così via. Il supporto visivo è sufficientemente esaustivo da poter essere di aiuto nella comprensione del testo (e non è così scontato). Il tratto del disegno è molto espressivo, a volte “sporco” ed evocativo.
Cosa dirne nel complesso? Considerazioni generali.
La struttura del manga è ben studiata e di forte impatto visivo. L’idea generale è ben costruita e realizzata molto efficacemente. Tralasciando svarioni per quanto riguarda l’uso delle parole italiane, consiglio di reperirla assolutamente, anche in inglese, con un po’ di sforzo non è così difficile da seguire.
Per questo appuntamento è tutto. Questa recensione vi ha colpito? Ci sono romanzi o fumetti di cui vale la pena parlare? Lasciate un messaggio in bottiglia qui sotto! Buona fortuna, avventurieri!
“A chi importa del destino? Io odio Roma. È la terra della fede ma tutti parlano del destino… Come se Dio non esistesse affatto.”
L’eremita.
-Michele Giuliani-